Clericus Cup: Redemptoris Mater di nuovo campione

Nel mese di maggio vince sempre la Madonna. Anche a calcio. E così, sul terreno di gioco della Clericus Cup, sotto al Cupolone di San Pietro, il terzo scudetto vaticano torna sulle maglie del Redemptoris Mater, dopo la prima vittoria neocatecumenale ed il successo un anno fa della Mater Ecclesiae. Si è conclusa 1 a 0 la finale della Clericus Cup, fra Red Mat e North American Martyrs. Decisivo Davide Tisato, il capitano gialloblu, alla sua quarta rete stagionale. Nelle sue mani a fine gara Padre Kevin Lixey del Vaticano e Mons. Claudio Paganini del CSI consegnano la Coppa con il Saturno.
 
Partita molto tattica ed equilibrata, cominciata sulle note dei due rispettivi inni cantate in coro dalle rispettive tifoserie: all’Alma Redemptoris Mater, l’antifona mariana nei Salmi intonata dai gialloblu risponde The Star-Spangled Banner l’inno nazionale USA, suonato e cantato dai supporter a stelle e strisce. Squadre in campo con lo striscione “Vince in bono malum”, massima tratta dalle lettere di San Paolo, che sarà il motivo conduttore della finale di Clericus Cup. Il Mondiale pontificio promosso dal Centro Sportivo Italiano si decide allo scadere della prima frazione di tempo. Tisato fa il movimento giusto un “back door” il suo diretto difensore. Su un corner dalla destra la testa di Torres lo trova puntuale sul secondo palo: diagonale mancino e Gannon Ball è battuto. Soffrono a bordo campo i due rettori dei collegi; Mons Checchio nella speranza del pareggio e mons. Strazzari, viceversa pregando per il raddoppio dei suoi. I seminaristi nordamericani schierano nell’intervallo anche Elvis Presley, King Kong, e Capitan America, ma né miti, ne mostri, né supereroi riusciranno ad invertire la rotta mariana. Tantomeno Kalevski l’ultimo ad arrendersi nei Martyrs, due pale gol fallite sui suoi piedi
I North American Martyrs hanno dovuto assaporare una doppia sconfitta: il secondo posto in classifica e la perdita del titolo di capocannoniere della Clericus Cup 2009. Fine di un sogno per Joao Kalevski, bomber brasiliano dei North American Martyrs che, con 11 reti, sperava oggi di sorpassare il rwandese Edouard Sinayobye del Collegio San Paolo, che con le sue 12 reti si è aggiudicato il trono dei bomber, succedendo a Peña del Sedes Sapietiae e a Mbimi dell’Urbano
 
Al terzo posto il Mater Ecclesiae che ha battuto per 2 a 0 il Collegio Urbano, con i sigilli dei due migliori giocatori stagionali: Wilson Botero e Rodolfo Garcia, l’intraprendente fantasista messicano, premiato a fine torneo come miglior virtuoso nella dote della “fortezza”.
Quest’anno per onorare l’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI per ricordare il bimillenario dell’Apostolo delle Genti, i chierici calciatori sono stati premiati per aver incarnato le quattro virtù cardinali: il premio “prudenza” è stato consegnato al portiere stratega del North American Martyrs, Gannon Jones; “giustizia” all’allenatore del Collegio San Paolo Don Simone Kim; “temperanza” all’allenatore e giocatore nonché vice-rettore del Pontificio Collegio Urbano, don Emile Dibongue.