Testi ufficiali formazione

I ‘Quaderni di formazione sportiva’ fanno parte di una collana di agili sussidi (non oltre le 64 pagine) curata dalla Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano dedicata agli educatori, operatori e realtà sportive di base. Ciascuno di essi tratta in modo concreto un aspetto specifico dell’esperienza associativa, così da essere facilmente assimilabile ed utilizzabile nella diretta pratica sportiva.  

Tutti i testi pubblicati sono particolarmente utili quali materiali didattici e di riferimento per eventi, seminari, corsi e altre iniziative formative promosse sul territorio.

Per ordinarli scrivere a formazionenazionale@csi-net.it

Fischiare per gli altri Stile associativo e competenze educative dell’arbitro Csi

Fischiare per gli altri Stile associativo e competenze educative dell’arbitro Csi

Andrea Barbetti, Roberto Mauri (a cura di) 

 
Fischiare è forse il gesto più rappresentativo dell’arbitro, quello che lo rende immediatamente riconoscibile tra i diversi attori sportivi. Perché l’arbitro fischia? Per far rispettare il regolamento, ovviamente; per segna-lare una decisione o sanzione, certamente. Ci piace pensare che queste ragioni, senz’altro necessarie, non possano tuttavia bastare ad un arbitro o giudice del Centro Sportivo Italiano. 
L’arbitro CSI fischia soprattutto per gli altri, ovvero interpreta e incarna il suo ruolo e compito con spirito educativo, mettendosi al servizio della crescita sportiva e umana degli atleti, a partire dai piccoli e dai meno fortunati. Da sempre il Centro Sportivo Italiano si è interrogato sulla possibilità e sulla necessità di proporre una figura di arbitro distintiva, rispondente alla propria scelta di fondo di educare attraverso lo sport. 
ll sussidio ha l'obiettivo di mettere un punto fermo nella riflessione e sulla concezione dell'arbitro che opera nella nostra associazione. Il testo è frutto della collaborazione tra esperti, formatori e addetti ai lavori, per offrire una visione ed una lettura corale della figura arbitrale. In esso si trovano molte indicazioni, esempi e testimonianze di cosa significa e come si fa ad essere arbitro educatore. In questo senso il sussidio può essere utilizzato come testo di riferimento sia per l’aggiornamento che per la formazione di nuovi arbitri.  
Ulteriore elemento di interesse sono le fresche e coinvolgenti testimonianze dirette raccolte da arbitri e giu-dici sportivi, ricche per racconti presentati e per diversità di discipline, parole e storie nelle quelli in tanti ri-troveranno la propria esperienza. Ma forse molti partiranno dalla chicca finale, dedicata a quel cartellino az-zurro capace da anni di caratterizzare il regolamento di gara CSI e che fino ad oggi non aveva mai avuto così tanta visibilità all'interno di una pubblicazione dedicata alla figura dell'arbitro. 
‘Fischiare per gli altri’ si rivolge tuttavia a tutti i responsabili associativi ed agli educatori sportivi, perché si rendano sempre più conto che gli arbitri vanno conosciuti, accolti e valorizzati, consapevoli che si tratta di un semplice stimolo perché terminata l'ultima pagina non è minimamente esaurito l’impegno formativo sulla fi-gura che più di ogni altra è osservata, sminuzzata e giudicata in ogni partita: l'arbitro. 
 
 
ANDREA BARBETTI
Docente di italiano e latino, filologo classico, autore teatrale e appassionato sportivo, per lungo tempo arbitro di pallacanestro. Fa parte dell’equipe nazionale della formazione del Centro Sportivo Italiano. 
E’ autore de ‘Il vangelo secondo lo sport. Atleti e vicende sportive alla luce di brani evangelici’ (2014) nella Collana ‘Quaderni di formazione sportiva’ edita da La Meridiana. 
 
 
ROBERTO MAURI 
Psicologo e formatore, esperto in processi di comunicazione interpersonale e dinamica di gruppo, coordina il Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha pubblicato ‘Genitori a bordocampo. Passione sportiva, istruzioni per l’uso’ (2013) e curato la raccolta di saggi ‘Appesi ad un filo. Quando lo sport dialoga con la fede’ (2013), entrambi con l’editrice In dialogo. E’ curatore della Collana ‘Quaderni di formazione sportiva’ edita da La Meridiana. 

 

Coinvolgere per crescere. Indicazioni per dirigenti e società sportive

Coinvolgere per crescere. Indicazioni per dirigenti e società sportive

Giacomo Abate e Roberto Mauri

“Sembra incredibile, ma qualunque cosa si faccia la gente non partecipa. Come si fa a tirare fuori dalle case le persone? Ma soprattutto come si fa ad andare oltre la sterile critica a tutto e a tutti?”

