Un nuovo impianto sportivo nelle Marche
Ricostruzione e Comunità: inaugurato stamane a Tolentino la struttura polivalente “R. Gattari”
Una scossa emotiva. Lo spazio di un abbraccio, quello largo, inclusivo, fra compagni di squadra, dopo aver realizzato per davvero un bellissimo “gol per ripartire”. C’è stato tanto orgoglio e soddisfazione sabato 21 a Tolentino, in occasione del taglio del nastro per l’inaugurazione ufficiale dell’Impianto Sportivo Polivalente, intitolato a Roberto Gattari, realizzato grazie al contributo di Suning, FC Internazionale Milano, CSI e Comune di Tolentino. La tensostruttura in Via Vittorio Veneto ha aperto per la prima volta al pubblico e alla comunità – con tanti i bambini presenti - per ospitare attività di pallacanestro, calcio a 5 e pallavolo. E non solo ovviamente. Servirà ad aggregare e rivitalizzare un comparto urbano del comune fortemente indebolito dal sisma. Ad usufruire della struttura polivalente e delle diverse iniziative ideate in questi mesi, oltre ai 20.000 abitanti dell'area di Tolentino, 5.000 dei quali si sono ritrovati senza abitazione a causa delle conseguenze del sisma, anche gli abitanti dei comuni limitrofi, da Visso, a Camerino, da Sarnano, a Belforte del Chienti, San Severino, Castelraimondo, Amandola, Pieve Torina e Muccia. Non poteva non essere il capitano del triplete nerazzurro, Javier Zanetti, a tagliare il nastro, sostenuto dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, dal vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, mons. Nazzareno Marconi, dal presidente del Csi, Vittorio Bosio e dal calore di tutte le società sportive del Csi marchigiano presenti, oltre a quella di Inter Forever, ricca di campioni che hanno fatto la storia dell’Internazionale, quali Materazzi, Frey, Moriero, Baresi, Stringara, Galante, Cesar.
Subito c’è stata la preghiera e la benedizione del vescovo, anch'egli nerazzurro nel cuore, che dopo aver letto il passo paolino della Lettera ai Corinzi, in cui l’apostolo delle Genti scriveva sulla corsa e sul pugilato ha detto ai giovani presenti. “Oggi Paolo ci avrebbe parlato di cross o di fuori gioco – l’incipit di don Nazzareno - ma il suo messaggio è chiaro e attuale con quello che stiamo qui celebrando oggi. Se si corre occorre sapere la meta dove arrivare, Lo sport ci insegna a vivere e a lottare con impegno. Avendo una meta fissa, non facendo a pugni con l’aria. Un gol per ripartire è stato segnato da una grande squadra, costituita appositamente, e di questo spazio per stare insieme ne avevamo davvero bisogno. É un luogo preziosissimo che guarda al futuro”.
“Siamo partiti un anno fa da un’idea che oggi è diventa realtà – ha detto l’argentino vicepresidente dell’Internazionale – siamo qui in un luogo dove tante persone hanno sofferto e soffrono ancora, specie i bambini, ma questa è la dimostrazione che quando si uniscono le forze tutto è possibile. Continueremo a fare molte cose in queste zone colpite dal sisma, vicini alle persone, vicini al Csi, capace di realizzare molte iniziative per i giovani in Italia. Lavoriamo molto bene con il Csi e perciò ci piacerebbe proseguire su questa strada intrapresa”.
L’assist di Zanetti è stato raccolto immediatamente da Bosio. “Abbiamo realizzato un sogno – ha detto il numero uno dell’associazione sportiva di ispirazione cristiana – Un anno fa quando avevo visitato con don Albertini, il nostro consulente ecclesiastico, queste terre così ferite e scosse ci siamo detti di dover realizzare qualcosa di importante a livello sportivo. Non si è trattato solo di mettere soldi ma di partecipare e condividere il progetto. Grazie a tutti i volontari e ai collaboratori, ai professionisti che hanno permesso tutto ciò. Il sogno è realtà e sarà da oggi possibile svolgere un’attività sana con tanti giovani sportivi protagonisti”.
Infine il saluto e il ringraziamento del primo cittadino tolentinato che ha ringraziato i partner, per la serietà, per la cura dei dettagli, quei particolari che fanno la differenza. “Sono milanista ma posso riconoscere la grande serietà della società della FC Internazionale e dei partner che hanno permesso questo trait-d’union con il nostro territorio. Continuiamo a lavorare per la ricostruzione. Come sindaci abbiamo suonato la sveglia, pensando sempre a un domani e mai al passato. Questo impianto ne è l’esempio tangibile. Grazie a tutti!”