-IL PUNTO- Lettera a un arbitro: siamo orgogliosi di te

Caro Matteo, ti scrivo. Scrivo a Te che sei uno degli 8.521 arbitri della nostra associazione. A Te che hai scelto di svolgere un servizio tanto ingrato, quanto prezioso. A Te che sei indispensabile perché senza un arbitro o un giudice di linea non sarebbe possibile giocare. A Te che sei disposto a rischiare ogni settimana insulti e battutacce, in cambio della sola passione di arbitrare. A Te che porti una divisa che tanti son pronti a criticare ma pochi hanno il coraggio di indossare. A Te che, quando scendi in campo, sei molto di più di «uno che fischia», in quanto per noi sei un vero e grande educatore. A Te che fai sacrifici immensi pur di raggiungere in orario campi e palestre disperse in ogni angolo della tua provincia. A Te che sei molto più importante di me, perché rappresenti sul serio (ed è l’assoluta verità) il Csi sui campi. A Te che - durante l’anno - fai centinaia e centinaia di chilometri in macchina, tutto solo, pur di arrivare dove ti manda il designatore. A Te che sei sempre pronto e disponibile e tante volte arrivi anche ad arbitrare 3 o 4 partite alla settimana. Ciò che desidero dirti, con tutto il cuore, è che sono orgoglioso di Te. O meglio, che sono orgoglioso di ciascuno dei nostri arbitri: orgoglioso di vedergli stampato sul petto il distintivo del Centro Sportivo Italiano, orgoglioso della passione educativa che portano nel cuore. A Te e ai tuoi colleghi vorrei anche dire «grazie» per le tante fatiche che vivrete anche in questa stagione. C’è tanto da fare, perché le squadre iscritte sono sempre di più mentre il numero degli arbitri non cresce altrettanto velocemente e, in qualche caso, gli arbitri sono sempre di meno. È una triste e drammatica verità. Ma il sapere di poter contare ancora su un gruppo di persone come te regala a tutti speranza ed entusiasmo. Ho approfittato, caro Matteo, di queste righe perché non avevo la tua mail e non potevo rinunciare al desiderio di iniziare la stagione senza averti almeno ringraziato di persona, così come vorrei poter fare per ciascuno dei nostri arbitri. Un’ultima cosa: questa lettera porta la mia firma, ma soltanto perché lo spazio è limitato. Non fosse così, porterebbe in calce la firma di ciascuna delle società sportive che arbitrerai quest’anno. Grazie, amico mio.