Difficile non immedesimarsi in queste considerazioni: anche se lo sport, rispetto ad altri ambiti, può contare su una maggiore adesione spontanea e disponibilità, l’obiettivo del coinvolgimento resta tra i più difficili  da raggiungere, una sfida sempre aperta.

Saper coinvolgere non è solo una tra le più importanti competenze strategiche di un buon dirigente associativo sportivo: è ciò che mantiene sana ed in salute la società ed associazione sportiva. Non va trascurato il fatto che le società sportive di base si reggono quasi esclusivamente sulla partecipazione e sul volontariato, due aspetti per i quali la capacità di coinvolgere è fondamentale. Come per altre competenze strategiche (coordinare, comunicare, programmare, gestire conflitti …) saper coinvolgere non è tuttavia una dote innata ma una capacità operativa che richiede preparazione e metodo, che si acquisisce e migliora con la formazione, l’allenamento e l’esperienza.

Il testo si propone di migliorare la capacità di coinvolgersi e coinvolgere,  evidenziando i fattori di successo e gli effetti positivi del coinvolgimento per la crescita qualitativa e quantitativa di una società sportiva. Vengono via via affrontati i diversi aspetti del tema: dal coinvolgimento interno alla ricerca di nuovi collaboratori, al coinvolgimento esterno alla possibilità di arrivare a tutti, offrendo ogni volta una serie di indicazioni ed esempi di pronta e semplice applicazione. Per coinvolgere, appunto!

GIACOMO ABATE

Docente di educazione fisica nella Scuola superiore di II grado. In qualità di formatore sportivo conduce da anni numerosi incontri e stage di aggiornamento per dirigenti, arbitri e allenatori. Fa parte del Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano ed è coordinatore della formazione regionale Csi per l‘Emilia Romagna.  

ROBERTO MAURI

Psicologo e formatore, coordina il Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Sul tema dello sviluppo sport-associativo e qualificazione dei dirigenti nella collana Quaderni di formazione sportiva edita da La Meridiana ha già pubblicato  ‘Dirigere per gli altri. Come guidare i collaboratori sportivi’, e ‘Società  sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita’  (con M.G.Graziano)

Il bello di dirigere accompagnando

Il bello di dirigere accompagnando

Piccolo manuale per riscoprire e valorizzare il dirigente di squadra.

Avete mai pensato di dire ‘grazie’ ed insieme ‘preparati’ ai vostri dirigenti di squadra? Forse ora potete farlo con questo Quaderno, un piccolo gesto, semplice e concreto, come è nello stile di chi lo riceverà e per questo senz’altro apprezzato.

Nel rendere il dovuto riconoscimento al Dirigente accompagnatore il testo offre spunti utili per cogliere l’importanza educativa oltre che sportiva di tale figura, ed allo stesso tempo offrire alle società sportive uno strumento per individuare, formare e supportare i propri dirigenti di squadra.

Non mancano ovviamente regole e indicazioni operative: cosa occorre saper fare, cosa sarebbe meglio evitare di fare. Metodo e preparazione sono due aspetti decisivi per agire bene e per il benessere degli altri, a cui viene dedicato ampio spazio.

Nonostante molte volte passi quasi inosservato il Dirigente accompagnatore è indispensabile: senza di lui non si gioca! E’ un fatto tuttavia che mentre sul ruolo dell’allenatore, dell’arbitro e anche del giocatore sono disponibili molti manuali e indicazioni operative, sul Dirigente accompagnatore ( o dirigente di squadra) poco o nulla è stato fatto per mettere a fuoco compiti e motivazioni di questa figura.  

Questo Quaderno  intende colmare questa lacuna e valorizzare, quando non riscoprire, i moltissimi responsabili sportivi che prestano questo servizio, tanto prezioso quanto discreto.

Una occasione di riflessione e verifica a partire dalla diretta esperienza dell’autore, da oltre trent’anni nel mondo dello sport di base, gran parte dei quali  come dirigente accompagnatore (esperienza che ancora prosegue), per far si ciascuno possa ritrovarsi e ancor più gustare la bellezza del mettersi a fianco ai propri atleti non solo su una panchina ma nella loro vita.

Un autentico piccolo manuale, dunque, rivolto non solo agli attuali e futuri Dirigenti accompagnatori ma alle società sportive, alle famiglie ed anche agli allenatori,

Le prime vi troveranno spunti utili per meglio individuare le persone più adatte a questo compito e discernere il loro operato. Per gli allenatori sarà l’occasione di conoscere meglio e ‘fare squadra’ con chi sta al loro fianco. Ai molti genitori, infine, per mostrare loro che accompagnare, anche nello sport, è una delicata responsabilità, un percorso molto più lungo e difficile di una trasferta fuori mano, del portare borracce o firmare distinte. Occorre farlo responsabilmente, con sapienza, pazienza, competenza.

