Ciao Candido

Candido ci ha lasciato.
Lo abbiamo salutato oggi per l’ultima volta. Aggiungere qualche cosa a tutto quello che è stato “detto e scritto” nei giorni scorsi per l’improvvisa scomparsa del “Direttore” non è facile.
Posso solo condividere con voi una piccola testimonianza personale.
Con Candido ci siamo incontrati tante volte.
L’ultima è stata qualche settimana fa nei corridoi della Gazzetta in via Solferino.
Ero andato nella sede della “rosa” per ragionare su come riattivare una presenza attiva del Csi al Giro d’Italia. In attesa di incontrare il “patron” del Giro Angelo Zomegnan avevo incontrato Candido casualmente nel corridoio.
Come sempre sono rimasto travolto dalla sua cordialità, dal suo entusiasmo, dalla sua carica umana.
Sono bastati pochi istanti per “mettere insieme” un’idea che , purtroppo, non si realizzerà piu’.
In occasione di una Finale Nazionale stavamo organizzando una serata con Candido ed i “personaggi” dei suoi due ultimi libri,  “pretacci” e “E li chiamano disabili”.
Che ne dici Candido?” gli faccio. “ Beh, dai, mi sembra una buona idea. Dammi la data e ci penso io…”
Lui era così … Generoso sino all’impossibile, burbero, sincero, unico… Lo era con tutti ma forse con noi ancora di piu’.
Candido non ha mai nascosto i suoi trascorsi nel CSI.
Quante volte l’ho sentito dire  che aveva iniziato a fare atletica leggera nel Csi di Catania e che aveva partecipato alle Finali Nazionali con ottimi risultati.
Se Lui lo diceva con orgoglio figurateci noi..
Sapere che uno dei piu’ grandi “uomini di sport” del nostro tempo era nato nel CSI ci ha sempre regalato emozioni che faccio fatica a descrivere in queste righe.
Non era  e non è solo questione di orgoglio. E’ molto di piu’.
I ragazzi di oggi hanno bisogno di allenatori e dirigenti che sappiano essere “buoni maestri di vita”. Hanno bisogno di vedere in noi esempi concreti di educazione alla vita. Ma anche noi abbiamo bisogno di “maestri” e di  esempi da seguire.
Candido era, è, sarà sempre tutto questo. Un esempio, una testimonianza concreta e vissuta di amore per i valori dello sport e della vita.
E’ stato il piu’ grande Direttore del piu’ grande giornale sportivo d’Italia. Eppure la sua umiltà, la sua disponibilità, la sua attenzione agli ultimi, il suo donarsi… non sono mai cambiati nemmeno di un millimetro.
Tanti anni fa, caro Candido, correvi con impegno sulle piste del Csi di Catania. Ora tocca a noi , con gioia, correre dietro al tuo esempio di uomo e di umanità.
Sapendo che  da lassu’ ci sarai ancora piu’ vicino.