Il calcio d’inizio alla nuova stagione del Csi lo ha dato Bruno Pizzul. Alla sua storica voce è affidato il ricordo di un passato – quell’ “Alba” friulana, la sua società Csi - e di un presente che impone il minuto di silenzio per i caduti di Kabul. Applausi, e via alla grande convention associativa, antipasto di una lunga stagione CSI che avrà gustose portate nel suo ricco menu. C’è Mons. Claudio Paganini a condurre la meditazione in apertura, seguito dall’indirizzo di saluto di Padre Kevin Lixey responsabile in Vaticano dell’Ufficio  Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i Laici. Tocca a Paolo Piazza presidente nel verbaniese della Virtus Crusinallo, pluricentenaria società del Csi fare da tedoforo alla Convention, davanti ad una platea che si scalda ancor più al videomessaggio del sempre presente vicepresidente nazionale Santo Gagliano. In sala non c’è nemmeno Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, però partecipe con un messaggio nel salutare ed augurare buon anno ad un’associazione “da sempre impegnata a diffondere una cultura dello sport ispirata alla formazione integrale della persona.”
E’ il momento di Massimo Achini, che, come qualsiasi allenatore nel ritiro prestagionale, parte subito ad illustrare moduli e tattiche per preparare il 2009-2010. Non si affida, né a ‘special one’, né a particolari santoni del gioco o delle Nazionali. L’ispirazione guida è sempre quella delle pagine del patto associativo del Csi.
“Occorre da oggi giocare il “secondo tempo” di una partita lunga un quadriennio” spiega Achini alla folta platea, con 485 partecipanti, da 19 regioni e in rappresentanza di 99 comitati “con lo stesso entusiasmo, passione e determinazione avuta nei primi mesi”.
 
Ecco allora i primi obiettivi e le sfide da giocare per il 2009-2010:
Campagna del + 1 (aprire una nuova disciplina sportiva in Comitato)
Campagna della Ginnastica (20 manifestazioni gratuite sul territorio)
Attività giovanile (150 mila euro stanziati, bando per 20 comitati attività gratis)
Casa Comitato (la presidenza nazionale in visita per 40 Comitati provinciali)
Percorso Statuto (un anno di laboratorio con il coinvolgimento diretto della periferia)
Sport e diocesi (è pronto già un sussidio, primo passo di un percorso)
Disabili (al lavoro la Commissione)
Agorà dello sport (maggio)
Formazione
Attività Sportiva
 
 
Semplice e facile da attuare in campo lo schema base: fare “squadra” all’interno dell’associazione fra comitati, e con tutto il panorama sportivo, Enti, Federazioni e CONI, nella cui Giunta il CSI siede dall’aprile 2009. La Convention ne è lo specchio. Sul palco milanese sono diversi i compagni di squadra pronti a ribadirlo. Primo fra tutti il vicepresidente vicario del Comitato Olimpico; Riccardo Agabio, felice per la speciale attenzione dedicata alla promozione della ginnastica (la federazione di cui è presidente) “sono pronto a sostenere con grande entusiasmo la vostra campagna”. Non è solo il numero uno della federginnastica ma con un campione come Alberto Busnari, cresciuto in oratorio. C’è poi il segretario generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, anch’egli pronto a ricordare i suoi trascorsi dirigenziali nel CSI ed a sottolineare il “proficuo lavoro che Massimo Achini sta svolgendo nelle riunioni della Giunta del CONI”. Con lui anche Maurizio Romano direttore CONI Area territorio e promozione dello sport, Filippo Grassia presidente provinciale del CONI Milano, Pino Zoppini presidente regionale del CONI Lombardia, Luigi Musacchia presidente della Libertas e coordinatore degli Enti di  promozione sportiva, Vincenzo Casati vicepresidente nazionale vicario dell’US ACLI, ed Alessandro Galbusera presidente provinciale di Milano dell’US ACLI
Tutti d’accordo nel ribadire un mondo dello sport unico dove è finita l’epoca delle contrapposizioni tra Enti e Federazioni.
 
 
 
Metaforicamente si torna negli spogliatoi, dove il “mister” Massimo Achini passa ad illustrare nei dettagli la strategia.
 
