18 marzo 2015

Parte dalla Lombardia il Tour delle regioni 2015

Mercoledì 18 marzo si sono incontrati a Bergamo i dirigenti dei comitati lombardi insieme alla Presidenza nazionale

Presso la Casa dello Sport di Bergamo, sede del comitato provinciale Csi, si è svolta la prima tappa del Tour delle Regioni 2015.

Oltre ottanta partecipanti in rappresentanza dei 13 comitati della Lombardia, coordinati dal Vicepresidente regionale Nino Bevacqua, che dalle 17:00 alle 20:00 si sono alternati nell’esporre alla Presidenza nazionale le attività svolte sui propri territori, le eccellenze progettuali e le difficoltà quotidiane.

Numerose sono state le sollecitazioni, le proposte e le richieste che i comitati hanno rivolto ai membri della Presidenza nazionale presenti: il presidente nazionale Massimo Achini, il vicepresidente nazionale Vittorio Bosio, il direttore tecnico nazionale Renato Picciolo, il direttore dell’area territorio Daniele Pasquini e il direttore dell’area marketing Stefano Gobbi. Erano inoltre presenti tutti i consiglieri nazionali della Lombardia. Dopo un momento conviviale i dirigenti provinciali hanno proseguito i lavori dividendosi in due gruppi, responsabili arbitri e coordinatori della formazione. A seguire gli interventi ufficiali dei comitati.

CSI Bergamo - Gaetano Paternò

CSI Bergamo - Gaetano Paternò

La collaborazione con gli Oratori è molto sviluppata e il CSI Bergamo cerca di rispondere alle esigenze e ai bisogni che emergono continuamente.

Si cerca di creare laboratori con le istituzioni dove le idee possano essere efficaci.

Il tempo di questo tour delle regioni doveva essere speso in modo diverso: parlare delle problematiche delle società sportive (tesseramento, visite mediche, spese di gestione degli impianti, ...) e non solo sulle attività svolte dal comitato.

Propone alla Presidenza nazionale di rivedere radicalmente il costo è le coperture assicurative relative al tesseramento, in quanto inadeguate alle esigenze attuali.

Per quanto riguarda la formazione evidenzia che in Lombardia entrerà in vigore una legge regionale che obbligherà ciascun educatore sportivo ad avere un riconoscimento formale come istruttore o allenatore. Questo rischia di far trovare impreparato il CSI, rispetto ad altri EPS che si stanno già organizzando su questo "mercato" della formazione.

CSI Brescia - Amelia Morgano

CSI Brescia - Amelia Morgano

Attività sportiva:

L'attività sportiva del comitato è prevalentemente continuativa. Oltre a quelle tradizionali, si  sono potenziate e rilanciate nuove attività.

 

Propone alla Presidenza nazionale:

- di prevedere per il ciclismo che i tesserati CSI non possano partecipare a gare di altri EPS nei giorni dei campionati CSI.

di introdurre una tessera giornaliera, che preveda le copertura da Decreto ministeriale con l'aggiunta di rimborso per le spese mediche.

di introdurre una tessera annuale a 365 giorni che sia adeguata al solo decreto ministeriale e ad un costo molto basso.

In merito alle convenzioni stipulate con le FSN, confessa di aver tratto vantaggio della convenzione con la FIDAL, mentre evidenzia di aver trovato problemi per le convenzioni con le Federazioni degli sport di squadra, a causa della difficoltà di controlli incrociati sui rispettivi tesseramenti.

Propone alla Presidenza nazionale di fare un accordo con le FSN per avere uno scambio di informazioni sui rispettivi tesserati.

Si sofferma sull'importanza della Volley Tim Cup, che ha portato una grande visibilità al comitato e al CSI.

Rispetto al tema degli arbitri chiede alla Presidenza nazionale di fare una convenzione con gli arbitri federali che lasciano l'attività per raggiunti limiti di età.

Sui regolamenti nazionali evidenzia la necessità di una maggiore chiarezza e semplicità di lettura.

 

Esprime grande apprezzamento rispetto alle innovazioni tecnologiche: Il tesseramento online e la distinta.

Sul fronte della Comunicazione, la spinta della Presidenza nazionale ha aiutato il comitato a migliorare sul territorio, trovando media partner locali.

