«Giocare per credere» Calcio, Vangelo e… Clericus Cup!
Sabato 30 marzo subito in campo 10 delle 16 squadre del mondiale pontificio
Nella gara inaugurale si affrontano le finaliste del maggio 2018.
Per i campioni dei Martyrs difficile il debutto contro i cugini del Collegio Urbano.
Tre titoli per entrambe, è subito derby. I Leoni d’Africa cercano la rivincita
Nuovamente di fronte i due capitani salutati in maggio da Papa Francesco.
Portoghesi e brasiliani in squadra insieme; i francesi con i belgi.
Sabato 1° giugno le finali
Sedici squadre per cantare il Gloria! Con l’arrivo della primavera, in piena Quaresima, sboccia di nuovo nella capitale, all’ombra del Cupolone, la Clericus Cup, il mondiale della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. La tredicesima edizione del torneo riparte con una novità assai significativa: nella fase a gironi infatti seminaristi e sacerdoti giocheranno in gironi differenti. Un modo per vivere le gare di qualificazione ‘inter pares’, rispettando i distinti percorsi formativi e le tappe intermedie per arrivare ai ministeri: pastorali per i più esperti “don”, accademici per gli studenti che non hanno ancora ricevuto l’ordinazione presbiteriale. È Vittorio Bosio, il presidente del Centro Sportivo Italiano a spiegarne il significato: “La Clericus Cup per il Csi, più del valore sportivo, intende alimentare quello missionario e pastorale. Ci interessa accompagnare la Chiesa, fare promozione umana nel mondo parrocchiale, sostenendo sempre più la pastorale giovanile con uno degli strumenti più idonei per la crescita dei giovani: lo sport. Così come indicatoci dallo stesso Papa Francesco nel recente Sinodo dei giovani”.
Al Fianco della Clericus Cup
Santiago Perez de Camino, responsabile Ufficio Chiesa e Sport del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. “Credo che lo sport senza la Chiesa perda un riferimento etico fondamentale, e la Chiesa senza lo sport perda uno strumento unico e universale di testimonianza, ecco che quindi uno ha bisogno dell’altro elemento. La Clericus Cup è l’esempio più evidente del rapporto Chiesa e Sport. Lo sport è uno strumento d’incontro, di formazione, di missione e di santificazione così come ha detto il Papa. Ringrazio il Csi, che pone la sua attenzione non al profitto ma alle persone”. Daniele Pasquini, presidente del Csi Roma, che del torneo cura l’organizzazione tecnica (arbitri e giustizia sportiva) ha aggiunto: “Noi cerchiamo degli educatori, non solo dei tecnici. Con la Clericus Cup abbiamo trovato un modo sportivo per aprire le porte dei vari collegi e collegarli tra loro in un torneo cui teniamo molto. A Roma da anni gli oratori partecipano all’Oratorio Cup con attività polisportive, adatte ad ogni tappa della crescita evolutiva. Ci interessa che le nostre società sportive siano scuole di vita, oltre che di sport”.
Gol, via crucis e dopo Pasqua lo sprint finale
Sarà quella della Clericus Cup anche quest’anno una speciale Quaresima, vissuta dai preti con gli scarpini sotto la talare, tra le usuali Via Crucis del venerdì e gli allenamenti di rifinitura, in vista dei weekend di gioco. Come ormai tradizione, la Clericus Cup si disputerà sui campi dei Cavalieri di Colombo, al Centro Sportivo Pio XI, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24).
Nella sua 13ª edizione, la Clericus Cup vedrà in campo 16 squadre con una formula composta da 4 gironi da 4 squadre, con le prime due classificate di ciascun girone che si qualificano per le fasi successive. Sosta obbligata in aprile per le celebrazioni pasquali. Quindi si torna in campo a maggio con i quarti di finale (sabato 18): le semifinali (sabato 25) prima dell’appuntamento clou con le due finali: sabato 1 giugno 2019.
