10 luglio 2018

Ciao “Prof”

È morto Vittorio Ferrero. Il cordoglio del Csi

Il 9 luglio in serata, è morto il prof. Vittorio Ferrero, storico formatore e memorabile dirigente nazionale del Csi, nelle cui fila ha ricoperto numerosi incarichi. Al Csi, e non solo, Vittorio per lunghi anni ha regalato “cultura e amicizia”. Il Csi esprime le più sincere condoglianze alla famiglia, e vicinanza di cuore in questo momento di dolore

Il Centro Sportivo Italiano esprime il proprio profondo cordoglio per la morte di Vittorio Ferrero, avvenuta lunedì 9 luglio, all’età di 79 anni, compiuti lo scorso 7 luglio.  Storico formatore associativo ha accompagnato, con la sua presenza e la sua sensibilità educativa, molti anni del Centro Sportivo Italiano.

Nato a Roma nel 1939, sin dall'infanzia ha consuetudine con la sua città grazie alle lunghe passeggiate con il padre, attraverso luoghi ancora segnati dalle conseguenze della guerra. Lungo gli anni il rapporto con la città si è fatto sempre più intenso, attraverso lo studio e il quotidiano approfondimento della storia, dell’arte, della società, del tessuto urbano. Docente di Lettere negli istituti superiori, ha collaborato in ambito editoriale alla realizzazione di video-cassette sugli autori della Letteratura Italiana e sulla Storia d’Italia.

Ha testimoniato la sua identità associativa dalla Basilicata, al Lazio, alla Calabria, rivestendo numerosi ruoli in tutte le regioni che lo hanno visto agire e vivere. Tra questi, lo ricordiamo presidente del Comitato CSI di Roma dal 1980 al 1985.

La sua vera passione, però, è stata l’educazione vissuta nello sport. Interessato ai processi educativi, si è impegnato nell’attività sportiva in qualità di allenatore di pallavolo. A lui si deve l’intuizione di individuare la connessione tra gesto sportivo ed educazione come elemento culturale che ha consentito la fondazione della Scuola Nazionale Educatori Sportivi del CSI, la quale ha dato vita ad una nuova generazione di allenatori, animatori, arbitri e formatori all’interno del Centro Sportivo Italiano. In questo contesto, emerge la sua attenzione per i più giovani e la sua attività promozionale in progetti quali Giocasport e Fantathlon, intesi come metodologie di allenamento polisportivo. La formazione è sempre stato il suo cavallo di battaglia e, proprio per questo, ha diretto la scuola nazionale educatori sportivi dal 1995 al 2008 e quella dirigenti dal 2009 al 2012.

Ha lasciato numerosi scritti e testi che per molto tempo ancora saranno occasione di confronto e di approfondimento; soprattutto, però, ha consegnato a tutti coloro che si sono formati con lui l’importante impegno a proseguire la declinazione e l’aggiornamento dell’educare attraverso lo sport, con la prospettiva di servizio e di vicinanza ai più piccoli.

Il Csi tutto, esprimendo immenso cordoglio alla famiglia, alla moglie Lina, alla figlia Alessandra ed ai nipoti Lucrezia, Marta e Daniele, lo ricorda con alcune delle sue semplici e significative parole. “Quando accettiamo un ragazzo nelle fila di una nostra società sportiva è come se firmassimo un contratto con cui ci impegniamo a fare del nostro meglio per farlo crescere bene. Questo contratto, finora sempre sottinteso, mi piacerebbe trovasse una formulazione reale. Lo sogno da sempre: un “contratto educativo” chiaro e preciso da far firmare all’inizio della stagione ai ragazzi, ai dirigenti, agli allenatori, con poche regole semplici ma vincolanti sotto il profilo educativo, in calce alle quali apporre una firma che abbia il valore di un impegno solenne a rispettarle. Vale la pena provarci. Alzi la mano qualcuno che non ne sente il bisogno”.

 

Gli incarichi di Vittorio Ferrero nel CSI:

- consigliere nazionale dal 1984/1987-1991

- direttore scuola nazionale educatori sportivi 1995/2008

- direttore scuola nazionale dirigenti 2009/2012

- responsabile formazione CSI Lazio 1982/1984

- Commissario CSI Civitavecchia 1994/1995

- Presidente CSI Roma 1980/1985

- Commissario CSI Roma 1979/1980

- Consigliere provinciale CSI Roma 1986/1988

 

 

Le esequie avranno luogo martedì 10 luglio a Sant’Andrea dello Ionio (CZ).

Per chi volesse inviare messaggi di cordoglio l’indirizzo è:

Famiglia Ferrero

Via Regina Margherita, 17

88060 Sant’Andrea dello Ionio (CZ)

Il ringraziamento della famiglia Ferrero

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo volentieri la lettera di ringraziamento a firma di Alessandra Ferrero, inviata al CSI a nome della famiglia:

 

In questi mesi durante i quali papà non è stato bene abbiamo avuto modo di sentire l'affetto di quanti lo hanno conosciuto. Vi siete costantemente informati sulle sue condizioni  di salute e chi ha potuto è venuto a trovarlo, spesso commuovendolo. Io mamma e i miei figli sappiamo di avere avuto una persona speciale accanto, ma purtroppo, come spesso accade, ci si sofferma più sui difetti che sui pregi.

È  stato però coccolato da voi tutti e da noi fino all'ultimo momento. Io lo immagino, anzi no, lo vedo soddisfatto per come sono andate le cose.

Papà ha avuto una bella vita, ricca di soddisfazioni e dispiaceri che ha sempre affrontato con lucidità e lungimiranza. Sono certa che lui abbia scelto il momento per abbandonare questa vita e dedicarsi ad altro.

Il CSI e la scuola sono stati e lo sono ancora la sua seconda famiglia, alla quale si è dedicato senza risparmiarsi e spesso ostacolato, ma credo che proprio questo gli abbia dato lo spirito e la forza per essere quello che è.

Vorrei ringraziarvi uno ad uno personalmente, ma è difficile se non impossibile.

Molti di voi sono nei nostri ricordi per aver avuto il piacere di condividere alcuni momenti, altri solo per averne sentito parlare, ma tutti importanti perché importanti siete per Vittorio.

 

PROGETTO UOMO

 

Grande giganteggia in me

       l'idea 

           dell'amore totale 

 

Un'idea senza confini

non stretta da orizzonti 

             né vicini né lontani 

 

quando e dove

non esiste la violenza 

          nessuna violenza 

 

nemmeno  la più  piccola violenza 

 

perché non si debba più dire

          con l'ipocrisia sottile

 

che esistono grandi violenze

          o piccole violenze

 

- L'amore

    non conosce 

         non può conoscere

              violenza

 

se non vuole negarsi -

 

Non condannatemi ad essere

 

                   un'isola 

 

non fatemi violenza 

        perché io non possa farne

                   a voi

                       a nessuno  

                           a niente

 

Grande giganteggia in me

 

                  un'idea 

la perfetta sconosciuta idea

 

          dell'amore totale

 

Grande giganteggia in me

 

                  un progetto 

 

un progetto che ha nome amore 

 

          che ha nome uomo

 

Dio dell'amore

che attesa! che attesa profonda 

 

          nel progetto uomo

 

e potremmo dire

 

grande giganteggia in NOI

 

                   uomini

 

                   un'idea 

 

l'idea dell'amore totale.

 

                       Lavello - 12 Settembre 1976