Maggiori difficoltà Si riscontrano sul fronte del Wellfare e del Marketing, a causa della mancanza di risorse economiche  necessarie per l'avvio di queste aree.

Per la formazione si sono verificati in questi anni dei buoni numeri di partecipazione nei corsi di formazione, ma resta una partecipazione ancora troppo bassa rispetto alle potenzialità. Resta comunque difficilissimo coinvolgere le società sportive nei momenti associativi. Il CEAF è uno strumento buono, anche se inizialmente appare macchinoso.

Chiede alla Presidenza nazionale percorsi formativi per le nuove attività emergenti, soprattutto nelle arti marziali.

Rispetto al rapporto con gli oratori, spesso ci sono conflitti tra oratorio e società sportiva: è necessario che ci sia una collaborazione tra il CSI è il mondo degli Oratori.

Chiede alla Presidenza nazionale un ulteriore sforzo per costruire sinergie più forti con gli EPS di ispirazione cristiana (in particolare con l'ANSPI).

In conclusione rimarca le difficoltà sul coinvolgere nuovi volontari, nonostante i grandi sforzi messi in atto.

CSI Como - Raffaele Carpenedo

CSI Como - Raffaele Carpenedo

Evidenzia le difficoltà che ha la Presidenza nazionale ha nel rispettare i tempi di programmazione dei territori, ad esempio sulle quote associative o su Sport & Go è arrivato troppo avanti nell'anno, creando difficoltà ai comitati.

Chiede che le Convenzioni con le federazioni  siano monitorate nel loro funzionamento, altrimenti rischiamo che restino inattuate sui territori.

Spiega come ci siano zone del territorio in cui ci sono attività sportive autogestite, che potrebbero essere intercettate è che potrebbero portare ad uno sviluppo dell'Associazione.

Rispetto al rapporto con gli oratori, teme che il dialogo tra sport e oratori rischia di essere un dialogo tra sordi, in cui appare difficile trovare soluzioni.

Chiede di non appesantire troppo il programma TACSI con nuove e ulteriori modifiche.

CSI Crema - Massimo Carini

CSI Crema - Massimo Carini

Il comitato di Crema è un piccolo comitato, ma questo permette di avere un contatto diretto con le realtà locali, a partire dalle società sportive.

Le innovazioni tecnologiche hanno tolto un sacco di ore lavoro al comitato, che ora sta investendo in consulenza alle società sportive.

È stata aperta la segreteria del comitato quasi tutti i giorni e tutto il giorno, avvicinando molto le piccole società sportive.

In merito ai rapporti con la Chiesa confessa che si è partiti da una situazione non facile, sulla quale è stato comunque fatto un importante lavoro che comincia a portare frutto: un incontro in comitato con il vescovo, la ripresa della messa di Natale, un incontro con i sacerdoti.

Questo impegno sta aiutando nel rilancio dell'attività giovanile.

In una strategia di rilancio del comitato, hanno contribuito i rapporti anche con le società professionistiche sul territorio, che si stanno specializzando anche in molte attività.

Conclude richiamando la necessità di essere più reattivi nel formulare percorsi formativi per le nuove attività.

CSI Lodi - Mario Arrigoni

CSI Lodi -  Mario Arrigoni

Una collaborazione con la FIPAV ha permesso di rilanciare l'attività di pallavolo.

Evidenzia che le attività del comitato sono prevalentemente giovanili, a parte il calcio dove le attività non riescono a decollare, spiega che questo è dovuto ad una difficoltà di rapporto con gli oratori, a causa di un dialogo difficile con i parroci che non credono nella pastorale dello sport. Tuttavia si sta avviando un lavoro di sensibilizzazione con i giovani sacerdoti.

Confessa alcune difficoltà nel ricambio generazionale è che si sta prevedendo un tour delle società sportive, sul modello del tour delle regioni, per creare maggior coinvolgimento e senso di appartenenza. Il 7 giugno, come altre attività di grande visibilità a livello nazionale, ha comunque avvicinato alcune società al CSI, in quanto si sono sentiti parte di una realtà più grande.