 

Maurizio Cadrega

Da 35 anni vive il mondo dello sport negli oratori, inizialmente come allenatore di calcio e successivamente come Presidente di Società. Da vent’anni, e ancora oggi, è Dirigente Accompagnatore in una Società Sportiva di Milano, e nello stesso Oratorio educatore del gruppo adolescenti. Tre figli, oggi più che maggiorenni, e tre differenti sport di squadra da loro praticati da giocatori e da allenatori.

E’ tra i promotori e formatori di Giocabimbi, una proposta di sport per bambini 6-9 anni del Centro Sportivo Italiano di Milano. Cura da diversi anni un progetto di volontariato sportivo in Albania.

 

Societa’ sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita

Societa’ sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita

Roberto Mauri, Maria Rossella Graziano

Per una società sportiva la gestione della comunicare è vitale: oggi, infatti, lo sport è comunicazione tanto quanto prestazione agonistica.

Saper ben comunicare il messaggio sportivo è un compito che non riguarda solo i livelli sportivi superiori ma coinvolge direttamente le realtà e le aggregazioni sportive di base.

Più infatti si è ‘piccoli’ e ‘fragili’ più è necessario sviluppare buone strategie di sopravvivenza, e più la comunicazione sportiva può fare la differenza.

Si tratta di  una sensibilità ed obiettivo di tutta la realtà associativa, frutto di apprendimento ed esercizio,

Questo Quaderno vuole rafforzare la sensibilità e le competenze comunicative nell’affrontare il delicato ma strategico compito di dirigere i messaggi sia sul versante esterno alla Società sportiva, per valorizzare la sua presenza sul territorio, sia sul versante interno, per  rafforzare l’ identità associativa e migliorare efficienza  e qualità delle relazioni. 

Il testo si propone quale strumento di stimolo ed aiuto  proponendo spunti e soprattutto materiale (schede di lavoro ed esercizi) perché tutti, dai dirigenti ai semplici collaboratori sappiano ben giocare la partita della comunicazione sportiva ed associativa.  

 

ROBERTO MAURI
Psicologo e formatore, esperto in processi di comunicazione interpersonale e dinamica di gruppo, coordina il Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha pubblicato ‘Genitori a bordocampo. Passione sportiva, istruzioni per l’uso’ (2013) e curato la raccolta di saggi ‘Appesi ad un filo. Quando lo sport dialoga con la fede’ (2013), entrambi con l’editrice  In dialogo. 
Nella collana Quaderni di formazione sportiva ha già pubblicato‘Dirigere per gli altri. Come guidare i collaboratori sportivi’ (2014) e  ‘Allenatori - genitori. Percorsi di alleanza possibile’ (con G.Basso) (2014)

 

MARIA ROSSELLA GRAZIANO

vive a Caltagirone dove insegna. Componente del Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano,  si occupa di promozione e comunicazione.

Ha co-diretto la Scuola Nazionale Educatori Sportivi curando il settore dell'Animazione sportiva e dal 2010 scrive su APS-on line. Ha pubblicato con edizione Aranblu "Fantagiocando: itinerari di attività ludico-motoria per bambini dai 3 ai 10 anni" (1999). 

Passione, tifo, educazione Idee per far scendere in campo dei genitori sportivi

Passione, tifo, educazione Idee per far scendere in campo dei genitori sportivi

Antonio Zambelli

Come ben sappiamo dalla realtà quotidiana degli stadi e palazzetti, ma anche dei campi e palestre delle nostre società sportive, il tifo, grazie alla sua alta valenza relazionale-emozionale, porta con sé aspetti sia critici che positivi.

Il tifo, spesso, ci deforma, quasi avessimo due distinte personalità: chi non ha mai visto persone apparentemente tranquille trasformarsi in “hooligan scatenati” non appena i figli o le figlie (o i campioni della squadra del cuore) scendono in campo?

Il tifo ci porta anche ad essere volgari,… verso le altre squadre, gli arbitri, i tifosi avversari, Dio, il destino, lo straniero,…

Il tifo ci porta a vedere le cose in modo parziale e, a volte, intollerante verso chi non la pensa come noi o non è “dalla nostra parte”.

Perché allora educarci al tifo ed educare a tifare positivo?  

perché, bene o male, tutti siamo un po' “tifosi” di qualcosa/qualcuno (campione, cantante, località, libro, film, attore, …);
perché è un tema divertente che tratta argomenti che ci coinvolgono da vicino (figli compresi!), permettendo anche momenti pratici “sul campo”;
perché è un argomento che stimola tutti a “dire la loro”, facilitando il confronto tra genitori ma anche tra genitori e figli … o nonni e nipoti;
perché, in fondo in fondo, siamo tutti “tifosi” dei figli  

Educarci attraverso il tifo, vuol dire, allora, cercare di cogliere il lato positivo del fenomeno per ragionare sull'occasione che l'attività sportiva, vissuta come atleta o partecipata come spettatore, ci fornisce per migliorare la nostra capacità di relazione e di gestione dell'emozione.

