Il Tour delle Regioni fa tappa a Parma
È il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, a dare il benvenuto ai dirigenti del CSI
Nel primo pomeriggio una delegazione associativa, in rappresentanza del Comitato CSI di Parma, della regione Emilia Romagna e della Presidenza nazionale, ha incontrato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l'assessore allo sport del comune Giovanni Marani. A seguire la delegazione ha incontrato presso la curia vescovile il vicario generale del vescovo mons. Luigi Valentini.
Alle 17:30, presso l'Hotel San Marco a Pontetaro, si è svolta la tappa del Tour delle regioni alla presenza di 40 dirigenti in rappresentanza dei comitati territoriali. Ha moderato l'incontro il presidente regionale Lamberto Menozzi. Per la presidenza nazionale erano presenti il presidente nazionale Massimo Achini, il vicepresidente vicario Vittorio Bosio, l'amministratore nazionale Paolo Bellei, il direttore dell'Area Territorio Daniele Pasquini, il direttore dell'Area marketing Stefano Gobbi, il componente di presidenza nazionale Salvatore Maturo.
Assessore allo sport del comune di Parma - Giovanni Marani
Apprezza l'idea della Presidenza nazionale di cercare un dialogo è un contatto con il territorio. Spiega che c'è stato un grande sviluppo delle attività sportive spontanee, a partire dagli oratori. Oggi la moltitudine delle leggi e norme da rispettare sta appesantendo molto l'organizzazione delle attività sportive e solo la grande passione dei dirigenti delle Associazioni sportive permette al mondo sportivo di continuare a vivere.
Ritiene che si debba fare un lavoro con le federazioni che non possono cambiare i regolamenti senza tenere presente l'impiantistica sportiva presente sul territorio.
Ringrazia Florio Manghi per l'impegno che porta avanti anche per la città.
Sindaco di Parma - Federico Pizzarotti
Esprime il piacere di conoscere il CSI a tutti i livelli, da quello provinciale a quello nazionale. Conosce l'impegno del CSI per la città di Parma, a partire dal Palio.
Vicario del Vescovo di Parma - Mons. Luigi Valentini
Si sofferma sull'importanza di valorizzare i giovani oggi, senza semplicemente considerarli soltanto come i cittadini di domani. È fondamentale mettere al centro dell'attenzione pastorale il mondo giovanile e la famiglia. Il CSI, in particolare sulla dimensione giovanile, ha tanto da esprimere in termini educativi e pastorali.
Il consulente ecclesiastico regionale - don Pietro Adani
Riconosce con gratitudine il servizio che molti dirigenti del CSI hanno prestato nella settantennale storia associativa. Non bisogna essere nostalgici del passato, ma riconoscenti del passato.
Il bene che é stato compiuto, non tutto é conosciuto. Questo significa che siamo ancora una associazione giovane. Lo stile del CSI deve essere immerso nella gratuità, in quanto è qui che si ritrova il vigore del CSI. Quando si é capaci di gratuità, il Signore ricompensa cento volte tanto.
Il Papa si è fatto nostro capitano, ci ha invitato a guardare avanti e a giocare la partita dell'educazione con la convinzione di essere vincenti.
Bisogna far capire alla Chiesa il dono che é il CSI. Bisogna stare dentro alle cose, bisogna che Gesù Cristo stia dentro al CSI. Bisogna far capire alla Chiesa che il CSI ha bisogno e chiede che Gesù sia dentro al CSI. L'Associazione deve essere ponte tra la Chiesa e la Città. È questo essere "ponte" (stare in mezzo) che ci farà essere sempre attuali.
Per questo é importante che la Presidenza nazionale incontri le regioni, così come le regioni devono incontrare i comitati. Bisogna abitare il territorio.
I nostri Settant'anni devono essere profetici, non in cui non vince l'atteggiamento del "farla da padroni", ma lasciare la libertà a tutti, sorvegliando. L'Associazione non é di nessuno, nessuno ne ha la proprietà. Proprio perché é di tutti, l'Associazione può essere "casa".
