5 marzo 2020

Coronavirus: il nuovo decreto del Governo

Le misure adottate in tema di sport

A seguito del DPCM del 4 marzo 2020, il Centro Sportivo Italiano, nel rispetto delle disposizioni in esso contenute, dichiara la sospensione delle attività ufficiali fino al 15 marzo 2020

Non solo scuole e atenei chiusi fino al 15 marzo. Per fronteggiare l’emergenza sanitaria in Italia e prevenire il rischio di diffusione del Coronavirus, è arrivato un nuovo decreto del Governo, che prevede lo stop a convegni, congressi e a tutte quelle attività che prevedono un affollamento tale da impedire di mantenere la distanza di almeno un metro fra le persone. Fermi dunque spettacoli, manifestazioni sportive, concerti e tutte le attività di tempo libero.

A seguito del DPCM del 4 marzo 2020, il Centro Sportivo Italiano, nel rispetto delle disposizioni in esso contenute, dichiara la sospensione delle attività ufficiali fino al 15 marzo 2020, tranne diverse disposizioni che saranno comunicate tempestivamente.

Successivamente, anche a seguito di attesi chiarimenti specifici, riguardanti l’attività sportiva, il Centro Sportivo Italiano provvederà a nuovi aggiornamenti in merito alle iniziative ed attività programmate a livello nazionale.

Il Centro Sportivo Italiano, ribadendo il proprio impegno alla diffusione e all’osservazione delle disposizioni delle Autorità competenti, oggi pomeriggio, 5 marzo, terrà un’ importante riunione di Direzione Nazionale, dalla quale scaturiranno comunicazioni ufficiali.

Fra le misure adottate dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di ieri, quelle sullo sport. «Sono sospesi altresì – si legge nel testo (in allegato l’intero DPCM) gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all'aperto ovvero all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all'allegato 1, lettera d».