 

 
ANTONIO ZAMBELLI

Dirigente di società sportiva  operante all’interno di un oratorio nell’hinterland milanese, ha molti anni di esperienza come giocatore, arbitro e allenatore di pallavolo. Segue lo sviluppo dello sport integrato e paralimpico, anche come delegato lombardo per la FPICB. Si occupa di progetti sportivi-educativi a forte impatto sociale ed anche frequentato curve pallavolistiche. Formatore CSI, componente dell’equipe progetto “IO tifo positivo” e della Commissione Diocesana Sport di Milano.

Allenatori – Genitori Percorsi di alleanza possibile

Allenatori – Genitori Percorsi di alleanza possibile

Beppe Basso, Roberto Mauri   

Sembra scontato che l’allenatore/istruttore svolga il suo compito tecnico-tattico verso i suoi atleti. Sembra ovvio che un genitore si comporti ‘da genitore’ verso il figlio.

Non sempre è così, soprattutto oggi, quando c’è di mezzo la passione sportiva, al di là del livello in cui si gareggia e questo talvolta fa perdere la misura, verso i figli, gli atleti, gli altri adulti.

Il Quaderno è dedicato agli allenatori e genitori che si incrociano, volenti o nolenti, per scelta o loro malgrado, prima, durante e dopo l’attività sportiva dei loro ragazzi.

Allenatori e genitori durante la stagione sportiva inevitabilmente, si osservano, si confrontano, discutono e talvolta dissentono su come affrontare e vivere le esperienze agonistiche nelle quali sono coinvolti.

Il testo presenta attraverso spunti di riflessione e soprattutto proposte concrete come alimentare  uno stile di rapporti alternativo tra allenatori e genitori, che si potrebbe riassumere in un semplice ma significativo cambio di gesto, ovvero passare dal ‘puntare il dito’ verso l’altro, genitore o allenatore che sia, al ‘dare la mano’. Cambiare il gesto per segnalare un cambiamento di atteggiamento e nuovi comportamenti.  

 

 

 

BEPPE BASSO
Allenatore FIPAV 3° grado, ha lavorato con squadre di pallavolo giovanile ad alto livello. Componente del Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha pubblicato per  La Meridiana ‘La pallavolo. Oltre il gesto tecnico’ (2012, con F. Baldin e F. Grigolato). 

 

 

ROBERTO MAURI
Psicologo e formatore, esperto in processi di comunicazione interpersonale e dinamica di gruppo, coordina il Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha pubblicato ‘Genitori a bordocampo. Passione sportiva, istruzioni per l’uso’ (2013) e curato la raccolta di saggi ‘Appesi ad un filo. Quando lo sport dialoga con la fede’ (2013), entrambi con l’editrice  In dialogo. 

Per la Collana ‘Quaderni di Formazione sportiva’ ha pubblicato ‘Dirigere per gli altri Come guidare i collaboratori sportivi’ (2014)  e ‘Societa’ sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita’ (con R.Graziano) (2015)

Sport al femminile. Quando la mimosa fa la differenza

Sport al femminile. Quando la mimosa fa la differenza

Vittorio Ferrero (a cura di)

Per le donne lo sport è sempre stato un terreno di conquista e per molti aspetti continua ad esserlo.

Nonostante che il livello di pratica sportiva a tutte le età siano aumentate, nonostante siano cadute le barriere in molte scuole secondo cui le ragazzine dovessero giocare solo a pallavolo e fare ginnastica e ai maschietti era riservata la partita di calcio, le donne continuano ad avere problemi nell'accesso al mondo dello sport come responsabili, presidenti, allenatrici, arbitri.

 

Le donne conquistano i successi e salgono alla ribalta dei media per le loro vittorie, eppure permane il pregiudizio dei giornalisti sportivi che continua a descrivere il mondo dello sport femminile come fatto con aggettivi che insistono molto sul campo dell'estetica e troppo poco spesso su quello delle competenze. Senza considerare che lo spazio dedicato allo sport praticato dalle donne è notevolmente inferiore a quello degli uomini (sia sulla carta stampata, che in televisione).

 

Si tratta di pensare alla diversità, alla differenza di genere, intesa come profonda ricchezza per riempire di valori i comportamenti concreti da mettere in campo ogni giorno

 La partecipazione della donna non solo alla parte dedicata all'attività sportiva ma anche a quella educativa e dirigenziale ha nell'associazionismo sportivo di base grande rilevanza, ben oltre le cosidette ‘quote rosa’ 

 

VITTORIO FERRERO 
Pedagogista e professore emerito di lettere, ha diretto a lungo la Scuola Nazionale Educatori e Dirigenti Sportivi del Centro Sportivo Italiano. Autore di diversi testi di formazione, ha pubblicato per  La Meridiana ‘Di buona lena. Manuale per gli allenatori di squadre giovanili’ (2010). 

