Resport, in Europa senza confini
A Roma il Summer Camp 2017
Un approccio innovativo alle strategie educative per l'inclusione e la riabilitazione delle persone disabili. Questo l'obiettivo del progetto europeo ReSport, un nuovo quadro di attività sportive creato con la collaborazione di esperti del settore e in grado di fornire un approccio globale per la riabilitazione delle persone con disabilità. L'iniziativa è stata presentata mercoledì 27 settembre a Roma, presso la Casa San Juan De Avila, alla presenza di ampie rappresentanze degli operatori e degli atleti di ciascuna delle associazioni europee coinvolte nel network. Tra queste il Centro Sportivo Italiano, partner progettuale dell'iniziativa che coinvolge associazioni provenienti da Slovenia, Croazia, Ungheria, Regno Unito, Portogallo e Turchia. Alla presentazione, introdotta dal direttore generale del Csi Michele Marchetti, hanno partecipato Salvatore Iudica e Arturo Mariani, due azzurri della Nazionale Amputati, che ad inizio ottobre sarà protagonista in Turchia nell’Europeo, Silvia Noci, membro della commissione disabili CSI, l’atleta paralimpico, Emanuele De Marino, argento a Londra 2016, dopo che da bambino con il “piede torto” in molti lo avevano sentenziato “non sarai mai capace di correre”. "Mi auguro che questo network possa essere utile, perché lo sport è fondamentale per una persona disabile", ha dichiarato quindi il presidente del Cip Luca Pancalli. Il mondo paralimpico è sempre su un piano inclinato, se ci fermiamo rischiamo di tornare indietro". Infine è intervenuta Jasni Vesligaj Damis, direttrice a Maribor dell’Istituto Naprej e capofila europea di ReSport ha dichiarato: “Lo sport praticato in luoghi di ritrovo è importante per tutti i cittadini dell’Unione Europea ed ha un potenziale incredibile per raggiungere e far incontrare le persone, indipendentemente dall’età, status sociale, disabilità, razza o genere. L’attività sportiva rappresenta un efficiente metodo per la riabilitazione delle persone con disabilità. Ci piacerebbe enfatizzare il bisogno delle persone diversamente abili riguardo la partecipazione agli eventi sportivi e la necessità di sviluppare dei programmi sportivi appositi”
I risvolti positivi per i partecipanti alle “ReSport activities” coinvolgono forza, coordinazione, mobilità, accelerazione, velocità, e forza esplosiva. Potenziate anche le abilità cognitive, la gestione dello stress e l’inclusione sociale. Michele Lepori del Csi Varese ha approfondito e sviluppato anche nelle giornate successive (il 28 e il 29 settembre i partner europei sono scesi in campo per la parte esperenziale all’Istituto S. Maria) le diverse competenze di tre sport: tennistavolo, cheerleading integrato ed orienteering. Tre discipline importanti, grazie alla loro flessibilità che permette di graduare l'impegno dei ragazzi anche alla luce dei miglioramenti. Più precisamente nel cheerleading la capacità di comprendere il proprio ruolo, la propria posizione in funzione degli altri, seguire stimoli esterni mentre si fanno altre cose; nel tennistavolo la coordinazione occhio-mano, i riflessi, la gestione di situazioni man mano più complesse e nell’orienteering la capacità di rendersi più autonomi, gestire al meglio gli spazi e il tempo.
Con la collaborazione di esperti sportivi, si è così creato un nuovo quadro di attività sportive, le cosiddette “ReSport activities”, in grado di fornire un approccio globale per la riabilitazione delle persone con disabilità. Adattando le attività a tutti gli utenti anche con disabilità differenti, si permetterà di partecipare ugualmente in attività sportive e ricreative, promuovere l’inclusione, ridurre al minimo il decondizionamento fisico, ottimizzare la forma fisica e migliorare il benessere complessivo dell’utente. Dopo il Summer ReSport Camp 2017, il prossimo sarà in Croazia (Summer ReSport Camp 2018) e in Slovenia (Winter ReSport Camp 2019).