Educare ed accogliere in ambienti sicuri
Per una Chiesa e una società dalla parte dei piccoli
Venerdì 2 ottobre si è affrontato nel seminario online il tema “Educare e accogliere in ambienti sicuri. Per una Chiesa e una società dalla parte dei piccoli”. Dopo i saluti iniziali, fra i quali quello del presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio, sono intervenuti Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione Tutela minori, considerato uno dei massimi esperti sul tema, Linda Ghisoni, Sottosegretaria del Dicastero dei Laici, moderati da Emanuela Vinai, coordinatrice del Servizio Nazionale Tutela Minori della Chiesa Italiana.
L'incontro è promosso da tre importanti associazioni cattoliche laiche italiane - Azione Cattolica, Centro Sportivo Italiano e Comunità Papa Giovanni XXIII - nell'ambito del progetto SAFE. Un progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, realizzato dalle organizzazioni religiose italiane affinché integrino la politica di tutela dei minori come primo strumento di prevenzione nei confronti di ogni forma di abuso, e nella fattispecie l’abuso sessuale. Un'azione che intende offrire agli associati di tali organizzazioni un percorso formativo che consenta loro di riconoscere, segnalare e prevenire un abuso nelle relazioni e negli ambienti di attività educativa e di accoglienza con minori di età e persone vulnerabili.
Matteo Truffelli, presidente di Azione Cattolica, sostiene che «l’adesione dell’Azione Cattolica al Progetto SAFE nasce da un convincimento: la necessità di offrire a educatori e formatori strumenti sempre più certi ed efficaci nel prevenire, individuare e segnalare ogni forma di abuso, fisico, emotivo o sessuale, nei confronti dei più piccoli. Per una realtà come l’Ac, che ha tra i suoi soci decine di migliaia di bambini e ragazzi, questo significa continuare, come adulti, ad essere accanto a loro e alle loro famiglie. Senza mai distogliere lo sguardo, dando quotidianamente concretezza ai percorsi di cura e di tutela della loro integrità fisica e psicologica. Anche nel nostro Paese, dobbiamo denunciare un deficit nell'applicazione dei diritti dei più piccoli. Un buco nero, un vuoto che troppe volte ingoia il futuro di tanti bambini e ragazzi. È dovere di tutti lavorare perché questo vuoto venga colmato, senza reticenze e con un di più di impegno e di speranza».
Vittorio Bosio, presidente del CSI, ricorda che «la mission del CSI è educare attraverso lo sport. Da 76 anni lo fa con una particolare attenzione a bambini e adolescenti. Perciò abbiamo scelto di partecipare al progetto SAFE per la promozione della policy a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Lo abbiamo fatto in squadra con Azione Cattolica e Giovanni XXIII, due importanti partner del mondo cattolico, consapevoli di intraprendere azioni di monitoraggio su tutto il territorio nazionale istruendo adeguatamente formatori, allenatori e istruttori. In particolare quelli che lavorano negli oratori, nelle parrocchie, nei settori giovanili e nelle migliaia di nostre società sportive».
Infine, secondo Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII «vogliamo continuare a trasmettere il valore dell’incontro simpatico con Cristo e con la vita. Per questo abbiamo deciso di adottare azioni di prevenzione che mantengano la nostra comunità come una realtà accogliente ed educativa sana, sicura, che allontana ansie e sospetti. Una comunità che promuove uno stile autorevole, capace di confrontarsi con i rischi in modo trasparente e vigile».
Per maggiori informazioni: https://progettosafe.eu/