Un mondo di nazioni in campo: La Francia con il Belgio. Italia con più convocati:34
Sono 403 i tesserati iscritti, inclusi i dirigenti delle squadre, con passaporto di ben 67 diverse nazionalità, i protagonisti della nuova Clericus Cup. Dei 359 calciatori l’Italia ha 34 convocati tra i vari seminari diocesani. Messico e Nigeria sono poi i paesi con più rappresentanti, con 31 e 26 atleti. Gli statunitensi sono 21, tutti in forza al NAM. Seguono Spagna, Brasile, e Colombia. Cinque i continenti rappresentati, con giocatori anche di Corea, Angola, Armenia, Cile, Giordania, Inghilterra, Venezuela e Sud Sudan.
Brasile alleato con il Portogallo. I “campioni del mondo” francesi assieme ai belgi
Sono solamente quattro le squadre che hanno partecipato in ciascuna delle nove precedenti edizioni della Clericus Cup. Nello strettissimo club delle fedelissime ci sono North American Martyrs, Collegio Urbano, Mater Ecclesiae e Sedes Sapientiae, unica squadra fra le magnifiche 4 a non aver mai conquistato il titolo. Torna in campo il Collegio Brasiliano, accordatosi con il Collegio Portoghese per dar vita alla Alleanza Luso Brasiliana. Bella, fraterna e calcisticamente interessante si preannuncia la formazione del Collegio Franco Belga, che lega a livello ecclesiastico le due Nazionali vittoriose nelle due finali (1° e 3° posto) dei recenti mondiali di calcio in Russia.
La squadra vaticana in accordo con il Vicariato, e così torna nel torneo il Pontificio Seminario Romano Maggiore, insieme ai chierichetti del Papa del Preseminario Vaticano. La neonata squadra del Romano Vaticano suscita davvero parecchio interesse.
Nella prima giornata il “remake” dell’ultima finale
Dopo i riflettori di Masterchef e della SuperClericusCup, il campionato pontificio 2019 offre subito in apertura un piatto forte di giornata. L’open match della 13ma Clericus Cup, sabato 30 marzo sul campo con vista Cupolone, sarà infatti North American Martyrs - Collegio Urbano, ovvero il remake della finale 2018, vinta dai seminaristi Usa per 4-2 ai rigori. L’eterna sfida tra i due collegi confinanti al Gianicolo sarà un flashback per i due capitani, di nuovo faccia a faccia. Per William Nyce, numero 5 ‘stars and stripes’ e per il sudafricano Sifiso Ndlovu è ancora vivo il ricordo del maggio scorso, quando, insieme agli altri capitani in udienza dal Santo Padre donarono al Pontefice la maglia delle rispettive squadre finaliste. Papa Francesco - argentino, calciofilo coi fiocchi - quel giorno, salutò cordialmente i due, autografò alcune casacche, benedisse la coppa, assieme al pallone della finale. Incoraggiando per tutti proprio i due capitani. “Evangelizzate anche su un campo di calcio. La vostra missione è una sfida quotidiana” l’esortazione ai presbiteri di Bergoglio prima del selfie collettivo con al centro i due capitani e don Alessio Albertini, assistente ecclesiastico nazionale del Csi.
Nel primo week end anche il derby iberico e mariano
Si parte fortissimo quest’anno. Vicini di casa sono anche i collegi sacerdotali San Paolo ed Altomonte che si affrontano anche loro sabato alle ore 9. E ci sarà subito al debutto il primo derby mariano stagionale che opporrà Sedes Sapientiae a Redeptoris Mater, in campo due seminari molto spesso capaci di arrivare sul podio del mondiale ecclesiastico. Pepato e colorito si preannuncia infine, tra queste prime gare di regular season, domenica il derby della penisola iberica, con i sacerdoti del Collegio Portoghese (Alleanza Luso Brasiliana) opposti a “los curas”, i don del Collegio San Josè, ovvero i sacerdoti spagnoli.
