Prima seduta del nuovo Consiglio Nazionale Csi: numerose delibere approvate
Si sono ritrovati a Riccione venerdì pomeriggio i reggenti dei comitati regionali del Csi. A dare loro il benvenuto è stato il presidente nazionale Massimo Achini, il quale, nel corso dell’incontro ha illustrato i prossimi appuntamenti del 2008 (la Convention di presentazione di Milano e l’appuntamento prenatalizio di Assisi), ha fissato il calendario degli incontri nelle varie regioni, e prospettato la formazione di una commissione per la modifica dello Statuto. Cinque gli obiettivi a breve termine indicati dal numero uno del CSI, riguardanti la politica (rapporto tra le regioni CSI e le amministrazioni regionali) l’attività sportiva, i gemellaggi, la condivisione ed i contributi. Dopo aver informato inoltre che nel territorio sono ancora un terzo le assemblee elettive che dovranno svolgersi, la parola è passata ai vari rappresentanti regionali dell’associazione.
Sabato si è invece insediato il nuovo Consiglio Nazionale, eletto pochi mesi fa a Chianciano, che ha deliberato sui vari punti all’ordine del giorno. Ai consiglieri Csi, sono pervenuti i messaggi augurali di Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, don Mario Lusek, direttore dell'Ufficio Sport della Cei e di Gianni Petrucci, presidente del Coni.
Gradito ospite in apertura dei lavori, la campionessa Sara Simeoni. “Ho la fortuna di avere mio figlio Roberto, che ha scelto di gareggiare nell’atletica e ciò mi ha riavvicinato al tartan e ai meeting della mia amata disciplina - ha detto l’olimpionica azzurra – ho sempre sostenuto l’importanza dello sport promozionale. Qui a Riccione, Non ho mai assistito a gare come quelle che il Csi ha organizzato in questi giorni a Riccione. Ho visto atleti disponibili a dare tutto, anche nel divertimento, dai più piccoli agli adulti. Una grande festa in pista e fuori. Complimenti.”
Quindi, delegato dal presidente Franco Arese, é stato Giuseppe Scorsoso, consigliere nazionale a portare il saluto della Fidal e a confermare la disponibilità alla collaborazione tra i due enti, anche alla luce della recente convenzione firmata.
Nel primo pomeriggio invece intervallo calcistico con l’intervento di Alberto Zaccheroni. Il tecnico romagnolo, raccontando di aver dato il meglio di sé nella sua carriera con l’Udinese, quando cioè “ho avuto la possibilità di puntare su atleti giovani e motivati”, ha poi commosso la platea raccontando la sua gioia più grande. “Ho vinto uno scudetto in serie A, ma mai dimenticherò quell’emozione così intensa come quella avuta in una finale di un torneo tra bar, quando ad inizio carriera allenavo una squadretta di ragazzini. Giunti alla finale, finimmo ai rigori e dovetti escludere dai primi 5 calciatori un bambino che scoppiò in lacrime. Dopo la prima serie dei penalty eravamo in parità. Gli avversari calciarono fuori e toccava a noi. Chiamai lui sul dischetto, non potevo fare altrimenti. Segnò ed allora il pianto fu di tutti in un mucchio incredibile”. Sul calcio giovanile mister Zac fa una riflessione: “per i cosiddetti grandi calciatori il problema è la partita; i ragazzi invece vivono la quotidianità con una voglia incredibile…”