Il Tour al traguardo di Asti, conta trenta proposte
Gruppo compatto, quello degli undici comitati rappresentanti il Piemonte ed Aosta, calorosi nell’accogliere la Presidenza Nazionale all’arrivo della seconda tappa del Tour delle Regioni Csi. Sono don Roberto Segni, Pippo Varisella e Gabriele Balboni a suggerire i primi spunti della serata. Il consulente ecclesiastico regionale parla del necessario dialogo con la Chiesa: “spesso è difficile trovare strade comuni” e della credibilità dello sport Csi: “In questo momento di crisi, è lo sport di vertice che ci chiede aiuto, specie in termini di progettualità. Diamo allora valore alle parole che diciamo: associazione, educazione, testimonianza, ragazzo. Meglio essere due in meno, ma con la tessera e l’associazione nel cuore”. Nelle parole del presidente regionale valdostano invece l’ augurio che dalla prossima assemblea dicembrina scaturisca un nuovo impulso all’attività del Csi Aosta. Varisella esprime inoltre il ringraziamento ai comitati piemontesi con la quale c’è grande sinergia, e la speranza di crescere: “Basterebbe una sola società per farci crescere del 10%, avendo poco più di 600 iscritti in regione. Credo possiamo farcela a superare quella soglia”. Il presidente piemontese fa il quadro della Regione, reduce da stagioni turbolente, spesso da dialettiche conflittuali. “La priorità è ricostruire un tessuto in regione, riprendere il cammino sul piano formativo, creando delle opportunità per tutti i comitati. Andare oltre la formazione ordinaria; essere un collettore per il territorio. Una regione di supporto al comitato. Sul fronte dell’ attività sportiva, non ci interessano affatto scudetti o titoli, mi piace invece riflettere sulla funzionalità della proposta sportiva giovanile In Piemonte il sostegno all’attività giovanile under 18, è sempre stato uno dei parametri fondamentali per le erogazioni ai comitati”.
Tocca quindi al presidente nazionale Massimo Achini ripercorrere gli obiettivi e le funzionalità del programma quadriennale, proposto all’Assemblea elettiva di Chianciano. “Questo tour coinvolgerà circa 1000 dirigenti in tutta Italia” – ha osservato il 44enne milanese – “Siamo qui perché vogliamo ascoltare i vostri suggerimenti, le proposte, le osservazioni”, lanciando alla platea quattro parole-chiave all’assemblea: ringraziare, valorizzare, sognare, orientare.
Arriva il momento di Giuseppe Calloni, il padrone di casa, numero uno del comitato astigiano. Suo il primo della lunga serie di interventi. E’ una fotografia del comitato, anche in termini numerici e di densità di tesserati sulla popolazione reale, seguita poi dal racconto sull’ impegno da parte del suo comitato sul tema del disagio giovanile e dell’handicap.
Andrea Piatti (Csi Torino) trae spunto da Don Bosco per confermare che “l’educazione è guadagnare il cuore dei ragazzi”. Poi domanda una riduzione della tessera nelle fasce giovanili.
Piero Piccioni del Csi Alessandria relaziona sul lavoro comune con i dirigenti della pastorale giovanile; Fulvio Tessarolo del Csi Biella torna invece sulla campagna nazionale dell’incremento del 10%, con a ruota Marco Longodorni del Csi Verbania che di questa percentuale di crescita chiede ne venga destinata una parte per favorire lo start-up di progetti vari. Da Luciano Marengo presidente uscente del Csi Alba l’auspicio di una grande attenzione del Csi Nazionale ai rapporti istituzionali con Ministeri, Enti e Coni. A seguire Luca Vairani (Csi Acqui Terme) e Claudio Fontaneto (Csi Novara) sollecitano entrambi maggiore trasparenza e rispetto delle regole circa la certificazione del Coni. Graziella Danio (Csi Novara) sottolinea infine l’importanza di mettere in rete le esperienze e di essere presenti sui tavoli degli assessorati e degli enti locali, con Mauro Tomatis, (Csi Cuneo) che oltre al rapporto parrocchie oratori, propone una rete di collegamento tra agenzie educative, un link di famiglia-scuola-oratorio su cui lavorare.
Microfono ad Eugenio Imperatori ex presidente regionale, che ritorna a parlare di criteri di qualificazione associativa, auspicandosi un Csi capace di “essere portatore di valori” e rivolto a tutti “di avere fede nel Csi”.
L’appuntamento per i dirigenti piemontesi è ora fissato per il 3 dicembre, il giorno della Conferenza Regionale dello Sport. Chiosa Gabriele Balboni. “Saranno presentati bilanci, impiantistica e soprattutto bandi. La nostra regione, all’avanguardia rispetto ad altre, mette sulla bilancia 5 milioni di euro. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità”.