8 dicembre 2017 - 10 dicembre 2017
Santa Maria degli Angeli

Tutto su #Assisi2017

Dall'8 al 10 dicembre torna ad Assisi il principale appuntamento per i dirigenti associativi. 

In questa sezione del sito è possibile seguire tutti gli aggiornamenti relativi ai principali momenti del meeting.
 

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#Assisi2017

CSI "cerniera tra sport e Chiesa"

Bosio: "Proseguiamo il cammino insieme"

Bosio: "Proseguiamo il cammino insieme"

A chiudere il Meeting assisano il presidente nazionale Vittorio Bosio, dopo 18 mesi dalla sua elezione al suo primo Meeting, nel ruolo di guida dell'Associazione. Oltre al ringraziamento per la partecipazione e per il tempo dedicato dai presenti e non all'associazione . “Ho visitato il territorio incontrando tante belle persone, tante belle realtà. Bisogna trovate le soluzioni dove si fa fatica, ma le dobbiamo fare insieme”. Bosio ha poi ripercorso alcuni punti condotti nei mesi della sua governance. Vicinanza al territorio, contributi diretti ai comitati territoriali, contributi inalterati alle regioni, la creazione dei Promotori associativi (giovani inviati sul territorio per promuovere i valori dell'Associazione con particolare attenzione a parrocchie e giovani). Ed ancora il rilancio dell'attività giovanile, dei progetti Sport&Go!, Junior Tim Cup, Gazzetta Cup
Senza dimenticare le apparenti “briciole” - ma pesanti nel Bilancio di Via della Conciliazione - della riduzione della quota tesseramento under 16 di 0.60 €.
Ma la priorità ora resta la riforma dello Statuto, la Carta del Csi, entro giugno 2018. Se non lo faremo adesso, non lo faremo più”. Bosio ha quindi ricordato l'importanza del percorso formativo, dei quadri tecnici e dei dirigenti, assieme alla riscrittura del progetto culturale sportivo. “Lotteremo perché venga riconosciuto il ruolo delle società sportive. Non solo le Asd, ma tutte coloro che svolgono un grande servizio ai ragazzi”. Gli impegni in 2 parole chiave: il Servizio (Riscoprire tutti insieme il servizio alla chiesa, alla società civile e giovani) e l'Accoglienza (siamo aperti a tutti, disabili, periferie, carcere, ma anche ai “normali”). Per un Csi che ha “mostrato” orgoglioso il suo passato il futuro è nelle ultima speranza: abbiamo tanta storia da scrivere. Sogno di vedere un Csi unito”
 

La sintesi dei Gruppi di lavoro

La sintesi dei Gruppi di lavoro

Successivamente sul palco del Meeting di Assisi è salito il coordinatore tecnico attività sportiva, Renato Picciolo, che ha fatto sintesi degli spunti emersi dai lavori dei sei gruppi di approfondimento dedicati all’attività sportiva giovanile, nell'ambito del progetto "CSI&Go".,cui hanno partecipato oltre cento dirigenti tra gli iscritti al Meeting di Assisi. “I laboratori sono stati un'occasione proficua di ascolto. L' ascolto fa parte del nostro modo di pensare l’attività sportiva - ha sottolineato Picciolo -. Mette in discussione noi stessi, le nostre convinzioni. Il confronto continuo permette di crescere e migliorare”.
Si è passati quindi in rassegna gli elementi di crescita e di sviluppo emersi dai vari gruppi di lavoro, tra cui la nuova progettualità dell'attività sportiva giovanile, con il progetto Play&Go, dedicato alla fascia 5-8 anni. E ancora i progetti sportivi scolastici, e la necessità di un software gestionale dell’attività sportiva. L'importanza della formazione degli operatori scolastici, e una maggiore attenzione al mondo della disabilità. Si è ribadito, inoltre, la necessità di dare forza nell'ambito della giustizia sportiva al sistema Csi di pene alternative. Nuove proposte anche dal settore arbitrale, con campagne di formazione dedicate a nuovi arbitri under 25, così come la valorizzazione dei tutor; arbitri più “esperti” che accompagnano la crescita dei più giovani. Infine nuove opportunità sono quelle che il Csi dedica agli sport emergenti, attraverso l'implementazione delle informazioni sui nuovi “meeting” di attività dedicata alle nuove discipline.
 

