Concorso a premi "Dove ogni maglia ha un’anima"
Vestire una maglia significa riconoscersi in quei colori, situarsi in un territorio di appartenenza che incita ad uscire ed incontrare altre maglie, anche di cuori diversi, con cui condividere momenti di gioco e di sport. Far sì che ogni maglia abbia un’anima è conseguenza di uno stile di vita e di scelte personali e di comunità che, spesso, gli atleti vivono nelle società sportive. Per il Centro Sportivo Italiano questo è accaduto in 75 anni di storia trascorsi a formare giovani sportivi e buoni cittadini.
In un tempo di realtà virtuali e di tempi sempre più ristretti è difficile, soprattutto per i giovani, accorgersi delle memorie e dei patrimoni che li circondano. I gesti alti di cui sono protagonisti scompaiono velocemente, offuscati da comunicazioni aggressive, informazioni proiettate ad intercettare più il lato oscuro dell’esistenza che gli aspetti brillanti della vita.
I giovani non sono semplicemente il futuro, ma il presente. Sono capaci di atti nobili e significativi. I giovani sportivi, in particolare, nelle oltre 13.000 società sportive del CSI, sono testimonianza di: solidarietà, coesione sociale, generosità, altruismo, integrazione, sacrificio, sensibilità, impegno.
Il Centro Sportivo Italiano ha deciso, in occasione delle celebrazioni per il 75° anniversario dalla fondazione, di raccontare queste storie “belle”, che nascono nel contesto sportivo lanciando il concorso “Dove ogni maglia ha un’anima”. Fino a giugno 2019, le società sportive affiliate potranno inviare le storie di giovani atleti ed atlete, esclusivamente under 18, che si distinguano per il valore culturale, sociale, morale, civile.
Compilando il form on line bit.ly/ConcorsoCsi75, potrete candidare i soggetti che riterrete meritevoli e raccontarne la storia. Come da regolamento, dovrete farlo entro il 30 giugno 2019.
Tra tutte le storie pervenute, una giuria selezionerà quelle a cui saranno destinati i premi messi a disposizione (vedi regolamento allegato).
Si tratta di un modo per riconoscere l’impegno e la qualità dei giovani del CSI, che conservano e animano il patrimonio culturale e spirituale dell’associazione; è anche un’occasione per vivere i 75 anni del CSI non come celebrazione, ma come sfida educativa dinanzi ad un sistema sportivo che, proprio come nel 1944, prima che pensare a se stesso, deve essere strumento per unire e costruire comunità di persone. I giovani lo fanno già: giocano insieme, sono uniti da obiettivi e mete, superano le barriere e gli ostacoli.