Il ‘Vangelo secondo lo sport’ Atleti e vicende sportive alla luce di brani evangelici

Il ‘Vangelo secondo lo sport’ Atleti e vicende sportive alla luce di brani evangelici

Andrea Barbetti

Il testo è un appassionante recital che mette in relazione e fa dialogare in modo originale il messaggio evangelico con i valori, le tensioni e gli ideali sportivi.
Il recital si compone di cinque moduli, associati ad altrettanti brani del vangelo di Luca' riletti secondo una coinvolgente ottica ‘sportiva': il brano di Gesù nel deserto (‘Il dottor Doping'), quello dei discepoli che mangiano spighe di grano il sabato (‘La legge e l'uomo'), la parabola del Buon Samaritano (‘Peter il samaritano'), quella del servo e il padrone (‘Capitano della sua anima') ed infine il dialogo tra Gesù e Ponzio Pilato (‘Pilato e i campi della neve'). 
‘Il Vangelo secondo lo sport' è una occasione ideale per un incontro/serata di formazione o riflessione, ed è di facile realizzazione, essendo basato sulla semplice lettura dialogata con accompagnamento di slides (disponibili insieme al testo) e musiche (dal vivo o mixate). 
Il recital può essere proposto sia in forma completa o selezionando alcuni dei moduli, a seconda delle esigenze.  

 

 
ANDREA BARBETTI

Docente di italiano e latino, filologo classico, autore teatrale e appassionato sportivo, per lungo tempo arbitro di pallacanestro. Fa parte dell’equipe nazionale della formazione del Centro Sportivo Italiano.

Ha curato insieme a R, Mauri il manuale ‘Fischiare per gli altri. Stile associativo e competenze educative dell’arbitro Csi’ edito da Centro Sportivo Italiano (2015)

Dirigere per gli altri Come guidare i collaboratori sportivi

Dirigere per gli altri Come guidare i collaboratori sportivi

Dirigenti sportivi si nasce o si diventa? La risposta forse più corretta a questa domanda è: entrambe le cose. Dirigenti sportivi si nasce e si diventa. Ma la cruda verità è anche un’altra: in molte delle società e organismi associativi sportivi, specie a livello di base, dirigenti né si nasce né si diventa, ma semplicemente ‘ci si trova’ ad essere tali.

Gran parte dei Dirigenti di società e/o degli organismi associativi a carattere sportivo sono persone volenterose ed appassionate di sport, spesso ex-atleti o ex-arbitri, chiamate o resesi disponibili per compiti di maggiore responsabilità.

Roberto Mauri 

Questo Quaderno di Formazione Sportiva è dedicato ai dirigenti associativi, attuali e futuri, agli inizi o ormai ‘navigati’, che hanno intenzione di migliorarsi e qualificarsi, proponendo in modo snello e stimolante spunti di riflessione, indicazioni operative e percorsi formativi, elaborati sulla base della concreta verifica sul campo. La realtà attuale delle società sportive lascia infatti sempre meno spazio al ‘buonvolontarismo’: contare su validi dirigenti è troppo importante per essere lasciato al caso o alla semplice disponibilità. 

 

 

 

ROBERTO MAURI
Psicologo e formatore, esperto in processi di comunicazione interpersonale e dinamica di gruppo, coordina il Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha pubblicato ‘Genitori a bordocampo. Passione sportiva, istruzioni per l’uso’ (2013) e curato la raccolta di saggi ‘Appesi ad un filo. Quando lo sport dialoga con la fede’ (2013), entrambi con l’editrice  In dialogo. 

Per la Collana ‘Quaderni di Formazione sportiva’ è coautore di ‘Allenatori – Genitori Percorsi di alleanza possibile’ (con B.Basso) (2014)  e ‘Societa’ sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita’ (con R.Graziano) (2015)

Appesi a un filo - Quando lo sport dialoga con la fede

Appesi a un filo - Quando lo sport dialoga con la fede

L'interrogativo che percorre tutto il volume, frutto di diversi contributi di esperti e autori legati al mondo del Centro Sportivo Italiano, riguarda la possibilità e le condizioni per stabilire un proficuo rapporto tra fede e sport. Si tratta di un tema molto delicato e poco esplorato nella letteratura italiana di settore, ma pare essere una delle frontiere imprescindibili per una Chiesa che voglia sempre più interagire con gli ambiti del vissuto umano e portarvi il lieto annuncio del Vangelo.

Il percorso di riflessione offerto dal volume si pone in modo estremamente ricco e originale, indagando i fondamenti di pensiero circa queste due dimensioni ma anche offrendo inedite letture del mondo dello sport e dei vissuti sportivi come metafore efficaci del cammino dell'uomo e della sua apertura alla trascendenza.