Artigiani di vita felice…in campo

Artigiani di vita felice…in campo

La giornata conclusiva del Meeting di Assisi si è aperta con la celebrazione eucaristica celebrata da don Gionatan De Marco, Direttore dell'ufficio Nazionale della CEI per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport. Nell'omelia don Gionatan ha sottolineato la necessità di “Vivere un esodo per tornare nella profondità del proprio cuore. Una voce che evoca e provoca. Come quella di Dio, capace di tirare fuori sogni dal cassetto. Una voce che provoca nel risvegliare i desideri più veri e autentici”. Poi un altro invito ad essere “Pronti a diventare profeti. Essere profeti vuol dire essere distributori consapevoli benedicenti. Essere cerniera che lega il sogno di Dio. Diventare profeti nell'essere dei centri di collaudo per misurare la vita spesa bene. Attraverso la gratitudine. Il signore - ha concluso don Gionatan De Marco - ci dice di essere dei centri di collaudo per misurare la pienezza della vita. E infine terzo esercizio, anche per gli sportivi essere cronisti di buone storie”.

Terminata la celebrazione eucaristica, don Gionatan De Marco, è rimasto sul palco per una relazione sul tema “Sportivi: artigiani di vita felice” (testo in allegato). Al centro del suo intervento gli educatori sportivi come degli artigiani in un laboratorio di corpo, mente e cuore. “Gli artigiani hanno mani profumate di tenerezza, pazienza e di futuro. In questo laboratorio ciò che rende unico il vostro fare è la passione educativa. La differenza la fa anche il vostro sguardo. Occhi per guardare il capolavoro che c’è in ogni ragazzo”. L'invito di Don Gionatan De Marco ai dirigenti, agli allenatori e agli educatori Csi è di “Stare nella vita dei ragazzi come testimoni e profeti, capaci di andare oltre, guardare oltre. Un cuore capace di vivere le gioie, le tristezze, i dubbi e i sogni dei vostri ragazzi”. Come ogni artigiano anche nello sport è necessario vestire un grembiule: “Attenti non è un grembiule uguale per tutti, ma è fatto su misura. Siete chiamati a farlo voi con le vostre mani”. Un grembiule con angoli e prospettive particolari, quello che deve essere indossato dagli “artigiani” del Csi: “ L'angolo della responsabilità. Darsi da fare per dare una risposta ai tanti perché dei ragazzi. L'angolo della follia, perché le mezze misure non fanno felici nessuno. Per realizzarsi in pienezza bisogna fare come ha fatto Gesù”. E ancora “l'angolo della cocciutaggine. La virtù di chi sceglie di essere diverso, che permette di saper riflettere sui tempi e i modi armonici”. Infine sono tre le regole suggerite da Don De Marco per vivere da sportivi, artigiani di vita felice: “l'umiltà di riconoscersi per quello che si è. Rivedere le proprie idee e mettersi in discussione e la pazienza nell'essere discreti e sobri senza portare rancore”. “Occorre - ha concluso don De Marco - dare un taglio al “mi accontento così”, perché solo servendo potremo servire alla gloria degli altri, servire alla gioia degli altri”.
 

Il pellegrinaggio sui sentieri francescani

Il pellegrinaggio sui sentieri francescani

Nella serata di sabato 9 dicembre il popolo Csi del Meeting si è ritrovato nel tradizionale pellegrinaggio in fiaccolata sui sentieri francescani. Tra canti, riflessioni e preghiere, il gruppo guidato dal consulente ecclesiastico nazionale don Alessio Albertini, da S. Maria degli Angeli, ha raggiunto la Basilica inferiore di San Francesco. Imitare San Francesco nella percorso associativo quotidiano. E' questo l'invito che don Albertini ha rivolto al termine del pellegrinaggio. “Quando si ha a che fare con il Vangelo non si può sempre percorrere la stessa strada - ha sottolineato don Albertini - . Il Signore ti indica una strada nuova. Anche San Francesco ha deciso di intraprendere una strada nuova nella sua vita. Come sarebbe bello, seguendo l'insegnamento di Francesco, imparassimo a sentirci tutti fratelli. Dobbiamo avere coraggio come associazione a non sentirci solo dei tesserati, affiliati. Siamo fratelli e sorelle perché Dio ha deciso di essere padre di tutti. Indistintamente”.
Infine don Albertini ha sottolineato due suggerimenti per vivere pienamente, fino in fondo, la propria vita:

