Welfare e Promozione Sociale
22 gennaio 2020

Dal progetto Resport le linee guida per le attività dedicate agli atleti con disabilità

Lo scorso ottobre si è concluso il progetto europeo Resport (European sports network for rehabilitation of persons with disabilities) con la pubblicazione delle linee guida progettuali, contenenti una serie di indicazioni ed esempi di buone pratiche per aiutare tutti i lettori, terapisti, trainer, persone con disabilità, loro familiari e membri della società coinvolti, a definire e preparare programmi di attività sportive adatte e integrate per le persone con disabilità. Per tracciarne un bilancio ne parliamo con Alessandro Munarini, referente nazionale per l’attività disabili CSI, con uno sguardo alle prospettive associative nel settore:

 

Presidente Munarini, cosa sono le linee guida Resport e perché leggerle?

 

Il progetto Erasmus+sport, ReSport, ha visto il coinvolgimento del Centro Sportivo Italiano. Scopo del progetto è stato quello di permettere a tutte le persone disabili di poter partecipare alla disciplina desiderata, adattando la stessa alle esigenze della persona. Il progetto ha prodotto un documento ricco di informazioni riguardanti le attività sportive con le persone con disabilità dove vengono valutati i benefici, sia psicologici che sanitari e anche la funzione inclusiva.

Ritengo sia importante che ogni comitato ed ogni società sportiva possano disporre di questa relazione: serve d’aiuto nelle attività ma anche da stimolo per iniziare, eventualmente, nuovi percorsi.

 

Qual è la proposta di attività 2020 del CSI per gli atleti con disabilità?

 

La proposta del CSI per atleti con disabilità deve essere incentrata soprattutto sulla partecipazione attraverso proposte educative, che abbiano come obiettivo primario quello di migliorare la loro autonomia attraverso la pratica di diverse discipline sportive, anche adattate e che favoriscano la loro inclusione e la loro integrazione. Sono tante le discipline che vengono svolte a livello locale e regionale dal CSI. Le principali sono baskin, dodgeball, basket integrato, boowling, ginnastica, calcio a 8, nuoto. A livello nazionale stiamo lavorando per riproporre le manifestazioni dell’anno precedente: calcio a 5 e pallavolo integrata che prevedono fasi provinciali, regionali e una manifestazione nazionale. Altro circuito che sta prendendo forma è lo Showdown, una sorta di tennistavolo per non vedenti. Inoltre stiamo lavorando per aiutare i comitati nella presentazione dei progetti poiché sappiamo quanto sia difficile reperire risorse e quindi l’importanza della partecipazione ai bandi.

 

Quali sono nuovi eventi del CSI da segnalare in questo ambito?

 

In occasione dell’evento Wow Festival di settembre 2020, sto lavorando per portare e far conoscere la disciplina dello Showdown. È aperta a tutti (vedenti, non vedenti e ipovedenti), in quanto gli atleti, durante lo svolgimento delle gare, vengono bendati. Ciò permette di vivere la competizione al massimo delle possibilità e con giocatori di parigrado. Il CSI vuole dare la possibilità agli atleti con disabilità di vivere esperienze di sport ad ogni livello, attraverso una politica sportiva di attenzione e di accompagnamento. Inoltre, sempre al Wow Festival, è al vaglio l'ipotesi di portare degli approfondimenti culturali per operatori sportivi della disabilità.