Il Tour delle Regioni arriva in Toscana
A Firenze l'incontro dei dirigenti territoriali del CSI
Nel pomeriggio di venerdì 8 maggio 2015 Firenze ha ospitato, nell'ambito della manifestazione "Sport in Festa" per il settantennio del CSI Toscana, la tappa del Tour delle Regioni. In platea i rappresentanti di 8 comitati territoriali toscani, coordinati dal presidente regionale Carlo Faraci.
Per la Presidenza nazionale erano presenti il presidente nazionale Massimo Achini, oltre ai membri della presidenza nazionale Daniele Pasquini, Salvo Russo, Enrico Dago, Stefano Gobbi, Marco Guizzardi, Salvatore Maturo, Marco Illotti, Paolo Bellei, Alessandro Pellas.
A seguire gli interventi dei dirigenti dei comitati intervenuti nel dibattito.
Don Luca Meacci
Presiede il momento di preghiera: la lettera di Pietro ricorda che i cristiani sono chiamati a farsi "buon pastore" che non è un modo di fare, ma di incarnare il Vangelo.
Carlo Faraci
Richiamando il titolo del programma elettorale del Presidente nazionale, spiega che anche il CSI Toscana ha pensato di festeggiare il Settantennio "volando alto".
All'inizio del quadriennio, nelle linee programmatiche, era stato messa al centro la realtà dei comitati territoriali: i risultati sono arrivati e in certi casi sono andati anche aldilà di ogni previsione (es. Firenze, Arezzo).
La sensazione è che la regione stia cambiando volto: c'é un crescente accreditamento con il mondo politico e con la realtà ecclesiale.
Ritiene che il CSI debba essere sempre più presente sul territorio e per questo sono stati attivati vari centri zona.
Segnala la difficoltà di avere dirigenti tecnici preparati e richiama l'importanza della formazione in questo ambito. Si sta lavorando anche sul versante della progettualità, grazie al supporto della Presidenza nazionale.
Rispetto all'attività sportiva il percorso è ancora lungo, in particolare per quanto riguarda l'attività giovanile: pensa che si debba lavorare maggiormente sulle opportunità che la Presidenza nazionale mette a disposizione dei comitati (esempio Junior Tim Cup).
Spiega che la regione CSI Toscana non ha particolari necessità da chiedere alla Presidenza nazionale, che ha sentito molto vicina in questi anni. Richiama tuttavia la necessità di potenziare il ruolo della regione nell'ambito dell'Associazione, per andare verso la tendenza delle istituzioni politiche (abolizione delle regioni e accentramento dei poteri alle regioni). Questo dovrà essere fatto attraverso lo Statuto, ma anche attraverso un maggiore investimento economico. Per essere competitivo il CSI dovrà essere sempre più reattivo organizzativamente sul territorio.
CSI Massa Carrara - Ernesto Benedetti
Ringrazia il presidente nazionale per l'entusiasmo che continua a trasmettere a tutta l'Associazione.
Il Comitato è da sempre stato ben rappresentato dai suoi dirigenti, ma negli ultimi anni ci sono delle difficoltà che nascono dalla gestione del centro giovanile diocesano che comporta molta attenzione e risorse del comitato. Auspica che questo centro possa diventare un’opportunità per il futuro, per cercare di invertire la diminuzione di tesserati e società.
Spiega che il comitato sta programmando un "pronto intervento sportivo" e chiede alla presidenza nazionale di sostenere il comitato nell'affrontare la spesa di acquisto di un piccolo furgone.
La collaborazione con il CONI ha rafforzato l'immagine del CSI anche sul territorio. Il tema della legalità e "Sport in regola" hanno permesso al CSI di avere un’immagine forte e credibile.
Rispetto al rapporto con le società sportive, il comitato ha scelto di incontrare le società sportive nei loro impianti. É prevista, a fine anno sportivo, una cena con le società sportive affiliate, per rafforzare una relazione che quotidianamente è possibile trovare in segreteria. Chiede alla Presidenza nazionale di realizzare del materiale promozionale per far conoscere il CSI sul territorio.
