- IL PUNTO - Orgogliosi di voi: gli eroi dell'educare
L’altra sera mi trovavo in un Comitato provinciale del CSI per una riunione. Abbiamo finito alle 22.30. Ero stanco e non vedevo l’ora di tornare a casa. Quando mi sono fermato sulla porta per salutare, ho visto un “pizza-express” entrare di corsa negli uffici. Mi sono chiesto: «Siamo quasi alla fine di luglio, chi ci sarà mai ancora a quest’ora?». Preso dalla curiosità, sono rientrato in ufficio a vedere. Lì ho trovato la commissione designazioni degli arbitri di pallavolo impegnata a lavorare a oltranza, sino a chissà quale ora, per programmare la prossima stagione. È stata una grande emozione. Non ho potuto non pensare che decine di migliaia di persone hanno fatto una vita simile per 10 mesi in 146 Comitati provinciali e in 12.460 società. Parlo dei presidenti delle società sportive e dei Comitati, dei loro collaboratori, degli arbitri, dei designatori, dei giudici sportivi, dei responsabili dei centri zona, degli allenatori e dei dirigenti di ogni singola squadra, di chi si occupa di lavare le maglie e spogliatoi, e di così tante altre persone che diventa impossibile ricordare. Tutte hanno svolto un lavoro preziosissimo, e la cosa più bella è che lo hanno fatto nell’anonimato, dietro le quinte, con un’umiltà e una generosità difficile da rendere a parole. Senza di loro sarebbe impossibile «tenere in piedi» il CSI di oggi. Sono stati loro (ciascuno di loro) a portare avanti, settimana dopo settimana, una stagione entusiasmante, che ha regalato in giro per l’Italia vere «spremute di educazione» e infinite emozioni che resteranno per tutta la vita nel cuore dei ragazzi e delle ragazze che le hanno vissute. Credo di interpretare il sentimento di tutti ringraziando ciascuna di queste persone, di tutti coloro che hanno operato nelle società sportive e nei comitati CSI. Alle mogli, ai mariti, alle fidanzate, ai fidanzati, ai figli, agli amici di ciascuno di questi «eroi dell’educare» vorrei dire che devono essere orgogliosi di vivere al fianco di persone così. Ora finalmente arrivano le meritatissime vacanze. È tempo di staccare la spina e ricaricare le batterie. Lo dico ben sapendo che, dopo qualche settimana, quello stare «sul campo», tra i ragazzi, in Comitato, incomincerà a mancarvi e che a settembre sarete pronti a ricominciare daccapo, per dar vita tutti insieme a un’altra ricca e indimenticabile stagione sportiva.