Il Csi saluta l'Universiade
Benedetta la torcia in Vaticano da Papa Francesco.
La fiaccola delle Universiadi è arrivata a Roma mercoledì 12 giugno e ha ricevuto la benedizione del Papa nel 60esimo anniversario dei primi Giochi universitari organizzati a Torino nel 1959. Il traguardo è Napoli, il 3 luglio, quando inizieranno le Universiadi estive che si concluderanno il 14 dello stesso mese. Partita proprio dalla città della Mole il percorso della fiaccola ha attraversato l’Italia, sconfinando a Losanna, arrivando a Roma dopo aver visitato Assisi. Sono 14 i tedofori che si sono alternati lungo il percorso romano, da Piazza San Pietro, passando per Castel Sant'Angelo e poi al Centro Sportivo Italiano. Correndo in coppia, si sono alternati Davide Tizzano, due volte campione olimpico di canottaggio e membro del Comitato organizzatore, Massimiliano Rosolino, oro a Sydney 2000 e ambassador di Napoli 2019, Valerio Grazini, medaglia d'oro di Tiro a Volo all'Universiade Gwangju 2015, Giancarlo Tazza, oro in Tiro a Volo all'Universiade Shenzen 2011, Lorenzo Porzio, bronzo olimpico di Canottaggio, Dariya Derkach, campionessa europea under 23 di Atletica leggera, Giovanna Giacobbo, pallavolista della Nazionale Italiana e studentessa Luiss, oltre a sette studenti universitari della rete UniSport Roma, tra cui La Sapienza, Lumsa, Campus Bio-Medico, e alcuni seminaristi della Clericus Cup iscritti alle Pontificie Università. L’ultimo tedoforo della tappa capitolino è don Luigi Portarulo, calciatore della Clericus Cup per la squadra Romano-Vaticano: da Castel Sant’Angelo raggiunge la sede nazionale del Csi in via della Conciliazione. «Ho corso come rappresentante delle Università pontificie, frequento la Lateranense, dopo aver studiato in Gregoriana. È bello che il Vaticano sia coinvolto per dire che anche i sacerdoti sono studenti, testimoniano attraverso i valori dello sport, oltre che con il ministero».
Al numero uno di Via della Conciliazione c’è il presidente del Csi Vittorio Bosio ad accogliere i tedofori, gli ospiti internazionali e la delegazione campana. «Partecipiamo con i volontari e abbiamo atleti che frequentano le Università con cui collaboriamo in tutta Italia. Queste Universiadi 2019 lasceranno il segno. Lo sport è un’esperienza fondamentale nel mondo universitario. Saremo sempre accanto per diffondere lo sport in modo coerente con i suoi valori educativi e formativi».
L’esperienza con il Papa è stata emozionante per il presidente Fisu (Federazione internazionale sport universitari) Oleg Matytsin «la sua benedizione è uno stimolo aggiuntivo per chi partecipa e per la Fisu. Il vero valore dello sport è unificare e creare i leader di domani. Anche la religione unisce persone di nazionalità, sesso e idee diversi. La responsabilità culturale e il rispetto sono valori portanti. Abbiamo creato qualcosa di eccezionale, di respiro internazionale in una città speciale. Spero apra gli occhi anche qualche politico». A nome del presidente Regione Lazio Nicola Zingaretti, Roberto Tavani, della segreteria politica della presidenza della Regione, sottolinea che «lo sport è un mezzo straordinario per mandare i messaggi di cui c’è bisogno: lealtà, rispetto per il prossimo, abbattimento delle barriere. Porta sviluppo migliorando l’impiantistica sportiva, creando luoghi più accessibili dove si raccoglie la comunità. Ringraziamo il Csi, la Fisu e tutti i soggetti coinvolti per averci voluto insieme. Un pensiero particolare ai volontari: un’esperienza importante per fare dello sport un motore di sviluppo per il Paese». Sono 400 i volontari coinvolti, 200 i tirocinanti delle Università.
C’è anche Massimiliano Rosolino, oro del nuoto a Sydney e Ambassador delle Universiadi di Napoli 2019, al termine della benedizione della fiaccola da parte di Papa Francesco in Vaticano: «Negli anni - riferendosi alla competizione che prenderà il via il 3 luglio con l'arrivo della torcia allo stadio San Paolo di Napoli - ci sono passati anche Mennea e tanti primatisti del mondo. Quest'anno capita nell'anno che anticipa le Olimpiadi e sono sicuro che molti campioni passeranno per Napoli. Per il territorio campano anche se sarà tutto last minute è la dimostrazione che le cose si possono fare»
La Città del Vaticano partecipa per la prima volta. Santiago Pérez De Camino, responsabile della sezione Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i laici afferma: «In rappresentanza della Santa Sede ringrazio per aver coinvolto la Chiesa. Pio XII nel 1945 disse “Se la Chiesa è interessata dall’essere umano come può non essere interessata allo sport?”. Il Papa di recente ha ribadito: “Bisogna dare il meglio di sé con sacrificio e impegno ma non da soli”. I ragazzi possono imparare tutto questo e donarlo alla società». Il commissario straordinario delle Universiadi Gianluca Basile: «È il secondo evento sportivo per importanza dopo le Olimpiadi. Sono 128 i Paesi iscritti. Le attrezzature sportive resteranno. La Curia di Napoli partecipa con i ragazzi e il cardinale». Per Maurizio Barbieri, portavoce Unisport Roma, questo è «un evento in cui vengono ribadite identità e legalità. Una grande opportunità per i network universitari».
Anna Paola Voto in rappresentanza del presidente della Campania Vincenzo De Luca conclude: «Dove altri hanno rinunciato, la Campania, con le sue criticità, ha accettato. Vogliamo realizzare un grande movimento giovanile, un messaggio di pace e inclusione. La festa dell’integrazione secondo i valori dello sport». Fabio Di Nunno, dell’Ac Napoli, presenta il video. Si alternano gli atleti e immagini significative come la reggia di Caserta, Totò e Peppino, il Cristo velato, il Golfo sotto il Vesuvio, i presepi, Troisi. Il massimo di una città aperta al mare e al mondo. L’incontro si è concluso con lo scambio di doni, tra cui la prima medaglia d’oro che passa dalle mani del presidente Fisu al Commissario delle Universiadi che la consegna a Daniele Pasquini, presidente Csi Roma, per donarla a Papa Francesco.