“Siamo un’ associazione da sempre impegnata su due versanti contemporaneamente: quello educativo (emergenza – crisi); quello dei contribuenti a migliorare la qualità vita della società in cui viviamo. Siamo responsabili di ciò e all’esterno non passa inosservata l’ attività che produciamo.
E allora nella direzione del miglioramento, del potenziamento del nostro impegno, e per essere più incisivi vedo utile un percorso su 3 strade:
Fedeltà: la campagna “uno sport per la vita” faccia sì che nella nostra Associazione coerenza e testimonianza siano sempre presenti, con una fedeltà granitica ai valori che ci ispirano ed un modo concreto di agire per il bene comune.
Approfondimento: E’ necessario ragionare e approfondire anche culturalmente il nostro impegno a favore della società e del bene comune, attraverso la dottrina sociale della Chiesa.
Esodo: Bisogna sforzarsi di lasciare l’ “autocentrismo” dei singoli comitati e lavorare in rete; occorre un salto culturale (un miracolo?) per far cadere le barriere fra comitati
 
La ripresa ha inizio con la testimonianza del Prof. Mario Melazzini, Presidente dell’AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, accompagnato da Alessia Daturi di Telethon. Quindi arriva il momento della riflessione sul tema dell’anno da parte di Mons Carlo Mazza, Vescovo della diocesi di Fidenza, sempre accanto al CSI nelle sue tappe più significative. “Lo sport per la vita è tale se attraverso l’attività sportiva riuscirete a voler bene ai ragazzi, ad amarli. In ciò il Csi ha un valore aggiunto. Se vorrete bene ai ragazzi farete dei miracoli…fedeli a quei valori cristiani che vi hanno sempre contraddistinto. Vi auguro i migliori successi”.
C’è quindi un breve time-out dove viene estratta a sorte una crociera, regalata al comitato di La Spezia. Dai sorrisi liguri a quelli meno fortunati di Operation Smile (vedi banner a sinistra), con Alessandra Corrias direttore della Fondazione Operation Smile Italia Onlus venuta a rinnovare e rinsaldare l’intesa con il CSI. Ci saranno delle iniziative a livello nazionale e locale per sostenere la Fondazione nata nel 2000, costituita da volontari medici, infermieri e paramedici che realizzano missioni umanitarie in 51 Paesi del Mondo, per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni facciali ed esiti di ustioni e traumi.  L’impegno del Csi è di regalare un sorriso al maggior numero di bambini. Almeno 100 ragazzi si è detto. Tradotto:17.000 euro. Più di mille ne sono stati raccolti già nella sola serata della Convention. Un bel buongiorno per un mattino che albeggerà a metà 2010.
Ultime battute con Andrea Cardinaletti presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo “Abbiamo festeggiato i 50 anni di vita, non vogliamo fermarci qui ma impegnarci in altri interventi ed altri progetti per lo sport. L’incontro è un grande dono. E con il tempo abbiamo voluto focalizzare la nostra lente dal contenitore (l’impianto sportivo) al contenuto (le persone che lo vivono).
Quindi è il turno di Cristiano Michele, direttore marketing e strategie distributive della “Assicurazione Cattolica”; poi si ritorna sul tema della disabilità con l’ intervento di Pierangelo Santelli, presidente regionale CIP della Lombardia e con un videomessaggio di Luca Pancalli, presidente nazionale el CIP, che annuncia la collaborazione con il CSI in vista dell’imminente Giornata Nazionale dello sport paralimpico, in calendario per giovedì 15 ottobre. Il Csi sarà a Roma ed in altre 10 città a sostenere le attività per diversamente abili nelle 24 ore de “L’unione fa lo sport”.
Minuti finali con Michele Marchetti, direttore nazionale dell’area formazione, che dal palco ha rilanciato gli albi nazionali, la creazione di portali sulla piattaforma Skynet, dedicati ad arbitri, ad allenatori e ad ogni altra tipologia di operatori associativi e con Renato Picciolo, direttore nazionale dell’areà dell’attività sportiva, che ha ribadito l’importanza del Doas, la documentazione dell’attività sportiva on line, come efficace strumento di trasparenza, condivisione e legalità, presentando infine il calendario dei Gran Premi e dei Campionati nazionali, che ripartiranno in marzo con le finali dello sci ad Alleghe (BL) e la campestre a Gubbio (PG).
 
 
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