Dalla diffidenza alla collaborazione
“Quando hai fiducia ti metti a collaborare, ad aiutare gli altri. La fiducia è molto importante perché altrimenti non è possibile vivere come ci ha insegnato Francesco, da fratelli e sorelle”.

Dalla ragione alla magnanimità
“Qualche volta nella vita capita di aver ragione, crediamo che le nostre idee sono vere. Però per andare d'accordo talvolta bisogna essere magnanimi. Rinunciare a imporre il proprio pensiero. Qualche volta non dobbiamo solo avere ragione - ha concluso don Albertini - ma ascoltare Dio, sapendo perdonare, accogliere, aspettare”.

 

Bassetti: "Andate e portate frutto soprattutto con i giovani"

Bassetti: "Andate e portate frutto soprattutto con i giovani"

Nel pomeriggio di sabato 9 dicembre i partecipanti al Meeting si sono ritrovati nella Basilica di Santa Maria degli Angeli per la celebrazione eucaristica, presieduta da Sua Eminenza, cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. A concelebrare con lui anche don Gionatan De Marco, direttore dell'Ufficio Nazionale della CEI per la Pastorale del tempo libero, Turismo e Sport e don Alessio Albertini, Consulente ecclesiastico nazionale CSI.
Ad accogliere il porporato è stato proprio don Albertini: “Ringraziamo sua eminenza per essere qui con noi ed essersi messo a disposizione del mondo associativo. Qui davanti abbiamo tanti dirigenti e allenatori che offrono gratuitamente il loro tempo per i giovani e per amare la vita in tutte le sue facce. Abbiamo bisogno di un invito per uscire dai nostri spogliatoi ad incontrare tutte le realtà della società in cui viviamo”.

Di seguito una sintesi delle parole indirizzate dal cardinale Bassetti nell'omelia (testo in allegato):
“Essere chiesa in uscita significa anzitutto uscire per andare incontro al Signore, altrimenti porteremmo qualcosa di sbagliato. Vi accolgo in questa sede dove ha vissuto un vero atleta, Francesco, il quale ha vissuto nella sua vita la grande sfida del Vangelo. Lui stesso è stato un vangelo vivente: chi lo vedeva diceva “quell'uomo è la preghiera” per il modo in cui aveva incarnato il rapporto con Cristo.
La venuta di Gesù nel mondo riassume e da senso a tutta l'esperienza umana; non siamo esseri sospesi nel nulla, ma persone cercate dal Signore. Qualunque uomo è carne e pelle di Dio dal momento che Dio si è fatto uomo. Nessuno meglio dei laici può svolgere il compito fondamentale per iscrivere la legge di Dio nella città terrena che condividiamo con tutti. Qui gioca un ruolo speciale lo sport dove la Chiesa incontra tante persone soprattutto giovani e può offrire valori formanti: la verità della persona, il senso della vita e il suo orientamento.
Per tanti ragazzi purtroppo il cosiddetto tempo libero diventa tempo vuoto o peggio perso. Invece lo sport può offrire valori giusti per sfuggire agli spazi tecnologici pericolosi. Papà Francesco nel 2014 (incontro delle società sportive con il Papa, ndr) disse che lo sport aiuta a sconfiggere le dipendenze che attanagliano i giovani di oggi. Educazione, sport e lavoro, ci disse il Papa, sconfiggono le dipendenze. A volte alcune famiglie fragili e assenti possono essere aiutate dalla scuola e dallo sport.
Attraverso la vostra attività venite incontro a tantissimi giovani del nostro Paese, realtà carica di tante potenzialità spesso purtroppo soffocata da un contesto sociale che non valorizza realmente la persona. Impegnarsi per una vita ricca di senso e opportunità è l'insegnamento più importante cui siete chiamati anche voi. La realtà sportiva sarà certamente importante durante il Sinodo dei Vescovi per conoscere meglio la realtà giovanile e offrire delle risposte importanti.
Siate consapevoli delle vostre responsabilità e operate alla luce della fede: state certi che se così sarà avremo una società più giusta”.
Al termine della messa, Bassetti ha aggiunto: “Ho fatto un po' di sport da seminarista a Firenze, ma poi mi hanno messo in condizione di fare altre cose. In ogni caso ho sempre seguito al formazione dei giovani e tutto ciò che per loro è importante. Sono contento che mi venga riconosciuto negli ultimi anni della mia vita la mia attenzione allo sport con il dono di questa tuta. Andate e portate frutto soprattutto con i giovani”.


