-IL PUNTO- Azioni che rendono? Investiamo in umanita'
L’altra sera ero a cena con un grande imprenditore italiano. Tra le altre cose mi diceva: "Vedi, uno dei grandi problemi è far capire ai governi nazionali che non esiste una strada che consenta di uscire dalla crisi economica di oggi senza fare investimenti". Detto che le mie competenze in fatto di economia e mercati sono quasi zero, mi sono detto: "Ma allora noi siamo più bravi dei governi mondiali…". Già, perché anche in questi anni di crisi, di investimenti ne abbiamo fatti e continuiamo a farne tanti. A che cosa mi riferisco? Bot, CCT, titoli? Quando mai? Le casse delle società sportive e dei Comitati del CSI sono sempre "quasi vuote" e caso mai il problema è riuscire ogni anno a far quadrare il bilancio. Noi facciamo scelte diverse: investiamo in umanità. Lo facciamo con determinazione, coraggio, rischio. Mettendo in gioco tutto quello che abbiamo. Investiamo in persone che abbiamo ancora la voglia di amare, sognare, aiutare i deboli e gli ultimi, vivere il Vangelo, dare senso alla vita. Sono investimenti che rendono , ve lo posso garantire. Siccome ogni buon investimento deve avere un portafoglio diversificato, ecco che puntiamo su animatori, allenatori, dirigenti, arbitri… La Chiesa italiana ha lanciato il tema che accompagnerà i prossimi dieci anni: "la sfida educativa". E’ un tema che "sentiamo nostro". Non solo. Da sempre le sfide ci piacciono e appassionano. Ecco perché sogniamo di formare 10 mila animatori sportivi nei prossimi 4 anni da "inviare" nelle Parrocchie, nelle periferie, nelle strade, nella disabilità, di ogni angolo del Paese. Ecco perché abbiamo "messo in piedi" un albo nazionale allenatori, dirigenti e arbitri con l’obiettivo di arrivare (entro il 31 dicembre) a superare i 9 mila nominativi di persone impegnate nelle nostre società sportive. Sono solo esempi della politica di "investimento in umanità" che, oggi come ieri, accompagna il CSI. Mi piace lanciare anche alle società sportive la sfida del " + 1". Cercate sul vostro territorio almeno un nuovo dirigente, allenatore, animatore, da coinvolgere. Certo, trovarlo non è facile, anzi è difficile. Non importa, cercatelo. Datevi l’obiettivo di "convincerlo" entro gennaio a darvi una mano. Poi accompagnatelo, formatelo, entusiasmatelo. E se per caso, come a volte capita, dopo qualche mese "molla e scompare" non importa. Ricominciate da capo investendo su un altro giovane che abbia voglia di scoprire che servire gli altri contiene un oceano di felicità. Qualcuno potrebbe chiedersi: e gli interessi di questi investimenti? Non c’è problema. Finiscono direttamente nel cuore dei ragazzi e dei giovani che incontriamo. Ed è questo che ci rende felici.