LA VOLLEY TIM CUP A FIRENZE PER IL BENESSERE DIGITALE
È intervenuto il Professor Federico Tonioni, responsabile del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma
Firenze, 26 febbraio 2016 – Promuovere il benessere digitale attraverso l’uso attento e consapevole dei social network. E’ questo il tema dell’incontro promosso oggi dalla Volley TIM Cup, che ha chiamato a raccolta i ragazzi delle scuole superiori di Firenze per metterli in guardia sulle insidie che si nascondono nel web per favorire un utilizzo socialmente utile della rete.
L’incontro, svoltosi presso l’ISIS Russel Newton di Firenze, ha visto protagonisti il Professor Federico Tonioni, responsabile del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma, e Maurizio Salvi, esperto Information Technology di TIM, che hanno sensibilizzato ragazzi e insegnanti su una tematica di fondamentale importanza nel processo di crescita degli adolescenti. All’incontro hanno partecipato anche Marta Bechis, pallavolista del club Il Bisonte di Firenze e Sara Loda, schiacciatrice della Savino del Bene di Scandicci.
DICHIARAZIONI
Professor Federico Tonioni: “Il fenomeno internet ha portato, nelle vite delle famiglie e, in particolare, in quella dei più giovani, una rivoluzione che è anche una evoluzione. Lo sport ha un ruolo importante nel processo di crescita in un’epoca caratterizzata dall’iperconnettività e progetti come la Volley TIM Cup, che si rivolgono ad una fascia d’età particolarmente sensibile alla tematica, aiutano i ragazzi a provare emozioni vere, ad intrecciare relazioni reali. Attraverso l’attività fisica, si impara a conoscere gli altri e comprendere se stessi”.
Maurizio Salvi: “Negli anni il rapporto con la tecnologia è mutato in maniera radicale: oggi i ragazzi hanno molti più mezzi a disposizione rispetto ai loro genitori e necessitano quindi di essere sensibilizzati sul corretto utilizzo della rete. La Volley TIM Cup, che propone attività social basate su una sana e divertente condivisione di contenuti multimediali da parte dei giovani, dimostra come lo sport sia un aiuto importante nel processo di educazione alle nuove tecnologie per un uso utile e consapevole di Internet”.
Il web può diventare oggi un mondo parallelo in cui rifugiarsi ed essere qualcun altro senza doversi esporre emotivamente di persona. Gli strumenti digitali sono in parte un rifugio e in parte un filtro. Per questo i ragazzi hanno perso l’abitudine a percepire il proprio corpo quando devono comunicare di persona con i loro interlocutori: fanno fatica a guardare loro negli occhi oppure diventano rossi quando devono esprimere un concetto. Allo stesso tempo però gli adolescenti con un telefonino in mano si sentono più liberi di esprimere le proprie emozioni inventando anche nuove forme di espressione come l’uso delle emoticon o dei selfie. Così se gli utilizzatori di nuove tecnologie risultano, ad esempio, più creativi e maggiormente informati, è anche vero che esistono gravi casi di dipendenza ed altri effetti sul comportamento da analizzare con attenzione.
Le ricerche del Prof. Tonioni sull’utenza del Day Hospital di Psichiatria del Gemelli - 600 casi di cui l'80% costituito da ragazzi assuefatti alla rete - evidenziano casi estremi di abuso del web come l’iper-connessione, che può arrivare fino alle 18 ore, la perdita di sonno e la concezione distorta del tempo e dello spazio. Un processo di reclusione sociale che ostacola la parte emozionale delle relazioni interpersonali e che rende difficile ai ragazzi il rapporto con gli altri dal vivo.
All’interno di questo contesto sociale, lo sport risulta essere il principale strumento di diagnosi delle patologie legate all’abuso di internet. Chi pratica un’attività sportiva fa un uso consapevole del telefonino perché è parallelo all’impiego e alla percezione del proprio corpo mentre fa sport; così si evita quella situazione di reclusione sociale che rischia di trasformarsi in patologia e si vive un’adolescenza sana. La pratica sportiva unisce, dunque, ciò che di buono hanno portato le tecnologie 2.0 con gli aspetti positivi della socializzazione, diventando momento fondamentale di crescita e formazione dei ragazzi.
La Volley TIM Cup è l’iniziativa promossa da TIM, Lega Pallavolo Serie A Femminile e Centro Sportivo Italiano con l’obiettivo di avvicinare la pallavolo delle atlete professioniste a quella delle giovani giocatrici promuovendo i sani valori di uno degli sport di squadra per eccellenza.
Sui campi da gioco la Volley TIM Cup vede protagoniste le squadre degli oratori diocesani e le scuole delle regioni sede dei club di Serie A1 e Serie A2 partecipanti alla Master Group Sport Volley Cup. A sfidarsi sono oltre 200 formazioni Under 16 del mondo CSI per un totale di 3000 ragazze in tutta Italia. Le squadre finaliste passano alle fasi nazionali che si svolgeranno il 19-20 marzo a Ravenna durante il pre-partita delle finali di Coppa Italia del campionato femminile di serie A.
Oltre a calcare i campi della Serie A1, la Volley TIM Cup permette alle ragazze delle squadre iscritte al torneo di conoscere da vicino le loro beniamine, allenandosi con i club di serie A.
L’iniziativa è supportata dal sito www.volleytimcup.it e sui social attraverso l’hashtag #volleytimcup.
La Volley TIM Cup è realizzata in collaborazione con Master Group Sport.