- IL PUNTO - Per non dimenticare
Un’antica fiaba persiana racconta di un uomo che aveva un unico pensiero: possedere oro, tutto l’oro possibile. Era un chiodo fisso che gli divorava il cervello e il cuore. Non riusciva ad avere nessun altro pensiero, nessun altro desiderio per altre cose che non fossero l’oro.
Un giorno non seppe resistere: entro’ di corsa in una gioielleria e comincio’ a riempirsi le tasche di bracciali d’oro, di anelli , di spille.
Naturalmente, mentre usciva dal negozio, fu arrestato. I gendarmi gli dissero: "Ma come potevi credere di farla franca? Il negozio era pieno di gente".
“Davvero, fece l’uomo stupito? Non me ne ero accorto. Guardavo solo l’oro”.
Ho pensato a questa storiella quando sono venuti alla ribalta gli ultimi casi di doping che hanno coinvolto atleti azzurri prima delle Olimpiadi.
Mi sono chiesto: “ ma come si fa a doparsi a pochi giorni da Pechino? Ma come si fa a correre il rischio di venire smascherati sapendo che ormai i controlli sono severi e puntuali? Ma come si fa a buttare a mare una carriera?
Ho la sensazione che ci sia qualcosa di simile all’uomo della storiella. Il persiano vedeva solo oro, tanti atleti (per fortuna non tutti) oggi vedono solo il risultato. Cercano la prestazione a tutti i costi e così finiscono per diventare “ciechi” perdendo di vista il fatto che
Bisogna “non vedere e capire più nulla” per assumere sostanze che mettono a repentaglio la propria vita (è la verità) pur di ottenere una medaglia o un record mondiale.
La parola doping esiste da circa 100 anni. Serve ricordarlo per comprendere che questo triste fenomeno non è certo nato oggi. Tuttavia è bene ricordare che oggi si è terribilmente diffuso e aggravato.
Basti pensare che uno dei piu’ grandi dirigenti del Cio ha dichiarato: “ mi aspetto che alle Olimpiadi di Pechino ci siano una trentina di casi di doping. Non di più…”
Viene la pelle d’oca nel pensare che una dichiarazione del genere viene rilasciata con serenità, tra le righe di altri argomenti, come se quella previsione fosse normale o inevitabile.
Fra pochi giorni inizieranno le Olimpiadi. Gli atleti finalmente scenderanno in campo e la cronaca si occuperà giustamente di loro.
Ovviamente ci auguriamo in numerosi successi azzurri. Portare a casa medaglie sarà importante per tutto il movimento sportivo italiano.
Ad una sola condizione: che siano medaglie sane, pulite… senza nessuna ombra.
Lasceremo questo articolo sul sito per qualche settimana. Forse rischierà, con il passare dei giorni, di sembrare un po’ vecchio e superato. Puo’ darsi. Ma servirà per non dimenticare. Durante i giochi dobbiamo appassionarci, tifare, emozionarci.. senza fare come quel “persiano” che pensava che l’oro fosse tutto. Se sapremo guadare bene le Olimpiadi sapranno regalarci altre emozioni al di là dei primi posti sul podio.