Grande entusiasmo al Meeting di Rimini, martedì 25 agosto, per l’arrivo del presidente del Coni Gianni Petrucci. Il numero uno dello sport italiano, è tornato dopo un anno di assenza (nel 2008 era all’ Olimpiade pechinese) rispondendo all’invito del Csi e del Cdo Sport, facendo visita al padiglione sportivo gestito per intero dalle due associazioni. Una visita graditissima, sottolineata dagli sbalorditi occhi e sorrisi dei tanti giovani sportivi, che a migliaia, in questi giorni stanno assaporando a pieno il gusto sportivo del Meeting.
E’ stato proprio Petrucci a premiare sul palco i protagonisti dei tornei di questi primi giorni riminesi. L’assist glielo ha fornito il presidente nazionale del Csi, Massimo Achini, il pallone gli é arrivato invece, autografato da tutti i capitani delle squadre presenti. Facile andare a segno per un navigato sportivo come il riconfermato presidente dell’ente olimpico. “La forza dello sport di base siete voi – ha affermato Petrucci - con i genitori, i primi grandi vostri sponsor. Facendo sport si evitano tante possibili devianze. Vi dico dunque prima studiate e poi fate sport” le parole rivolte alla giovanissima platea di atleti. Sul palco sono state premiate le squadre del torneo di basket ( S. Arcangelo Rimini, Victoria basket Fermo, Junior Basket Ravenna, Basket Rimini Crabs, ed US Victoria Libertas Pesaro). I capitani dei quintetti, hanno ricevuto dalle mani del primo dirigente azzurro le targhe partecipative. E' toccato quindi ricevere i complimenti del presidente del Coni ai giocatori del Torneo Gagliarda di calcio, vinto dalla Gagliarda Sambenedettese, davanti al Rione Sanità Napoli. Premiate infine la società del Csi Rimini ASD Colonnella, l’Hockey in line Progetto Romana di Riccione e la scherma riminese dell’Accademia d’arme G. Voltolini.
 
 
Dal palco sportivo l’approfondimento di politica sportiva c’è stato più tardi nel corso dell’annuale assemblea di CdO Sport, presieduta dal responsabile dell’Associazione, Marco Patania che ha posto in evidenza la crescita anche del numero di fattive collaborazioni, come quella con il Csi (presente all’assemblea con propri rappresentanti), e dei cosiddetti “Tavoli di lavoro” . Qui Petrucci ha spiegato del tavolo intrapreso con il ministro Gelmini “Ci rincontreremo a breve a settembre - ha detto – lo sport italiano si auspica, oltre ad anni in cui conseguire importanti risultati, anche quelli in cui portare seriamente per la prima volta lo sport italiano nelle scuole, specie per quanto riguarda l’attività motoria nelle scuole elementari. Penso dalle prime avvisaglie che ci sia questa volta una punta di ottimismo. Sarà forse per la fede che ho. Ma di certo, dopo tanti anni che sono alla guida del governo sportivo italiano, e pure in un momento delicato per il paese come quello attuale, il nostro compito sarà fallimentare se alla fine del mandato non entreremo nella scuola”. Petrucci ha quindi posto in evidenza quanto contribuisca all’affermazione sportiva di Paesi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti il sistema di sport nella scuola attuato attraverso i college, chiudendo il suo intervento su un richiamo all’etica. “Se l’Italia ha ottenuto così grandi risultati nel nuoto, mai registrati in passato, questo significa che al sistema Italia nulla è vietato, anche nello sport. Siamo nelle prime 10 nazioni al mondo. Ribadisco però il mio personale e secco no alle bestemmie in campo. Che male che fanno quei labiali…”.
Ha quindi portato il proprio saluto monsignor Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, sottolineando l’attenzione allo sport posta con l’istituzione da parte di Giovanni Paolo II di una sezione denominata “Chiesa e sport” all’interno dello stesso Consiglio. “Lo sport è un ideale grande – ha affermato - uno dei più grandi dell’umanità, e dobbiamo porre ogni attenzione ai rischi che possono distruggerlo, come quello del doping o delle esagerazioni dovute al nazionalismo.” L’alto prelato tedesco, alla sua seconda visita al Meeting, dopo quella del 1990, quando era segretario dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, ha voluto ricordato quell’esperienza, citando il Pontefice di oggi ed il suo intervento sul tema di una Chiesa sempre riformanda, e rilanciando: “allora va anche bene oggi parlare anche di sport semper riformandum
In ultimo è toccato al presidente CSI Achini parlare di una nuova responsabilità fra gli attori dello sport italiano “quasi fosse una rivoluzione copernicana. L’equazione più efficace per sport di elite e sport di base è camminare insieme, dialogare, dare testimonianza. C’è bisogno reciproco. Servono i campioni come grandi modelli di vita e servono le esperienze dei dirigenti e degli allenatori del Csi e degli enti di promozione sportiva in genere che sappiano contaminare ed evangelizzare il vertice dello sport.”
 
 
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