JTC: Scampia, il sogno di una parrocchia con ottantamila anime
H2O è la formula vincente nella Junior Tim Cup in scena a Napoli nel pregara del posticipo del lunedì di serie A. Capitan Hamsik, il goleador Higuain e l’Oratorio, protagonisti di un freddo pomeriggio sera, riscaldato dall’attaccamento della gente.
Ottantamila anime erano dietro il sogno di una decina di ragazzini. L’intera comunità parrocchiale della Resurrezione di Scampia, un tempio religioso tra i più popolosi di Napoli, situato nel difficile quartiere di periferia partenopeo, ha seguito con amore ed affetto la partita della Junior TIM Cup al San Paolo dei loro piccoli beniamini. Non potendo assistere all’amichevole di Fuorigrotta, contro i piccoli della Basilica di San Lorenzo Maggiore, altro storico oratorio nella tradizione ciessina partenopea, da casa attendevano con ansia il racconto gioioso dell’avventura sportiva, un’esperienza a lungo rincorsa dai loro piccoli beniamini. “Hai davvero salutato el Pipita?” o “Stai pronto per consegnare la fascia al capitano?”. Si rincorrono gli sms ed i sorrisi di un pomeriggio diverso, accompagnati dai flash dei telefonini di un’ora vissuta in modo straordinario da tutti. Una gioia da condividere, oltre al risultato finale 6-3 in favore del San Lorenzo Maggiore.
Anche il parroco don Vittorio è rimasto in chiesa. Il sacerdote, figura istituzionale del rione, opera da anni nel recupero dei minori. Tanti piccoli giocano per strada, altri hanno i genitori lontani, perché magari in galera.
“Ho pregato il mister di non lasciarmi a casa – dice Mario, un dodicenne del rione Monterosa, seduto tra gli spalti – non m’importa di giocare. Per me è stato necessario essere allo stadio, per applaudire i miei coetanei e stare un po’ lontano da Scampia.” Bello tifare per loro e vederli accompagnare l’ingresso in campo dei grandi campioni protagonisti in Napoli – Genoa, dopo aver consegnato ai capitani la fascia della Junior TIM Cup, testimone dei valori dello sport puro e leale che stanno alla base del vero fair play.