CSI Pisa - Alfonso Nardella
I dati del comitato parlano chiaramente del buono stato di salute del CSI pisano.
Apprezza il lavoro svolto rispetto alla visibilità dell'Associazione e auspica che in vista della tornata elettorale ci sia un clima di serenità. Nei rapporti con le Federazioni auspica una migliore collaborazione. Rispetto ai servizi, chiede un maggior potenziamento dell'ufficio di impiantistica sportiva nazionale. Evidenzia alcune difficoltà nei rapporti con le realtà ecclesiali e auspica maggiore incisività nel mondo del Welfare e del sociale (famiglia, scuola, ...).
Chiede di studiare meccanismi di collaborazione inter-comitati, vista l'abolizione delle province e di potenziare il ruolo strategico delle regioni.
Chiede, per lo Statuto, di tornare al meccanismo dei delegati e di chiarire il ruolo della polisportiva dei comitati.
Dichiara che sia importante rendere sempre più capillare il CSI sul territorio, con l'attivazione di comitati zonali.
Chiede che ci siano materiali promozionali sul CSI da distribuire alle società sportive del territorio.
Chiede di valorizzare il CSI Day in tutta Italia e di porre maggiore attenzione alla fascia adolescenziale e alle disposizioni sanitarie (es. rivedere i limiti di età degli arbitri).
Per la formazione si dovrebbe lavorare sulla figura del direttore tecnico e chiede di rilanciare la figura del promotore associativo.
Gli Uffici nazionali devono essere realmente al servizio del territorio: propone di realizzare un software per la gestione delle attività, e formule di tesseramento diverse rispetto alla tessera Base.
Auspica che il prossimo rinnovo delle cariche elettive dell’Associazione avvenga in modo condiviso.
CSI Volterra - Alfonso Amodio
Il comitato è piccolo poiché il numero di abitanti del suo territorio è limitato, ma svolge molte attività nelle scuole: progetto "scuole di sport nella scuola" e "con lo sport contro il fumo". L'attività giovanile è il punto di forza del comitato, in modo particolare per coinvolgere le società sportive e le famiglie. Ritiene importante rilanciare l'attività del calcio a 5 ed evidenzia un’importante collaborazione con una società di pesca sportiva. Si sta cercando di rilanciare i rapporti con la diocesi nella speranza di avviare nuovi circoli parrocchiali. Chiede al nazionale di realizzare momenti formativi locali a spese della Presidenza nazionale.
CSI Livorno - Gianni Zanazzi
La situazione associativa ereditata nel 2013 è stata molto difficile e anche oggi si vive una difficoltà nel coinvolgere nella vita associativa volontari consapevoli. Nonostante queste difficoltà si sta crescendo nei numeri e la prospettiva é ottimistica.
Sono state proposte iniziative formative per le parrocchie, attività di ginnastica, di calcio a 5 e nuoto. Resta la difficoltà di dialogo con le parrocchie. Sono stati aperti due centri zona sul territorio (Elba e Piombino). La campagna realizzata sugli sport equestri é molto valida e a sostegno dei comitati. L'attività giovanile è fondamentale, ma necessita di essere sostenuta economicamente dalla Presidenza nazionale. Ringrazia il presidente regionale e il comitato di Pisa per il supporto e la presidenza nazionale per il bando parrocchie.
CSI Arezzo - Paolo Casalini
Il CSI ad Arezzo é rinato due anni fa, sognando un progetto. Oggi siamo nelle condizioni di "misurare" il percorso fatto: l’attività sportiva del comitato riguarda esclusivamente le categorie giovanili e il lavoro nelle parrocchie. Lo step successivo sarà quello di creare un “cordone ombelicale” tra le parrocchie e le società sportive. Per fare questo è necessario disporre di risorse economiche, fare attività e avere collaboratori. Questi tre aspetti sono legati l'un l'altro e per riuscire a partire serve un supporto della Presidenza nazionale: creando eventi che permettano al comitato di coinvolgere le società sul territorio, creando eventi negli eventi.
Chiede alla Presidenza nazionale di mettere in moto il volano della crescita del comitato CSI Arezzo, anche con un sostegno economico.
