Lega e Csi: avanti insieme senza timori

Ad Assisi c'é Antonio Matarrese presidente della Lega Calcio ospite del Meeting dei dirigenti sportivi del Csi. Risponde amichevolmente alle domande di Massimo Achini, presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano: “In  questi giorni di Assisi, con il Csi sono tornato indietro di anni, ai tempi di quando giocavo e pregavo all’Oratorio salesiano di Andria. Nei mesi scorsi ho incontrato la presidenza del CSI, una realtà grandissima, una famiglia che si dedica ai giovani, senza lucro, senza business, ma che si arricchisce con la sua grande umanità e la passione educativa”. Il dialogo tra i due prosegue sul palco della “Cittadella”. Ad Achini che cita lo slogan associativo “Insieme si vince”, Matarrese risponde “Sì, separati non si va avanti ed è per questo che devo e voglio gemellarmi con il Csi. Serve un progetto comune per portare una cultura diversa in questo sport. Si può vincere lo scudetto, ma occorre cambiare la cultura delle persone. Con il Csi è la volta buona. Ne ho già parlato con la Juventus. Grazie al presidente Achini, milanese, anche il rapporto con Inter e Milan è già ben avviato. Ci sono poi il Bologna, il Genoa, la Samp, e tante realtà di vertice che vanno muovonendosi in questo senso”. Un patto che vuole ad esempio riportare i giovani felici allo stadio e riempirlo di famiglie. “Uno stadio vuoto non ha senso. Vogliamo stadi pieni della gioia dei bambini”. Prosegue Matarrese: “Se i genitori devono fare la loro parte nell’educazione – e cita l’esempio del barese Cassano, cresciuto in un ambiente difficile – anche i calciatori in campo devono fare il loro dovere. Ieri sera nel derby di Genova 60 falli e 11 cartellini, sono frutto di tensioni e di esasperazioni di troppo”.

Nella giornata dell’Immacolata Concezione sul palco della Cittadella sono intervenuti anche padre Kevin Lixey, direttore dell'ufficio Chiesa e Sport del Pontificio Collegio dei Laici del Vaticano, mons. Vittorio Peri, mons. Claudio Paganini, che ha celebrato la Messa finale. Al Meeting hanno preso parte quasi 100 comitati. Le delegazioni piu' numerose quelle della Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte e Veneto. Il presidente Achini ha concluso i lavori ringraziando tutti e con un messaggio efficace: “Abbiamo una ricchezza grandissima per far fruttare il nostro programma: le persone…”.

Visibilmente soddisfatto il presidente nazionale del Csi Massimo Achini, che ha condotto i lavori della convention umbra:"La nostra sfida principale – ha commentato in conclusione -  è quella di educare i ragazzi attraverso lo sport, realizzando un’attività di qualità gestita da persone tecnicamente valide e culturalmente preparate. Gli arbitri, gli allenatori, i dirigenti che si formano, che crescono nel CSI non sono secondi a nessuno sotto il profilo tecnico. Il loro valore aggiunto è determinato dalla metodologia e dall’entusiasmo che, insieme ad una grande attenzione, per i meno bravi e “gli ultimi” accompagna la loro attività. Il CSI sa di essere una delle realtà più significative del sistema sportivo italiano, il che significa ogni giorno vivere una grande responsabilità, quella cioè di realizzare concretamente esperienze di educazione alla vita in ogni campetto d’allenamento e in ogni palestra del nostro paese. Oggi abbiamo bisogno di testimonianze come quelle degli illustri ospiti che sono intervenuti qui nel capoluogo francescano. Torniamo a casa con un pieno di entusiasmo, una carica di energia per il futuro prossimo.  Assisi ci aiuterà a ripartire e a credere che , pur tra mille difficoltà, é possibile educare attraverso lo sport”.