25 settembre 2017

La Nazionale Amputati di calcio all’inaugurazione del Tre Fontane

Primo allenamento nella casa dello sport paralimpico

Inaugurato alla presenza del Capo dello Stato e delle massime autorità cittadine e dello sport italiano il Centro polifunzionale per la pratica e la promozione dello sport praticato da persone disabili. Primi a scendere in campo: i ragazzi della Nazionale Amputati di calcio voluta dal Csi

All’inaugurazione del “Centro di Preparazione Paralimpica” presso le Tre Fontane all’Eur, nel pomeriggio di lunedì 25 settembre, tra i più simpatici ed apprezzati atleti sono stati gli azzurri della Nazionale Amputati del Csi, salutati con affetto, alla vigilia della partenza in terra turca per disputare il campionato europeo di calcio. Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al ministro dello Sport Luca Lotti. Dal numero uno del Coni Giovanni Malagò alla sindaca Virginia Raggi. Dal presidente del Cip Luca Pancalli, fino ad alcuni grandi ambasciatori dello sport paralimpico, quali Bebe Vio, Martina Caironi, tutti hanno voluto festeggiare le “Stampelle azzurre” ed i ragazzi del Csi accompagnati al taglio del nastro dal suo presidente nazionale Vittorio Bosio e dai due tecnici della Nazionale, in partenza per Istanbul, Renzo Vegnani e Paolo Zarzana. Un grosso “in bocca al lupo” a loro in questa giornata storica per lo sport italiano, nella quale il Cip ha inaugurato il primo progetto polifunzionale sul territorio nazionale dedicato specificatamente alla pratica e alla promozione delle discipline sportive per la popolazione con disabilità fisica intellettivo-relazionale e sensoriale.

Dopo l’inno italiano “urlato” dalle pallavoliste in lingua dei segni ed al termine dei discorsi delle autorità presenti il fuori programma più sportivo lo ha regalato il ministro dello Sport Lotti, fermandosi a palleggiare con i dieci azzurri della Nazionale Amputati presenti al Tre Fontane. "Io vengo a giocare ragazzi, invitatemi e vengo" - Lotti ha scherzato con gli atleti paralimpici che durante lo scambio, sorridendo, chiedevano l’impegno massimo - "Se cade (il pallone) cade il governo!".

PANCALLI. “Non nascondo l’emozione per questo giorno”, dice il presidente del Cip, Luca Pancalli, che parla di “impresa” e di “sogno realizzato”: “Quando, 37 anni fa, subii il mio incidente sportivo e iniziai la riabilitazione in un centro austriaco, fui colpito dalla presenza di un centro sportivo in Austria attiguo a quello della riabilitazione in cui si allenavano atleti in carrozzina. Con i miei compagni di riabilitazione rimanemmo affascinati dalla eleganza dei loro gesti atletici. Rientrato in Italia, portai con me il sogno di vedere realizzato un centro di quel genere, un luogo che potesse rappresentare un momento di avviamento allo sport per tanti disabili, un luogo pensato per i ragazzi disabili ma inclusivo, non esclusivo. Le carrozzine a bordo vasca, le protesi sulla pista di atletica qui saranno non l’eccezione, ma la norma: ciò che dovrebbe accadere in tutte le strutture sportive”. “Ho conosciuto una bambina, Sara, qualche giorno fa: lei gioca a basket in carrozzina e ha un sorriso contagioso. Il nostro compito non è solo quello di coltivare risultati agonistici, ma di regalare un sorriso a tanti bambini come Sara”. 

MATTARELLA. "Volevamo vedere questo movimento adulto, ora è cresciuto": parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che si dice felice nel prendere parte all'inaugurazione del Centro. "Lei ha parlato di un sogno, ma quel sogno non era solo suo, bensì di tanti, di un intero Paese, anche se avvertito e interpretato da alcune avanguardie più capaci di visione. Questa condizione si è raggiunta, le Paralimpiadi di Rio de Janeiro sono state un evento di straordinaria importanza per il nostro Paese. Hanno avuto un valore pedagogico per il nostro Paese, facendo comprendere a schiere di giovani con disabilità che si può realizzare un sogno. Questo è un grande risultato".
 

MALAGO' – “Ho un sogno – dichiara apertamente il numero uno del comitato olimpico - che un giorno Coni e Cip possano essere rappresentati da un unico presidente, una sola faccia della stessa medaglia. Sono sempre stato convinto che fosse questa la strada da perseguire". Malagò ricorda " la volontà di Luca Pancalli di avere un luogo per dare risposte alle istanze degli atleti. Un luogo dove identificare storia, cultura e valori del Cip. In questi dieci anni ci siamo sentiti e parlati spesso, fino a questo giorno".


LOTTI: “Vivo questa giornata con gioia, orgoglio e grande senso di responsabilità per quello che stiamo facendo oggi. L'inaugurazione della Cittadella dello Sport paralimpico, un modello unico, deve essere vissuta come si fa quando viene inaugurata una grande infrastruttura di interesse strategico per l'Italia. L'augurio è che possa essere una pietra miliare su cui costruire il futuro".


RAGGI: Soddisfatta anche Virginia Raggi, sindaco di Roma. "Questo impianto sportivo all'avanguardia rappresenta un importante punto di riferimento in ambito nazionale.

E' la prova che Roma e l'Italia sanno primeggiare. Lo sport insegna a superare le barriere, insegna il valore del sacrificio, insegna che con la costanza e l'impegno è possibile tagliare qualsiasi traguardo. Lo sport insegna che con il lavoro di squadra si raggiungono obiettivi impensabili. Insieme siamo riusciti a permettere che si realizzasse un sogno, abbiamo dato una risposta concreta a quella che definirei una vera e propria battaglia condotta senza sosta dal Cip".


 

 

La Nazionale Amputati di calcio all’inaugurazione del Tre Fontane