Prima della benedizione, il presidente nazionale CSI, Vittorio Bosio ha voluto salutare e ringraziare il presidente con le seguenti parole: Grazie della presenza a nome di tutto il CSI. Siamo un associazione a servizio della chiesa italiana e vogliamo continuare ad esserlo. Noi proviamo a servire attraverso lo sport ma una cosa posso assicurarla: accogliamo tutti, chi sa giocare e chi no, chi ha un colore della pelle piuttosto che una loro. Queste persone qui fanno il loro lavoro con il cuore. Ringrazio anche la Chiesa che ci sta vicino. Ringrazio anche don Gionatan De Marco e don Alessio Albertini insieme agli altri concelebranti. Mi fa piacere che abbiamo anche tanti consulenti provinciali sapendo lo sforzo che fanno nello starci vicino. Tutte le volte che ne avrá bisogno, il CSI le sarà vicino. Le doniamo la tuta del CSI e la nostra medaglia”.

Servizio Tavola rotonda "Alla ricerca dello sport possibile"

Sabato 9 dicembre - mattina

Sabato 9 dicembre - mattina

Nella mattinata di sabato 9 dicembre, dopo la preghiera introduttiva del consulente ecclesiastico nazionale Don Alessio Albertini, Marco Spaggiari, cantante della band Controtempo, ha regalato alla platea di Assisi il nuovo inno del Csi "Dove ogni maglia ha un'anima".

A seguire, il direttore generale Michele Marchetti ha introdotto la tavola rotonda Alla ricerca dello sport possibile" (SCOPRI DI PIU'), invitando sul palco:
 

  • on. Filippo Fossati, responsabile Sport Movimento Democratico e Progressista
  • on. Giancarlo Giorgetti, responsabile Sport e Associazionismo Lega Nord
  • on. Daniela Sbrollini, responsabile Dipartimento Sport Partito Democratico
  • Gabriele Toccafondi (NCD - Alternativa Popolare), Sottosegretario di Stato al MIUR
  • on. Simone Valente, responsabile Sport Movimento 5 Stelle
  • on. Bruno Molea, vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione - Camera dei Deputati
  • Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, delegato Sport e Politiche giovanili
  • Vittorio Bosio, presidente nazionale Csi.

Al termine della mattinata, il coordinatore tecnico attività sportiva, Renato Picciolo, ha introdotto i sei gruppi di approfondimento dedicati all’attività sportiva giovanile, nell'ambito del progetto "CSI&Go".

Un “cantiere” sull'attività sportiva promossa dal Csi, sulla scia del percorso già intrapreso ad Officina dello Sport.

Diretta Streaming Tavola Rotonda "Alla ricerca dello sport possibile"