Sindaco di Noceto - Fabio Fecci
Saluta il presidente nazionale e il presidente regionale. Ritiene importante il momento di confronto del Tour delle Regioni, in quanto lavorare insieme porta beneficio per tutti. Il CSI non ha mai promosso solo lo sport, ma anche cultura e solidarietà. Spiega che l'impegno di amministratore pubblico in un comune piccolo é molto faticoso: nonostante questo ricorda la costruzione dell'impiantistica sportiva, che ha permesso di ospitare manifestazioni del CSI quali Danone e il torneo dei Comuni. Annuncia due nuove iniziative: il torneo dei bar e la festa dei Settant'anni del CSI Parma con un torneo amichevole tra la nazionale dei sindaci, la nazionale degli artisti dello spettacolo e la nazionale amputati.
CSI Emilia Romagna - Lamberto Menozzi
Illustra lo stato di salute dei comitati della regione.
I comitati territoriali dell'Emilia Romagna chiedono di procedere senza indugio alla riforma dello Statuto, snellendo l'impianto attuale a partire dalle regioni.
Illustra:
- l'impegno della regione CSI su tutti i tavoli istituzionali;
- l'organizzazione dell'attività sportiva, che presenta la peculiarità del campionato regionale.
- la grande attenzione all'attività formativa, particolarmente per i quadri tecnici.
L'associazione fatica a farsi riconoscere come soggetto politico, pertanto è necessario una maggiore attività di relazione con i parlamentari. Serve essere presenti e mettersi a servizio della CEI e dei suoi uffici. Per quanto riguarda i rapporti con il CONI, é necessario chiarire le competenze specifiche di ciascuno: per questo le convenzioni con le federazioni possono aiutare.
Si vive una difficoltà negli sport di squadra, dove si percepisce sempre più forte la concorrenza delle Federazioni.
Chiede di curare la formazione dei dirigenti, in particolare per quanto riguarda le leggi. Ad esempio cita la Legge Balduzzi che impone regole sulla certificazione medica che penalizzano le società sportive. É necessario una semplificazione burocratica.
CSI Bologna - Andrea De David
Sul processo di revisione dello Statuto, chiede di arrivare presto al rinnovo. Chiede che venga messa come parola d'ordine la "responsabilità", per cui non sia più possibile evitare di prendersi le proprie responsabilità.
Rispetto al rinnovo delle strutture, in particolare a livello regionale, c'è un clima calmo, anche se manca un confronto vero tra i comitati.
Propone che a livello regionale ci sia una presidenza a rotazione tra i comitati, sostenuta da una struttura operativa. Questo garantirebbe una maggiore collegialità.
Ringrazia per l'introduzione del Tesseramento online, che è stato un ottimo lavoro. Chiede di insistere sulla nuova piattaforma e anche su nuove forme di tesseramento (es. tessera Base).
CSI Carpi - Guido Leporati
Negli ultimi anni il comitato ha cercato di incentivare le nuove discipline sportive, che saranno il futuro del CSI in quanto riescono ad intercettare le nuove preferenze e gusti giovanili.
Sono stati fatti eventi nelle piazze, per ridare vita al centro storico dei Carpi. Questo ha dato grande visibilità al CSI e ha migliorato le relazioni con le istituzioni.
Nota dolente é il rapporto con le parrocchie: nonostante la proposta fatta dal CSI, poche realtà parrocchiali si avvicinano.
Il Tesseramento online ha portato grandi vantaggi e chiede di continuare nei processi di informatizzazione, anche per la gestione dell'attività sportiva.
Apprezza il servizio giuridico - fiscale e le manifestazioni nazionali, che aiutano a promuovere l'attività sul territorio.
CSI Cesena - Luciano Morosi
Apprezza le iniziative che la Presidenza nazionale svolge sul territorio, in atteggiamento di ascolto. Con questa Presidenza nazionale il CSI ha avuto una visibilità enorme, che ha permesso di far conoscere di più l'Associazione.
La sovrapposizione degli eventi, tra nazionali e regionali, non aiuta i comitati territoriali. Serve pertanto un maggior coordinamento tra la regione e la Presidenza nazionale, per evitare doppioni.
C'é difficoltà ad accedere ai bandi pubblici, per la grande mole di burocrazia. Chiede che a livello nazionale ci sia un ufficio che in modo imparziale aiuti i comitati a ottenere il contributo, evitando che siano sempre gli stessi comitati a usufruirne.
I comitati che non pagano il tesseramento danneggiano tutti i comitati, a partire dai comitati onesti. Chiede di trovare il modo per recuperare queste risorse.