In merito alla formazione racconta dello sforzo fatto nell'ambito della figura dell'allenatore e degli arbitri di società: una forte azione di sensibilizzazione sul loro ruolo educativo.

Chiede alla Presidenza nazionale ulteriori supporti informatici per la gestione dei campionati, Maggiori informazioni giuridiche fiscali rivolte alle società sportive.

CSI Mantova - Gilberto Pilati

CSI Mantova - Gilberto Pilati

All'interno del comitato è stato avviato un grande lavoro di spogliatoio, valorizzando i talenti e i gregari. Serve accostare i giovani ai dirigenti più esperti per creare innovazione.

Evidenzia le buone pratiche del comitato, chiedendo alla Presidenza nazionale di aiutare e sostenere. Richiama alcuni punti:

manca una progettazione per l'infanzia all'interno del CSI. Nonostante questo il Comitato ha messo in atto un percorso di attività sportiva a misura di tutti. Questo non garantisce nell'immediato i numeri, ma è un investimento per il futuro.

Serve maggiore tensione educativa. Serve una mappatura "educativa" delle nostre società sportive.

Serve una rete tra le istituzioni educative del territorio.

Disponibilità a mettersi in gioco, sotto le capacità relazioni, gestionali e organizzative. Serve andare aldilà dell'ordine rio e cercare di fare lo straordinario.

Bisogna sviluppare un senso di appartenenza (sentirsi parte di) delle società sportive.

Bisogna essere capaci di innovazione. Serve partire dalla presa di consapevolezza dei punti di debolezza, per cercare le soluzioni di miglioramento.

Serve un sistema di indicatori per valutare lo stato salute dei comitati.

Bisogna avviare nuove partnership con le istituzioni locali.

Manca oggi un progetto sulla scuola. È urgente lavorare su progetti di attività sportiva nella scuola, secondo le nuove indicazioni del Miur.

Bisogna ripartire dalle fondamenta, cioè dall'attività sportiva giovanile

CSI Milano - Giuseppe Valori

CSI Milano - Giuseppe Valori

Il Comitato di Milano svolge per il 40% attività giovanile Under 14.

C'è una difficoltà in alcune discipline tradizionali come il calcio a 5.

Il CSI è fatto dalle società sportive e pertanto è fondamentale che la Presidenza nazionale sia in ascolto del territorio.

Mette in evidenzia tre parole chiave:

Sussidiarietà: é necessario darsi una mano. Questo in Lombardia avviene. Nonostante le diversità si riesce a stare uniti.

Rete: la Presidenza nazionale deve aiutarci a fare rete. Ad esempio chiede di studiare quale sia il contratto lavorativo migliore per regolarizzare le posizioni lavorative all'interno dei comitati in vista dell'entrata in vigore del Jobs Act.

Formazione: il comitato ha scelto di andare a fare formazione direttamente nelle società sportive.

CSI Pavia - Sergio Contrini

CSI Pavia - Sergio Contrini

Il CSI a Pavia esiste. Molte associazioni del mondo cattolico sono solo sulla carta.

Il comitato è basato sul volontariato e oggi si fa molta fatica a stare al passo con le richieste.

Serve cambiare definitivamente la carta statutaria.

L'efficienza degli uffici della Presidenza nazionale sta nel tradurre in pratica le linee politiche dell'associazione. Ad esempio Sport & Go sta stimolando la riflessione sull'attività giovanile.

Non nasconde la forte difficoltà nell'attività giovanile e nel rapporto con gli oratori, raccontando che il vescovo ha chiesto al CSI di stimolare maggiormente sugli oratori e i parroci.

Esprime alla Presidenza a nazionale la criticità nel regolamento di aver scelto di suddividere il Calcio in discipline diverse (calcio a 5, calcio a 7, calcio a 11): questo crea un inquinamento dei campionati CSI con atleti federali.

Chiede alla Presidenza a nazionale una presenza costante a Roma per la formazione, in quanto di questo si sente la mancanza.

Conclude richiamando La necessità di un rapporto con le federazioni sulla questione degli arbitri.

CSI Sondrio - Delio Fazzini

CSI Sondrio - Delio Fazzini

Il territorio è molto vasto e difficile geograficamente. Nonostante questo è presente una attività vivace che riesce a garantire anche una presenza alle manifestazioni nazionali.