Il volume, curato da Roberto Mauri, psicologo, coordinatore del Team Formazione Nazionale del Csi, raccoglie interventi di autorevoli esponenti della Chiesa italiana, come monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda (sottosegretario del Pontificio Istituto per la Cultura), don Alessio Albertini (consulente ecclesiastico nazionale del Csi) e don Mario Lusek (direttore dell'Ufficio Nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport) insieme a un nutrito numero di formatori e studiosi legati al mondo del Centro Sportivo Italiano a livello nazionale: Andrea Barbetti, Beppe Basso, Andrea De Pascalis, Vittorio Ferrero e lo stesso Roberto Mauri.

Ciascuno, a partire dalla propria esperienza e dalle proprie competenze, traccia un profilo del rapporto tra fede e sport, che nell'insieme suggerisce un'interessante parabola interpretativa, certamente utile come punto di partenza per ogni ulteriore tentativo di approfondimento del tema.

Dettagli del libro

Titolo: Appesi a un filo - Quando lo sport dialoga con la fede

Autore: a cura di Roberto Mauri

Editore: In Dialogo (http://www.indialogo.it)

Data di Pubblicazione: Luglio 2013

Pagine: 160

Prezzo: € 12,50

Genitori a bordo campo. Passione sportiva. Istruzioni per l'uso

Genitori a bordo campo. Passione sportiva. Istruzioni per l'uso

Questo libro vuol essere una sorta di piccolo “manuale di sopravvivenza per genitori sportivi”: non intende spiegare ai genitori come e perché far fare sport ai figli, quanto coinvolgerli in modo più consapevole e soddisfacente nel processo educativo che l'attività sportiva determina. Esso è il frutto di numerosi incontri sul tema condotti presso società e gruppi sportivi espressione dello sport di base, del lavoro di ascolto dei genitori e confronto con allenatori e dirigenti sportivi.

Roberto Mauri, psicologo e ricercatore sociale. Collabora da tempo con gli organismi di Pastorale Giovanile della diocesi di Milano. È attualmente coordinatore del Team Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Ha tre figli maschi che fanno sport con i quali si è confrontato a lungo nel preparare questo testo.

 
 


Dettagli del libro

Titolo: Genitori a bordo campo. Passione sportiva. Istruzioni per l'uso

Autore: Roberto Mauri

Editore: In Dialogo (http://www.indialogo.it)

Data di Pubblicazione: Aprile 2013

ISBN: 8881238225

ISBN-13: 9788881238224

Pagine: 124

Prezzo: € 15,90

Giocabimbi. Divertirsi con lo sport.

Giocabimbi. Divertirsi con lo sport.

Il «Progetto Giocabimbi» ideato e realizzato dal Centro Sportivo Italiano di Milano vuole invece rimettere al centro i piccoli, ridare centralità e qualità alle valenze educative dello sport per la crescita integrale delle giovani generazioni, creando occasioni di rinnovata alleanza educativa tra sport, famiglie e società sportive, a vantaggio dei bambini.

Le finalità del «Progetto Giocabimbi» sono dunque quelle di realizzare una attività sportiva che non discrimini, non selezioni e non annoi, che rappresenti un ponte, un passaggio graduale dal gioco allo sport, sia a livello educativo sia a livello psicomotorio, con una particolare attenzione alla crescita globale del bambino. L'approccio e le attività «Giocabimbi» sono pensate al fine di favorire la partecipazione, l'amicizia, lo scambio reciproco e il sano agonismo, con formule di gioco che escludano la competizione esasperata e valorizzino gli aspetti ludici dello sport.


Dettagli del libro

Titolo: Giocabimbi. Divertirsi con lo sport

A cura di:  CSI Milano

Editore: In Dialogo (http://www.indialogo.it)

EAN: 9788881237753

Pagine: 184

Prezzo: € 16,00

La pallavolo

La pallavolo

Oltre il gesto tecnico. Guida tecnica per allenatori di base

Allenare alla pallavolo. Mica facile. Non si tratta solo di conoscere i fondamentali, le tecniche o le tattiche, i momenti determinanti della partita, la programmazione dell'allenamento, quanto di riuscire a entrare nelle dinamiche del gruppo, trovare le parole e le modalità più corrette per incoraggiare il miglior rendimento e lo spirito di sacrificio, ma allo stesso tempo divertire e soddisfare. Perché dalla capacità di un atleta di sapersi realizzare nell'attività sportiva passa la soddisfazione e arriva il divertimento. Per farlo non è detto che si debba diventare un campione osannato e ricercato, basta imparare a dare il proprio contributo alla squadra. Lo sport è palestra di vita: reagire alle difficoltà sportive aiuta a superare gli ostacoli della propria esistenza, stimola a tirar fuori le energie anche quando pensi di non farcela. Imparare la pallavolo è tutto questo. E, allora, come suggeriscono le pagine di questo manuale puntuale e completo, l'abilità di un bravo allenatore non è far diventare un grande campione il talento, ma far esprimere in palestra il meglio di ciascun ragazzo. 