Esprime la difficoltà a coinvolgere le società sportive ai momenti associativi e formativi del comitato.
Per avvicinare le parrocchie, il comitato ha affiancato il consulente un diacono giovane e appassionato.
Chiede alla Presidenza nazionale di continuare nel lavoro che ha intrapreso.
CSI Faenza - Giovanni Conti
Il comitato organizza da 52 anni un torneo di calcio a 9, in quanto rispondeva all'impiantistica parrocchiale, ed è stata una scelta vincente e lungimirante.
Richiama tutti i dirigenti alla propria mission educativa, anche se questo é scomodo.
Ha investito sulla presenza del CSI in parrocchia, in collaborazione con l'Azione Cattolica e l'ANSPI, impegnandosi sulla formazione degli animatori. Questa strategia sta portando ai risultati attesi.
È stata fatta una convenzione con UISP e CSEN, per organizzare attività congiunte.
Spiega che in collaborazione con Forlì e Cesena si organizzano campionati insieme.
Illustra le difficoltà a reperire nuovi dirigenti e nuove risorse per il comitato.
Auspica che con il nuovo Statuto vengano messe al centro le società sportive.
CSI Ferrara - Renato Dionisi
Ringrazia per la grande visibilità che l'Associazione ha e che porta grandi ricadute sul territorio.
C'è tuttavia il problema dell'immobilismo della nostra attività sportiva, ferma ormai da trent'anni allo stesso modello.
Esprime le nuove esigenze che stanno emergendo oggi, chiedendo di sperimentare nuove discipline.
CSI Forlì-Cesena - Stefano Gurioli
Il punto di forza del comitato è il rapporto con la diocesi ed é frutto di un lavoro di vent'anni. Oggi il CSI è il punto di riferimento per lo sport per la diocesi e per le parrocchie. É una relazione che si crea giorno per giorno con i parroci e con gli animatori degli oratori.
Il rapporto con i comitati vicini é importante per crescere.
Chiede di continuare nel processo di revisione dello Statuto.
Esprime apprezzamento per il Tesseramento online e per l'introduzione della Tessera Base, che ha permesso di entrare in ambienti dove il CSI era assente (palestre, piscine, ...).
Ringrazia per il lavoro del Team nazionale della Formazione.
A livello legislativo bisogna cercare di togliere responsabilità ai presidenti delle società sportive, a partire dalla certificazione medica.
È necessario trovare nuove formule di partecipazione democratiche per le società sportive, in quanto le assemblee non sono più luoghi rappresentativi.
CSI Imola - Raffaele Costagliola
Il comitato si fonda sulla gratuità ed è sempre più difficile realizzare un ricambio generazionale. La formazione ha aiutato su questo piano, anche se continua ad essere un nodo difficile.
Ringrazia per la giornata del 7 giugno e ricorda che il comitato festeggerà il quarantennio.
Ritiene che i tempi per la revisione dello Statuto siano troppo lenti, pur capendo che la democrazia ha bisogno di confronto.
Concorda sul fatto che il tesseramento online abbia aiutato molto le segreterie e chiede di mettere a disposizione dei comitati un gestionale amministrativo e di attività sportiva.
Chiede che il TACSI blocchi la possibilità di affiliare società di territori di altri comitati.
La collaborazione con altri comitati ha portato a vincere un bando per un progetto che permetterà di promuovere attività sportiva nei condomini.
Spiega che su molte attività il CSI di Imola è stato capofila: ricorda l'attività nell'ambiente e con i disabili come esempi.
La nota dolente é la partecipazione delle società negli eventi e negli incontri associativi, dovuta al fatto che il comitato viene visto soltanto come un erogatore di servizi.
CSI Modena - Paolo Zarzana
Chiede una maggiore capacità progettuale sulle attività sociali:
- sui progetti scuola per disabili, dove il CSI ha la potenzialit di competere alla pari con il CIP;
- sui progetti con gli immigrati, dove con lo sport si pu fare integrazione.
Chiede alla Presidenza nazionale maggiore consulenza sulla gestione degli impianti, che sempre più diventeranno centrali nella sostenibilità economica dei comitati territoriali.
Infine chiede che ci sia maggior attenzione sugli sport individuali e sulle discipline emergenti.
