26 ottobre 2017

Let's Play Together, Let's Feel Good

Un grande gioco di squadra chiude il progetto Erasmus Sport 3sp

Si è svolto giovedì 26 ottobre presso il Cierrebiclub di Bologna, l’evento “Let’s Play Together, Let’s Feel Good” che ha segnato la chiusura del progetto Erasmus Sport "3sp - Special Sport for Special People".

Si è svolto, giovedì 26 ottobre presso il Cierrebiclub di Bologna, l’evento “Let’s Play Together, Let’s Feel Good” che segna la chiusura del progetto Erasmus Sport "3sp - Special Sport for Special People". 

Hanno partecipato circa 400 giovani studenti provenienti da organizzazioni dei paesi partner del progetto e dagli istituti scolastici e dai centri di formazione della Regione Emilia Romagna e da molte altre regioni italiane.  Un grande momento di festa per questi ragazzi, un'occasione per muoversi insieme e sentirsi meglio. Ed anche la presentazione dei risultati di progetto: 3SP ha portato allo sviluppo di proposte educative – oltre 80 strutturate in 3 kit corredati di manuali operativi ed una Guida metodologica – che sono da oggi disponibili sul sito di Scuola Centrale Formazione (ente coordinatore del progetto), ad uso di tutti. Insegnanti, formatori, educatori, allenatori o animatori giovanili, possono scaricare gratuitamente i materiali didattici dalla pagina web dedicata: 

La giornata si è aperta con i saluti di Giuseppe De Biasi, Capo di gabinetto della Città Metropolitana di Bologna e del presidente di Scuola Centrale Formazione, Emilio Gandini, ed è proseguita con gli interventi di Michele Marchetti, direttore generale del Centro Sportivo Italiano e di Andrea Segrè, Professore ordinario Università di Bologna, i quali hanno messo in evidenza i valori che sostengono questo progetto: l'approccio adottato è quello della flessibilità intesa come elemento chiave, sia nella combinazione delle attività che in tutti gli aspetti dell'organizzazione dell’esercizio che può essere svolto in aula, può durare anche pochi minuti. L’obiettivo è promuovere l’esercizio fisico e sportivo non in senso agonistico, ma piuttosto per favorire la socializzazione, l’inclusione e il benessere in senso lato, al fine di coinvolgere il corpo in tutti i suoi aspetti, quello fisico, mentale, riflessivo e relazionale.

 "Il Csi ha voluto ribadire il ruolo fondamentale dello Sport come strumento per le politiche educative, sociali e giovanili – ha spiegato Marchetti - Nel confronto e nalla collaborazione con il mondo della scuola ne è emersa tutta la potenzialità per mettere in gioco attivamente i formatori e i ragazzi, in maniera assolutamente coinvolgente come solo lo sport sa fare!". I partner, Scuola Centrale di formazione e il CSI, hanno espresso la volontà di proseguire insieme in fiututro con altri progetti.

L’evento si è chiuso con l’arrivo di due testimonial d’eccezione che hanno catturato l’attenzione dei giovani con la loro testimonianza: Klaudio Ndoja - cestista albanese naturalizzato italiano dal 2016 gioca nella Virtus Bologna - che dall’alto dei suoi 2 m, si è seduto per terra insieme ai ragazzi per raccontare come ognuno può davvero raggiungere sogni speranze e obiettivi se ci crede e se ha fede. Lui e la sua storia ne sono una prova vivente di come ciò sia possibile. Lo stesso è per la campionessa paraolimpica di tiro con l’arco, Eleonora Sarti, che con le sue frecce e la sua grinta è stata capace di vincere in ogni campo.

Si è conclusa così una grande festa, ma soprattutto un grande gioco di squadra. La sfida per il futuro è quella delle Alleanze che si gioca su molti piani, in particolare della mobilitazione della società civile, del mondo accademico, dello sport e dell’economia. “Alleanze tra diversi” dove ciascuno è chiamato a giocare il proprio ruolo, diverso ma complementare.

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