Conferenza Nazionale dei Presidenti

 
 
Nell'ambito del già insufficiente rapporto tra volontariato e lavoro del non profit italiano, l'associazionismo sportivo – e soprattutto il CSI – sembra avere il ruolo di fanalino di coda, mostrandosi particolarmente reticente al ricorso a professionalità remunerate, che garantiscano la continuità dell'opera educativa e della gestione dei progetti e delle strutture, ai vari livelli.
Manca, inoltre, la capacità progettuale per saper valorizzare il prodotto sportivo come prodotto educativo e culturale ad eventuali sponsor o per presentare proposte e progetti di qualità, meritevoli pertanto di interventi da parte delle istituzioni.
Nello stesso tempo, appare necessario approfondire le modalità attraverso le quali promuovere e valorizzare le competenze dei laureati in scienze motorie, di cui l'azione del CSI ha sempre più bisogno.
 
Proprio in tal senso, quello tra volontariato e lavoro appare come uno dei nodi che il CSI è chiamato a sciogliere.