6 dicembre 2014

Don Albertini: “Ad Assisi un Csi di fratelli e sorelle”

Dopo i pellegrinaggi sui luoghi e nei posti di San Francesco, la Santa Messa in Basilica celebrata dal consulente ecclesiastico nazionale del Csi

Sabato pomeriggio ad Assisi è tempo di pellegrinaggio. Il Csi è così andato incontro a Francesco, laddove ha abitato, dove è cresciuto, visitando in diversi gruppi suddivisi i luoghi cari al poverello di Assisi. Da San Damiano a San Rufino, attraversando le strade e i vicoli passando per la Chiesa Nuova, e facendo visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore e di Santa Chiara. Fino ad arrivare alla Basilica superiore di San Francesco, dove si è celebrata la Santa Messa, dopo i primi vespri.
 Tre i pensieri nell'omelia di don Alessio Albertini, il consulente ecclesiastico nazionale del Csi, che ha voluto sottolineare l’esperienza bella e straordinaria di incontrare Francesco, dove ha abitato, e dove gli è cambiata la vita.

Primo pensiero: "Non bisogna essere egoisti e non sentirsi al centro del mondo. Il signore Gesù è costretto alla periferia. I discepoli si chiamano fratelli e sorelle e non sono semplici sconosciuti. Assisi per il Csi è sempre un reincontrarsi e ritrovarsi insieme di fratelli e sorelle provenienti da diverse zone d'Italia. E la sensazione più comune e più bella è quella di sentirsi a casa e in famiglia".

Un secondo passaggio al Vangelo di San Giovanni Battista, pronto a battezzare e a ricordare che “verrà qualcuno che è più forte di me, accennando ad un quadro dove il Battista è sotto la croce, con un indice sproporzionato, proprio a rimarcare dove occorra e verso chi dirigersi".

Il terzo punto è nella grande emozione di celebrare la Messa in una Basilica dove è rappresentata la biografia di Francesco. "Non è nato santo. Ha dovuto compiere dei salti di qualità . Tante volte regrediva e tornava indietro. La biografia di ciascuno di noi e quella della santità – ha detto don AlbertiniA chi risponde io sono troppo umano occorre ricordare Pilato che disse Ecce Homo vedendo Gesù. Devi somigliare a lui se vuoi essere umano. Un artista come Dio non perderebbe del tempo per non fare opere d'arte. Nessuno rappresenterà la nostra vita in una chiesa come nel caso di Francesco, ma agli occhi di Dio noi valiamo tanto. Esistiamo, facciamoci compagni, per diventare santi. Ricordatevi che santo è chi si sforza di diventarlo".

Intorno all’altare maggiore della Basilica papale di San Francesco, c’erano a concelebrare la Messa Mons. Vittorio Peri, ex consulente ecclesiastico nazionale del Csi, don Pietro Adani, consulente del Csi Emilia Romagna, don Massimiliano Zoccoletti, e don Celestino e don Giacomo Beschi, sacerdote di Pero, nello stesso oratorio di don Alessio.

Don Albertini: “Ad Assisi un Csi di fratelli e sorelle”