A Bellaria 549 Karateka per i titoli nazionali CSI
Sono 549 i karateka che il 29 e il 30 aprile gareggeranno a Bellaria (RN) per contendersi il titolo di campione del Centro Sportivo Italiano. Alla cerimonia di apertura, in programma alle ore 15 di sabato, sfileranno le 52 società sportive rappresentative di 5 regioni. A bordo dei tatami saranno 24 gli ufficiali di gara e 43 gli arbitri che andranno ad assegnare i punteggi nei kata e nei kumitè del finale di stagione arancioblu. Dei 12 comitati territoriali presenti, i più rappresentati sono Bergamo (149), Mantova (141) e Bologna (84). Anche in questa finale, è rilevante la straordinaria partecipazione giovanile: il 60% dei karateka infatti, sono giovani under 14. A sottolineare poi - oltre alla caratteristica sviluppo dell’autocontrollo e della concentrazione in questa disciplina sportiva - anche il valore dell’integrazione, tipico della mission sportiva del CSI: alcuni atleti con disabilità, circa una ventina potranno scegliere se gareggiare o meno con i normodotati. Nel kata integrato a coppie infatti l’atleta con disabilità sarà infatti in gara con un atleta normodotato.
“Ci attendiamo una buona gara, di qualità – spiega Davide Reggiani, referente nazionale della commissione tecnica nazionale di karate – stiamo riscontrando nel nostro circuito sia di karate sia di kobudo una forte crescita del livello tecnico delle gare; il kumitè è poi in forte aumento”.
La società Arti e Lealtà di Bologna, è la squadra con più atleti finalisti (52). A seguire l’ASD Karatemantova (50) che l’anno scorso vinse la speciale classifica di società e la Karate Club Valtellina (29).
Si comincia sabato pomeriggio, dopo la cerimonia di apertura, con le gare a coppie e a squadre nelle diverse categorie più esperte (Esordienti - Cadetti e Juniores – Master) e con le gare degli atleti disabili. Si proseguirà poi con le gare di kata e kumitè individuali. Domenica sui tatami le categorie giovanili, bambini – ragazzi, nelle gare e coppie e a squadre. Seguiranno le gare di kobudo, kata e kumitè individuali con armi imbottite in gomma, dunque in completa sicurezza.
Il karate è una disciplina che non conosce “generazione”, lo dimostrano le età dei partecipanti: si va dal più piccolo karateka Samuele Arbini di 5 anni dell’ASD Karatemantova all’esperienza del quasi 70enne scaligero Uberto Saggion dell’AKV Verona.
Oltre alla premiazione per ogni categoria, verrà stilata anche una classifica per società.