Evidenzia infine maggiore formazione per gli animatori delle parrocchie e per i dirigenti del comitato.
CSI Prato - Paolo Bellei
La situazione del comitato è veramente complicata sotto il profilo economico. Si sta lavorando per mantenere e rilanciare l'attività sportiva (che è in crescita). Ringrazia Filippo Cassarà per il grande lavoro e impegno che sta mettendo al servizio del comitato.
Ci sono grandi spazi di recupero anche perché l'associazione gode di grande autorevolezza sia nel mondo ecclesiale e sia politico.
Chiede alla regione e ai comitati di pensare all'Area Vasta, ridisegnando i confini dei comitati e le relative collaborazioni.
CSI Pistoia - Silvia Noci
Il comitato lavora in squadra, proprio come sta lavorando la regione. Superando vecchie concezioni e divisioni territoriali, l'attività sportiva può crescere a livello regionale. Auspica che nello Statuto si potenzi il ruolo della regione.
Il comitato ha un ricambio annuale di tesserati del 20%, in quanto sul territorio la concorrenza delle federazioni e della UISP è molto alta. Ritiene che il bacino di reale crescita possa essere quello delle parrocchie, ma ci sono grandi difficoltà nel coinvolgere i parroci.
Chiede tuttavia di non farsi prendere dall'ansia dell'aumento del tesseramento e dei numeri, ma di puntare sulla qualità della proposta.
Chiede alla Presidenza nazionale di avere una tessera Base a costo più basso e di far partire un progetto nazionale sul basket simile alla Junior Tim Cup.
Evidenzia un buon rapporto di collaborazione con il consulente ecclesiastico provinciale.
CSI Firenze - Roberto Posarelli
Auspica che l'atteggiamento che l'Associazione terrà nel passaggio elettorale sia quello di un clima di serenità.
Evidenzia l'entusiasmo presente nel comitato e lo spirito di gratuità che ha animato le persone. La ripartenza del CSI a Firenze non é stata semplice, ma è stata possibile per la passione dei volontari. Ritiene che la crescita del comitato potrà continuare solo allargando e coinvolgendo nuove persone.
I punti di debolezza ci sono, ma sono risolvibili:
il primo obiettivo è quello di coinvolgere nuovi giovani cercando di trasferirgli la passione per il servizio e il volontariato;
il secondo punto è quello di far conoscere il CSI a tutte le realtà cittadine e istituzionali.
La Presidenza nazionale può aiutare molto il comitato: ad esempio attraverso il CSI Day fatto a Firenze o offrendo dei format nazionali da realizzare sul territorio.
Evidenzia la validità degli strumenti di comunicazione interna del CSI, a partire dal CSI Flash che andrebbe visto come opportunità di veicolare le buone pratiche.
L’eredità dell’incontro delle società sportive con Papa Francesco del 7 giugno 2014 dovrebbe essere condiviso anche con altre associazioni.
Sport & Go é un progetto valido, da portare negli oratori magari con l'aiuto economico di un partner commerciale.
Chiede di proporre un sussidio CSI (sullo stile di quello predisposto dagli Oratori della Lombardia) per i centri estivi e di valorizzare la collaborazione con Libera.
Richiama l'attenzione sul convegno ecclesiale di Firenze: il CSI non può essere assente da questo evento, sia in termini culturali che organizzativi. Propone di organizzare una "camminata-maratona" come evento simbolico.
Fa un plauso per la Junior Tim Cup, chiedendo di renderlo fruibile a tutti.
Apprezza la scelta di non aumentare i costi di tesseramento e affiliazione, ritenendola da pubblicizzare. Esprime dubbi sulla qualità delle nostre polizze assicurative.
Esprime difficoltà nei rapporti con le federazioni.
All'Area territorio chiede di organizzare riunioni tra gruppi di regioni omogenee.
Il rapporto con le società sportive è vario: con alcune è costante, con altre più sporadico. Ritiene che la strada sia quella di offrire maggiori servizi, a partire dai defibrillatori, dalle polizze assicurative e formazione per le nuove figure di istruttori tecnici.
Ringrazia per la vicinanza della Presidenza nazionale al comitato di Firenze.