Il CSI Modena é riuscito ad accreditarsi sul territorio, anche superando in credibilità la UISP.
Il team della formazione ha offerto grandi competenze, che vanno sfruttate maggiormente.
Il CSI non deve essere solo sport, ma anche progettualità sportiva.
CSI Parma - Florio Manghi
Spiega anche il comitato sta facendo un lavoro di stesura di una bozza di contratto di lavoro con il CSI, in quanto è fondamentale chiarire sempre di più le posizioni dei collaboratori dei nostri comitati per non cadere in irregolarità.
Il rapporto con il mondo ecclesiale è difficile per la presenza di una cooperativa creata dalla diocesi che è attiva in molte parrocchie e che vede il CSI come concorrente.
Il comitato gestisce impianti sportivi sul territorio: questo permette di svolgere attività che altrimenti non avrebbero un luogo dove svolgersi.
Spiega le difficoltà che il circuito regionale di nuoto aveva creato, a causa delle distanze da coprire per andare a svolgere le gare. La creazione di un circuito provinciale invece ha agevolato la partecipazione.
Chiede alla Presidenza nazionale delucidazioni rispetto alla legge sui defibrillatori e chiede che l'attività giuridico - fiscale sia sempre più potenziata.
CSI Piacenza - Piergiorgio Visentin
La dimensione giuridico - fiscale, la normativa dei certificati medici, ... sono aspetti che appesantiscono la nostra attività e accumulano le responsabilità in capo ai presidenti di società sportive.
Ritiene che manchi a livello associativo un dibattito culturale sull'attività per disabili.
Nel rapporto con la diocesi e le parrocchie, non ritiene che debba essere la presenza del consulente ecclesiastico a dare garanzia, quanto la presenza del CSI ai tavoli diocesani, in particolare alla consulta della pastorale giovanile, e nel dibattito culturale della diocesi. Auspica che al convegno nazionale di Firenze anche lo sport possa avere uno spazio.
CSI Reggio Emilia - Davide Morstofolini
Il comitato ha sempre favorito l'attività giovanile, che è forte e prevalente.
Esprime la fatica a coinvolgere le società sportive nella vita associativa e nei momenti di formazione.
Chiede maggiore attenzione alle quote di tesseramento, per essere più competitivi sul territorio: la tessera Base è stata una prima risposta, ma bisogna offrire anche tessere con integrazioni adeguate.
Si sofferma sugli aspetti giuridici e fiscali, che a volte trovano differenti interpretazioni tra l'ufficio nazionale e gli esperti locali.
Chiede che i dipendenti non possano avere incarichi politici allo stesso livello ove lavorano: non possono essere controllati e controllori allo stesso tempo.
Chiede di favorire la partecipazione alle manifestazioni nazionali, soprattutto per quelle giovanili, diminuendo le quote.
Chiede alla Presidenza di incentivare luoghi di confronto con la base associativa e con i più grandi comitati, per evitare scelte autoreferenziali.
CSI Rimini - Giancarlo Agostini
L'organizzazione della segreteria del comitato, fatta da due persone dipendenti, ha aiutato il comitato dal punto di vista organizzativo. Tuttavia si trova grande difficoltà nel rinnovare la classe dirigente.
Ringrazia la Presidenza perché il comitato ha ricevuto un aiuto grande, anche se indiretto, dai numerosi stimoli settimanalmente ricevuti.
Sport in Regola, le polizze assicurative, i bandi per i contributi ai comitati (fatti in modo trasparente), momenti di visibilità quali la JTC e il 7 giugno, il Meeting di Rimini sono tutti punti di forza.
Per quanto riguarda lo Statuto chiede di procedere con la revisione del testo.
Per quanto riguarda i rapporti con le federazioni, illustra le difficoltà nella collaborazione: si è arrivati anche a uno scontro forte. Chiede pertanto un aiuto alla Presidenza nazionale.
Conferma che la partecipazione delle società alle Assemblee è complicata e difficile.
Ribadisce che le responsabilità in capo ai presidenti sono troppe ed enormi.
Per quanto riguarda le nuove attività, chiede di non seguire necessariamente le mode, ma di sostenere le nostre realtà che si muovono in nuovi settori: gruppi di cammino, attività estiva in spiaggia, ...