-IL PUNTO- Il futuro non si aspetta: si costruisce insieme
Come siete messi con i tavoli? Non è una nuova campagna pubblicitaria dell’Ikea. I tavoli di cui parliamo sono i “luoghi di incontro e confronto” della società civile. Spazi dove le società sportive ed il CSI devono esserci. Ogni società sportiva dovrebbe chiedersi: ci siamo nel Consiglio Pastorale della Parrocchia? E nel Consiglio d’Oratorio? E nella commissione sport del Comune (o del Consiglio di zona)? E nel rapporto con le altre società sportive della zona? E nelle relazioni con le altre agenzie educative del nostro quartiere (comune)? Per ogni Comitato del CSI cambiano gli interlocutori, ma le domande sono sempre le stesse. Ci siamo negli organismi pastorali diocesani? E nei tavoli dei vari assessorati (non solo lo sport) e delle amministrazioni in generale? E nelle forme di aggregazione del volontariato? E nelle giunte o consigli del Coni? E nel rapporto con gli altri Enti di promozione? Esserci costa una fatica incredibile, ma è indispensabile. Nelson Mandela diceva che lo sport può cambiare il mondo. Quel che è certo è che una società sportiva cambia la relazione tra centinaia di famiglie, cambia la vita di una Parrocchia, di un quartiere, di un territorio, di un pezzetto della società civile. Di fronte ad un tempo ed a una società costantemente alle prese con la mediocrità e con la banalità, alla gente come noi viene chiesto di osare di più in iniziative e proposte. Abbiamo bisogno di rendere ancora più visibile e presente la vita di ogni società sportiva e di tutta l’Associazione. Siamo chiamati ad allacciare rapporti, collaborazioni, sinergie. A essere locomotiva di esperienze di “aggregazione e di rete” educativa. Abbiamo bisogno di avere società sportive e un’Associazione radicate sul territorio, capaci di svolgere un’azione che parte dagli “spogliatoi e dal campetto” ma che contagia e coinvolge tutta la comunità . Siamo chiamati ad educare ogni ragazzo che incontriamo (e già questa è un’impresa) ma anche a lasciare un segno educativo nella società. A ciascuno suggerisco di dedicare una riunione della società sportiva o del Comitato CSI per fare la lista dei tavoli sui quali vale la pena essere presenti. Con pazienza, impegno, gradualità: ciascuno è chiamato a lavorare nel proprio ambito per allargare lo spazio di presenza della propria società sportiva o del proprio Comitato. Il futuro non arriva da solo. Il futuro non si aspetta alla finestra. Si costruisce oggi per viverlo domani. Ed in gioco c’è il contributo che una meravigliosa realtà come il CSI può dare alla costruzione del bene comune del nostro tempo. Non a caso ad Assisi rifletteremo insieme proprio su questo.