 Dettagli del libro

Titolo: La pallavolo

Sottotitolo: Oltre il gesto tecnico

Editore: La Meridiana

Collana: persport

Autore: F. Baldin G. Basso F. Grigolato

Pagine: 208

Tipo Pubb:. Libro

Anno: 2012

ISBN: 978-88-6153-309-7

No doping

No doping

Una teoria del movimento e dello sport

Lo sport per prevenire molte malattie specifiche delle società industrializzate. Poi ancora per contribuire ad un armonico sviluppo della persona nell'equilibrio psicofisico e quindi nella formazione del carattere. E anche per educare al rapporto con gli altri, alla dimensione sociale, alle regole.
Insomma, lo sport come bene umano, universale, antropologico, metafora dell'esistenza si trova in tutte le società conosciute, nella forma di competizione e di gioco.
Eppure lo sport è attraversato da un mutamento profondo. Se vincere ad ogni costo diventa lo scopo prevalente rispetto al piacere ludico ed educativo, allora si rischia di inoculare anche nello sport il virus tossico della violenza verso gli altri e verso il proprio corpo. La violenza urlata degli ultras e quella silenziosa del doping sono due rovesci della stessa medaglia.
Questo testo, puntuale ma nel contempo scorrevole, tecnico ma anche divulgativo, colma una lacuna da tempo avvertita dagli operatori sportivi, ma non solo: quella cioè di disporre di uno strumento che approfondisca alcune problematiche disciplinari in un'ottica educativa.
La missione del mondo sportivo è di dimostrare continuamente che le differenze della famiglia umana possano liberamente misurarsi, gareggiare senza distruggersi e che, quindi, la pace è possibile.

 

Dettagli del libro 

Titolo: No doping

Sottotitolo: Una teoria del movimento e dello sport

Collana:    persport

a cura di:   Bellotti Pasquale Tavella Sofia

Pagine: 352

Anno: 2008

ISBN: 978-88-6153-059-1

Prezzo: € 24,00

Lo sport del doping

Lo sport del doping

Chi lo subisce, chi lo combatte

«Se il doping si è così diffuso è perché sono di più coloro che intendono la performance sportiva come un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, rispetto a chi ritiene che il doping produca solo risultati apparenti e a caro prezzo».

Dall'introduzione dell'autore  

Dopo Campioni senza valore, uscito nel 1989, Alessandro (Sandro) Donati torna sulla sua decisione di “smettere di raccontare” i suoi 35 anni di lotta contro il doping e ci consegna una coinvolgente testimonianza senza precendenti, raccontandoci cosa ha visto, senza risparmiare particolari e nomi dei protagonisti delle vicende che hanno caratterizzato la sua solitaria battaglia.  

Gli scandali del doping si susseguono coinvolgendo campioni di primissimo piano. È ormai consapevolezza diffusa che in diverse discipline sportive il ricorso al doping coinvolge gran parte degli atleti di vertice e altera i risultati delle maggiori competizioni sportive, favorito da dirigenti che guardano solo al numero delle vittorie e da una stampa sportiva che preferisce non vedere e non sentire. Pochi sanno, invece, che tutto questo ha fatto “scuola” e che molti praticanti di livello amatoriale affollano gli ambulatori dei medici dei “campioni” per farsi prescrivere la “cura” miracolosa che può consentire loro di battere in gara il collega di ufficio o il vicino di pianerottolo. Così il doping è diventato fenomeno di grandi numeri, con molti punti di contatto con la droga e sta generando traffici internazionali manovrati dietro le quinte dalle multinazionali farmaceutiche. Da oltre trent'anni Alessandro Donati, già allenatore di atletica di rilevo nazionale, non ci sta.  

Alessandro Donati, nato nel 1947, maestro dello sport del CONI, è stato allenatore delle squadre nazionali di atletica, di velocità e mezzofondo e dirigente responsabile della ricerca e sperimentazione del CONI, componente della Commissione di vigilanza sul doping, consulente del Ministero della solidarietà sociale. È consulente dell'Agenzia mondiale antidoping e autore di numerosi libri sul doping e sulle metodologie di allenamento pubblicati in Italia e all'estero.


Dettagli del libro

Autore: Alessandro Donati

Pagine: 304

Collana: Le staffette

Prezzo di copertina: 16 €

ISBN: 978-88-6579-0335

Il patto associativo CSI

Il patto associativo CSI

Il Patto associativo è la carta di riferimento culturale ed educativo di tutti gli operatori del Centro Sportivo Italiano.

Con la sua accettazione viene sancita l'appartenenza associativa e delineato il modello dell'organizzazione, della vita e delle attività dell'Associazione.

Gli operatori e le strutture vi aderiscono e s'impegnano per la sua fedele attuazione.