il gusto di stare sulle orme di San Francesco

il gusto di stare sulle orme di San Francesco

Nel pomeriggio di venerdì 8 dicembre, ad aprire il meeting di Assisi è stato don Alessio Albertini consulente ecclesiastico nazionale, che ha salutato il ritorno del Csi ad Assisi parlando di “una fede, che cresce con la vita. Nella fede cristiana la bellezza è nella fratellanza. Avendo davanti non un altro, ma un fratello. Immersi in un popolo che ci porta, con idee, volti e persone. Il motivo in più di essere ad Assisi è per la nostra associazione. La grandezza del Csi è che siamo sempre stati dono. Un regalo per gli altri. Ci siamo fatti prossimi facendo giocare. La gratuità del dono oggi sembra valere di meno, ma in quel rivoluzionario di Gesù dobbiamo ritrovarci. Se allora rischiamo di disperderci, qui ritroviamo il gusto di stare sulle orme di San Francesco". Quindi la Santa Messa dell'Immacolata concelebrata da don Alessio insieme a mons. Vittorio Peri, ex consulente ecclesiastico nazionale CSI.
Nel giorno dell'Immacolata Concezione, don Alessio Albertini ha ricordato nell'omelia la figura materna di Maria, “donna del “si”, che racchiude in sè tante qualità. Maria è una madre capace di regalare tenerezza, amore, stima e affetto”. Ha descritto inoltre Maria come una madre le cui lacrime, le cui carezze insegnano ad ogni figlio che la speranza non cessa mai. “Quello di Maria è stato un “si” di una mamma che si consegna alla volontà di Dio per il bene dei propri figli, - ha concluso don Albertini - un “si” capace di cambiare il mondo, un “si” che diventa dono per tutti”.
Prima della benedizione finale, nel dare il benvenuto ai partecipanti al Meeting, mons. Vittorio Peri, ex consulente ecclesiastico nazionale Csi, ha voluto ricordare San Francesco che aveva definito Assisi “la culla di santità e di fraternità”. “Sulla strada che porta a Santa Maria degli Angeli - ha ricordato Peri - c'è una lapide che riporta la preghiera che San Francesco fece prima di morire alla Porziuncola: <>. Fratelli, - ha concluso mons. Peri - vi auguro che sia forte la grazia che attraversa i secoli e che attraverso le parole di San Francesco possa giungere a ciascuno di voi. Abbiate la certezza che il Signore è con voi e cammina insieme nel vostro pellegrinaggio terreno”.
 

Nati per Correre; dalla mostra al musical

Nati per Correre; dalla mostra al musical

Venerdi 8 nella serata della Domus Pacis c'é stato il momento di “Nati per correre”. Presentata l'omonima mostra dalla professoressa Angela Teja, vicepresidente della Società Italiana di Storia dello sport, che ha tratteggiato con la sua rilettura storica alcuni degli oggetti rispolverati ed esibiti a Santa Maria degli Angeli. Definendo poi l'archivio “un forziere, ricco di testimonianze preziose per tutti. La storia serve a tutti, strumento che ci aiuta ad interpretare lo sport, fenomeno complesso. Se non ci sono archivi non ci sono storie”. Il direttore dell'Area Sport e Cittadinanza, Sergio Contrini ha poi rilanciato l'importanza di fare memoria in un'associazione qual è il Csi dove in ogni angolo d'Italia ci sono pezzi di storia, riferimenti. Dalla storia al futuro: il membro di presidenza nazionale Csi Alfonso Nardella ha dato appuntamento a Pisa l'8 giugno 2018, presso le OffiCine Garibaldi dove il Csi andrà a premiare il miglior cortometraggio cinematografico, in un concorso che intende valorizzare attraverso le immagini di un film, i valori che l'associazione incarna da oltre 70 anni. La prima serata di Assisi, si é chiusa con il musical “Nati per correre” del regista Salvatore Regoli, con sul palco il gruppo di Juppiter. La storia del Csi, attraverso coreografie, ginnastica, il ricordo di Bartali. Quel tempo sognato (ce lo ricorda Jessica sulle note di Ivano Fossati) dove bisognava sognare, quello delle Feste dello sport, quello poi dei campionati, con la persona sempre al centro ed i bambini in primo piano. Un allenatore (non importa di quale disciplina) che spiega le tattiche di una vita tra il gioco libero, girotondi, e i salti della corda. Su tutte la più importante: Per vincere davvero, non basta vincere, occorre DARSI LA MANO! Applausi!

Mostra "Nati per Correre"

Mostra "Nati per Correre"

A spasso nel tempo del CSI. Tra un futuro interiore ed un passato più prossimo, all'interno del Meeting Assisi 2017, “Nati per correre” una mostra sul progetto culturale e sportivo del CSI, un viaggio attraverso oggetti, manifesti e cimeli dal grande impatto evocativo.

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