Albo d’oro
2007 Redemptoris Mater
2008 Mater Ecclesiae
2009 Redemptoris Mater
2010 Redemptoris Mater
2011 Gregoriana
2012 North American Martyrs
2013 North American Martyrs
2014 Pontificio Collegio Urbano
2015 Pontificio Collegio Urbano
2016 Mater Ecclesiae
2017 Pontificio Collegio Urbano
2018 North American Martyrs
Le stellate
I seminaristi USA del North American Martyrs sono i campioni in carica della Clericus Cup. Grazie al successo a stelle e strisce ottenuto un anno fa, hanno realizzato il “triplete”, vincendo il titolo nel 2012, 2013 e 2018. Tre anche i titoli collezionati dai seminaristi neocatecumenali del Redemptoris Mater (2007, 2009 e 2010) e del Collegio Urbano (2014, 2015, 2017). Il Mater Ecclesiae ha conquistato due volte il titolo, nel 2016 ai rigori e nell’edizione del 2008, mentre gli studenti della Pontificia Università Gregoriana hanno vinto il titolo nel 2011.
I 4 gironi del campionato 2019
Ecco i quattro gironi dell’edizione 2019:
Girone A: North American Martyrs, Consolata Missionari, Mater Ecclesiae, Pontificio Collegio Urbano
Girone B: Collegio San Paolo, Altomonte, Pio Latinoamericano, Pontificia Università Gregoriana
Girone C: Sedes Sapientiae, Redemptoris Mater, Collegio Franco-Belga, Romano-Vaticano
Girone D: Collegio Spagnolo, Alleanza Luso-Brasiliana, Collegio Messicano, San Guanella e Amici
Vietato pareggiare e al fischio finale terzo tempo di “fair pray”
Il regolamento del campionato della Clericus Cup è simile a quello federale con qualche “deroga” tratta dal regolamento di gioco del Csi. Rispetto alla Figc, infatti, si possono effettuare 5 sostituzioni, chiamare il time out (due minuti, a tempo, per squadra a partita) e c’è la possibilità, per gli arbitri del Csi, di estrarre il cartellino azzurro (espulsione temporanea di 5 minuti), un provvedimento tra il giallo e il rosso, che sanziona una grave scorrettezza in campo, un fallo volontario da ultimo uomo o altre tipologie di falli. Altra particolarità regolamentare, è che alle squadre non è mai concesso pareggiare. Meglio: ogni match che al termine dei minuti regolamentari finisse in parità, si concluderà ai calci di rigore, con due punti alla squadra migliore dal dischetto ed un solo punto al team sconfitto. Alla fine di ogni gara si effettua regolarmente uno speciale “terzo tempo”. Trattandosi di partite tra sacerdoti, non consiste solo in strette di mano ed abbracci, ma include una preghiera che accomuna le squadre in nome della universale fede cristiana.
La Clericus Cup sul web e sui social network
La Clericus Cup ha un proprio sito web dedicato all’indirizzo www.clericuscup.it. Video, fotografie, rassegna stampa, regolamento di gioco, classifiche, calendari e tutte le news dai campi del campionato di calcio clericale: un portale al servizio degli addetti ai lavori e dei semplici appassionati. La Clericus Cup è sempre più "social" attraverso l’hashtag #ClericusCup: news, contenuti, immagini, video e curiosità su Facebook, Twitter, YouTube, e Flickr documenteranno in diretta i vari momenti internazionali del Torneo, in costante contatto anche con l’universo di appassionati, followers o semplici curiosi. Non mancheranno approfondimenti, rubriche e report che racconteranno il vissuto quotidiano dei Collegi partecipanti.
La Clericus su Tv2000 e Radio Vaticana
Anche in questa edizione del Mondiale vaticano, Tv2000, la tv della Cei, dedicherà al torneo un’ampia parentesi nelle settimane in cui si gioca il torneo. Nel mese di marzo e in maggio ogni lunedì la Clericus Cup sarà all’interno di “Sport 2000”, il rotocalco sportivo delle ore 19 condotto da Giampiero Spirito. Media partner del torneo sarà ancora Radio Vaticana Italia, che ospiterà risultati, commenti e storie dei protagonisti all’interno di “Non Solo Sport”, in onda ogni lunedì, dopo il week end di gioco alle ore 12,15 e alle 17,05.