Il Progetto Culturale e Sportivo del CSI

Il Progetto Culturale e Sportivo del CSI

L'attività sportiva è il "principio generativo" della vita associativa del CSI. Essa è fatta di relazioni, di accoglienza, di partecipazione democratica, di solidarietà nella giustizia. L'attività non è soltanto un settore d'impegno dell'Associazione ma la sua struttura portante, il cuore della sua proposta educativa.

La profonda ragione di tale principio consiste nella capacità, del tutto propria dello sport, di rendere effettivamente sperimentabile l'inscindibile legame tra il gesto sportivo e l'espressione, lo sviluppo e la crescita della personalità. Nell'attività, perciò, si realizza il "principio informativo" del CSI, che è educare nel fare sport.

Appare pertanto evidente che l'Associazione mette al centro delle sue attività la promozione e l'organizzazione delle attività sportive quale fondamento su cui poggia e si innesta tutto il suo progetto educativo.

Il piano vasca

Il piano vasca

Aspetti del lavoro del tecnico di nuoto 

L'importanza che ha il nuoto oggi, per la sua diffusione, la sua intrusività e il potenziale formativo di cui dispone, ricade sul tecnico come responsabilità. 

 

Eppure, al tecnico, pressato dalla società dello sport di massa, dello sport omologato e orientato al profitto e all'immagine, forse non chiede più fedeltà all'idea di persona radicata nelle origini del movimento sportivo moderno e della società democratica.
La responsabilità sociale non è più di moda perché è troppo difficile nel campo delle relazioni e della formazione ottenere risultati spendibili sul mercato, specie se ci si vuole rivolgere a tutti, se si riconosce il beneficio di ogni tentativo e se si vuole comprendere il risultato dei fallimenti.
Più facile è invece offrire il premio della salute e del benessere o del protagonismo, piuttosto che confrontarsi con la responsabilità educativa.
Istruire, insegnare, allenare, sono le funzioni ordinarie del tecnico, attraverso le quali si genera il rapporto con l'altro e si concretizza la possibilità di influire sulla sua vita.  Per questo il tecnico comunica anche con i gesti, con l'esempio.
In questo senso le persone che consapevolmente fanno sport sono anche testimoni culturali, chiamati a incarnare i valori della resistenza attiva contro la deriva della vita.
Questo testo, inedito ma completo, si propone di offrire esperienze di questo quotidiano attivo per creare opportunità di conoscenza e di riflessione sul lavoro del “piano vasca”, per fornire un contributo ai tecnici di nuoto e un invito all'approfondimento del legame esistente tra la competenza del lavoro e l'influenza pedagogica sulle persone.

 

Dettagli del libro

Titolo: Il piano vasca

Sottotitolo: Aspetti del lavoro del tecnico di nuoto

Collana:  persport

Autore: G. Danio P. Tondina

Pagine: 128

Tipo Pubb.: Libro + DVD

Anno: 2011

ISBN: 978-88-6153-191-8

Prezzo: € 20,00

Il calcio

Il calcio
Oltre il gesto tecnico
 
“Siamo bravi, abbiamo vinto 2 a 0!” oppure “siamo proprio scarsi, abbiamo perso 2 a 0!”.
Il giudizio sulla prestazione calcistica è determinato dal risultato finale. L'allenatore è infatti confermato oppure esonerato (e non solo in serie A) sulla base dei risultati che ottiene sul campo.
Il risultato è certamente una parte importante del gioco, ma esiste altro: la possibilità di crescere, sviluppare e formare la persona.
Per fare questo bisogna considerare gli elementi tecnici del calcio non più come semplici gesti motori, ma soprattutto come azioni dettate sia da esperienze motorie precedenti (aspetto funzionale) sia da aspetti relazionali ed educativi.
Ecco perché, come dimostrano ampiamente queste pagine, il fondamentale tecnico della disciplina deve essere considerato come espressione di una competenza o di una conoscenza motoria, ma anche come forma di espressione della persona: lo stop, il tiro, il dribbling, all'interno di una particolare situazione evidenziano la capacità cognitiva e relazionale del giocatore di analizzare la situazione, di trovare e realizzare una strategia in relazione a compagni, avversari, allenatore, ambiente e quindi di relazionarsi con tutti questi fattori controllando le proprie emozioni.
Tale processo non avviene per default, ma solamente quando abbiamo un'elaborazione di quel vissuto che proprio l'allenatore ha il compito di stimolare ed aiutare.
Non di sola tecnica vive l'allenatore, se vuole che lo sport divenga strumento di crescita e di espressione della persona.
 
Dettagli del libro
Titolo: Il calcio
Sottotitolo: Oltre il gesto tecnico
Collana: persport
Autore: S. Faletti
Pagine: 152
Tipo Pubb.: Libro
Anno: 2010
ISBN: 978-88-6153-155-0
Prezzo: € 15,00