10 settembre 2017

Meeting Formatori: 110…e lode!

Arbitri e giudici sportivi Csi a pieni voti!

Concluso a Roma l’incontro rivolto agli operatori associativi che andranno a formare sul territorio arbitri di calcio a 11, calcio a 5, calcio a 7, di pallavolo e di pallacanestro e giudici sportivi. Dopo la valutazione finale sulle competenze, idonei l’82% dei 110 partecipanti ai corsi. Oltre alle lezioni tecniche per disciplina apprezzatissime quelle in plenaria tenute dallo psicologo dello sport, Antonio Sacco e dal filologo Andrea Barbetti

Dopo un ricco ed intenso week end si è concluso domenica 10 settembre a Roma il Meeting per formatori Arbitri e Giudici sportivi del Csi. A dare il “fischio d’inizio”, venerdì in serata, il presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio, che ha subito specificato le motivazioni e l’importanza dei destinatari di questo appuntamento: "E' un momento di formazione da noi fortemente voluto. Ci interessa davvero molto avere un gruppo di arbitri per le discipline di squadra e di giudici sportivi, capaci attraverso il regolamento di portare avanti il compito educativo, cui chiunque operi nel Csi è chiamato a svolgere. Sono figure fondamentali nel Csi: qui non c’è una carriera che possiamo promettere ma c’è solamente un servizio da esercitare. Il gruppo arbitri e tutti coloro che operano nella la giustizia sportiva di un comitato sono di fatto il centro e il cuore del Csi. C'è grande bisogno di voi per far crescere l’educazione nell’intero territorio peninsulare e vi ringrazio di essere qui in centinaia”.

In effetti i corsisti iscritti erano ben 110, che, suddivisi in laboratori ad hoc (cinque, uno per disciplina) hanno risposto ai testi di verifica sulla conoscenza regolamentare e sule competenze associative, e successivamente nelle sessioni plenarie gremito l’Auditorium dell’hotel capitolino “Casa tra noi”.

Il coordinatore nazionale degli arbitri Maurizio Caterina, con il coordinatore nazionale dei giudici sportivi Carmine Di Pinto, insieme al responsabile nazionale della Scuola Tecnici, Beppe Basso al termine del Meeting hanno consegnato gli attestati di partecipazione al termine del Meeting, promuovendo 88 corsisti, con la qualifica di “Formatore Arbitri Terrioriale” e “Formatore Giudici Sportivi Territoriale”, abilitati da ora a tenere i prossimi Stage provinciali e regionali.

Nei tre livelli formativi del Csi, che ha adeguato attraverso la piattaforma del Ceaf il proprio sistema alle qualifiche europee e del Coni, questo incontro di settembre si colloca tra quelli di terzo livello, il più alto. Ora gli abilitati, cui è stata assegnata la maglia rossa da titolare nella squadra di formatori, potranno proporre e condurre master, clinic, incontri formativi, riunioni di vario livello nei comitati territoriali del Csi.

 

Grande l’attenzione prestata dai corsisti agli approfondimenti extradisciplinari, in particolare il primo “La gestione dell'aula. Le tecniche di conduzione dei corsi per i formatori”, condotto da Antonio Sacco psicologo dello sport, e referente dell’Area psicologica del settore giovanile della Juventus. In campo le  parole-chiave sono: attivazione, sincronia, energia, controllo emotivo e capacità relazionale. L’autoefficacia supera l’autostima, fiducia nei punti di forza - fisici, tecnici, mentali – di ciascuno. Insomma una full immersion nella propria sfera personale per permettere di far gol, punto o canestro anche agli arbitri del Csi. Come? Usando al meglio i canali della comunicazione verbale, non verbale, paraverbale. Da Antonio Sacco insomma arrivano strategie, tecniche ed un modello di analisi e prestazioni per rendere al meglio in campo ed in aula. Molto soddisfatti i formatori ciessini che tornano a casa sicuramente con più consapevolezza delle proprie risorse, confidenza con la materia - arbitrale, regolamentare o di giustizia sportiva - più efficaci nel condurre i futuri corsi e nel gestire le emozioni. Arricchiti infine anche dalla provvida testimonianza di Andrea Barbetti, letterato, arbitro e formatore Csi. Fra immagini, poesie, canzoni, citazioni, amarcord il suo vangelo attraverso lo sport è proseguito con un cestistico passaggio-arresto-tiro: “La passione nella nostra associazione va unita alla competenza. Il tempo della formazione costa molta fatica a chi come noi intende fare educazione ma vi assicuro che viene sempre percepita dai seguaci". Il canestro finale è la contesa iniziale: "Per sorprendere gli altri devi prima sorprendere te stesso. E così vale anche nella formazione".