28 settembre 2019

CSI, UISP, PGS e US ACLI, insieme per promuovere lo sport

Al Wow festival confronto tra enti di promozione sportiva durante il convegno “La promozione sportiva per la crescita dei giovani: tra riforme, attese e speranze”

Nella seconda giornata del Wow festival il convegno “La promozione sportiva per la crescita dei giovani: tra riforme, attese e speranze” ha visto il confronto di alcuni tra i più importanti enti di promozione sportiva. Al tavolo con il Presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio, e il presidente del Csi Milano, Massimo Achini, anche Ciro Bisogno, Presidente nazionale PGS; Vincenzo Manco, Presidente nazionale UISP; Damiano Lembo, Presidente nazionale US ACLI.

Dopo i saluti di Mons. Raimondi, che ringrazia gli enti presenti per il loro modo di fare sport, il benvenuto di Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese, e la testimonianza di Luca Bassilichi, ideatore della startup Sporteams, ha inizio il convegno moderato dal direttore generale CSI Michele Marchetti.

Riforma dello sport e terzo settore, enti e federazioni, sport e salute; questi i temi principali toccati durante il convegno. 

VINCENZO MANCO

VINCENZO MANCO

"Ringrazio il CSI per questo invito - ha esordito Vincenzo Manco, Presidente UISP - Questo è il momento giusto per confrontarci su queste tematiche, vista la legge delega di agosto. Sicuramente i 4 enti presenti oggi lavoreranno in maniera congiunta per trovare la migliore soluzione per tutti, perché dobbiamo decidere da che parte stare a prescindere dalle federazioni. Oggi alcuni enti di promozione sportiva non hanno più motivo di esistere perché è chiaro che sul registro CONI ci sono Enti che caricano dati legati ad associazioni di secondo livello e noi siamo quelli che per onestà siamo puniti. Per esaltare al meglio la nostra azione quotidiana dobbiamo riaffermare il nostro ruolo di promotori sociali".

DAMIANO LEMBO

DAMIANO LEMBO

"Questa è una fase di cambiamento che dobbiamo riuscire ad affrontare – prosegue il presidente US Acli, Damiano Lembo - Dobbiamo lavorare insieme affinchè la riforma del terzo settore, la riforma di sport e salute sia guidata dagli enti. È arrivato il momento di far valere la lunga storia di questi 4 enti che da sempre puntano alla promozione sociale quindi deve essere forte la volontà di lavorare insieme e l’unità di vedute ci può aiutare ad affrontare questa situazione al momento ancora incerta. Come enti di promozione dobbiamo continuare ad avere quella funzione sociale ed educativa per i giovani".

CIRO BISOGNO

CIRO BISOGNO

"L’essere costantemente a contatto con il territorio e le persone in primis contraddistinguono l’operato dei nostri enti - sottolinea Ciro Bisogno, Presidente PGS - Non abbiamo una definizione precisa di sport nella carta costituzionale ed è strano, tutto questo genera incertezza. Bisognerebbe dare allo sport una rilevanza costituzionale. Stiamo puntando molto sulla formazione e lo scontro con il CONI arriva nella parte tecnica. Vediamo se con il nuovo ministro si riusciranno a mediare le tante situazioni problematiche che si sono delineate negli ultimi anni. Dobbiamo essere autocritici e pensare al futuro per lasciare un’eredità associativa ai giovani. La promozione sportiva in Italia avrà un futuro solo se riusciremo a ritagliarci un ruolo".

VITTORIO BOSIO

VITTORIO BOSIO

"Gran parte di quello che è scritto nella riforma è condivisibile - Conclude il Presidente nazionale CSI, Vittorio Bosio - Ci siamo però fermati sul più bello, perché finora non si è mai fatto riferimento alle società sportive. La promozione sportiva vera è propria infatti, viene ancora fatta nelle società sportive di base e negli oratori, ma piano piano sta scomparendo. Oggi abbiamo la possibilità di intervenire e cercare di risollevarci ma il tempo è poco. L’augurio è che i nostri comitati continuino a fare ciò che gli è stato chiesto 75 anni fa e cioè promuovere lo sport per i giovani".