I punti di forza del comitato sono il forte senso di unione e le attività con i disabili.

Chiede alla Presidenza nazionale di creare una tessera per i disabili al costo vivo dell'assicurazione, per aiutarli nella loro attività.

C'è una carenza assoluta nel rapporto con gli oratori: il motivo dell'abbandono degli oratori sta nella difficoltà di sensibilizzare i parroci e nella difficoltà di trovare volontari all'interno delle parrocchie.

L'aumento dei costi della FIGC porta a una migrazione di ragazzi verso il CSI: è tuttavia necessario realizzare un convegno per presentare loro il vero volto del CSI è su questo chiede aiuto alla Presidenza nazionale.

CSI Vallecamonica - Tomaso Bottichio

CSI Vallecamonica - Tomaso Bottichio

C'è una presenza del CSI in quasi il 90% dei comuni del territorio di competenza del comitato.

Spiega la crescita avvenuta negli sport minori (bocce, speed down, biliardino) e nell'atletica.

Conferma che c'è una buon coinvolgimento delle società nelle attività per i più giovani, coinvolgendo i genitori. Questo è confermato da una crescita qualitativa delle società sportive.

Nonostante questo lavoro, ci sono anche in Vallecamonica atteggiamenti diseducativi sui campi di gioco. Con gli arbitri si cerca di intervenire, ma con difficoltà.

Ci sono anche delle criticità: la fatica ad inserire nuove attività nel comitato e un calo sul tennis tavolo.

Anche sul fronte della Comunicazione ci sono aspetti in chiaroscuro: il settimanale è diventato solo elettronico ed è stata abbandonata la comunicazione televisiva per ragioni economiche. Tuttavia è molto cresciuta la comunicazione attraverso i nuovi social network.In merito ai rapporti con le istituzioni conferma che non è facile né scontato. Si è ottenuto qualche risultato con le scuole primarie e le ASL locali, mentre con le federazioni sportive, EPS e altre associazioni non ci sono rapporti.

Il comitato si basa sul volontariato e pertanto si fa molta fatica. In particolare nell'ambito della Formazione le forze sono limitate e si fatica a sostenere tutte le richieste.

Un fondamentale aiuto per il comitato è arrivato dalla tecnologia (TOL) e dai regolamenti nazionali.

Nel percorso di fidelizzazione delle società sportive, spiega il percorso che ha portato il comitato a creare una qualifica che cerca di recuperare la distinzione tra società affiliate e aderenti, spronando la Presidenza nazionale a continuare sul progetto del marchio di qualità per le società sportive.

È difficile star dietro a tutti gli stimoli che ci vengono inviati e il rischio è di accontentarsi di quello che si riesce a fare ordinariamente.

CSI Varese - Redento Colletto

CSI Varese - Redento Colletto

Il comitato di Varese é un comitato in grande espansione, nei numeri dei tesserati, società e attività.

Viene fatta molta attività gratuita per disabili.

C'é una forte presenza nelle scuole.

Resta comunque difficile fidelizzare le nostre società, che cercano nel CSI soltanto un servizio e non partecipano alle attività associative.

C'è comunque ancora tanto entusiasmo nei dirigenti e negli operatori.

Chiede alla Presidenza nazionale materiale promozionale, per incontri, fiere, ...

Esprime apprezzamento per i progetti di attività sportiva con gli sponsor e per l'incontro del Settantennio in piazza San Pietro, dove la presenza del comitato è stata massiccia (900 persone).

Comunica che In occasione del CSI Day del 10 maggio verrà svolta una iniziativa sportiva presso la Madonna dei Calciatori, auspicando che possa essere un evento di respiro più ampio di quello provinciale.

Csi Lombardia - Nino Bevacqua

Csi Lombardia - Nino Bevacqua

C'è ancora un tessuto associativo sano, che si rivela anche dei numeri di partecipazione alle attività regionali.

La formazione, fatta a livello regionale ma anche a livello territoriale, mostra una grande mole di proposte e di corsi.

Le attività sportive sono assestate su numeri molto alti e consolidati.

Restano comunque ampi margini per migliorare e crescere.