Decreto Sostegni: le misure per lo sport
Le FAQ a cura dell’Ufficio giuridico-fiscale del CSI
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri Daniele Franco (Economia e finanze) e Andrea Orlando (Lavoro e politiche sociali) hanno illustrato il 19 marzo in conferenza stampa il Decreto Sostegni. Il Decreto interessa anche il mondo dello sport ed il suo comparto. Di seguito le FAQ, a cura dell’Ufficio giuridico-fiscale del CSI, con le risposte alle domande più frequenti dal territorio associativo.
FAQ
1. Cosa prevede in concreto il Decreto Sostegni per lo sport dilettantistico?
In sintesi, il Decreto prevede le seguenti misure:
a) un contributo a fondo perduto riservato ai soli enti dotati di partita iva che abbiano registrato, nel 2020, una perdita di fatturato almeno il 30% rispetto al 2019. Le modalità di
calcolo saranno esposte nelle FAQ successive;
b) il rinnovo del Bonus erogato da Sport e Salute a beneficio di collaboratori sportivi e amministrativi ex art. 67 c. 1 lett. m) TUIR, il cui ammontare, tuttavia, non sarà più fisso come nelle edizioni precedenti, ma varierà in rapporto ai compensi ricevuti nel 2019, così come
c) un incremento del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore di 100 milioni di euro;
d) la proroga al 31 maggio del termine per effettuare l'adeguamento degli statuti al Decreto 117 avvalendosi dell'assemblea ordinaria (non vi sono limiti temporali se a ciò si provvede, invece, con assemblea straordinaria)
e) allungamento di ulteriori 28 settimane della Cassa Integrazione in Deroga, fruibili dal 1 aprile al 31 dicembre: misura di rilevante importanza per gli enti con personale dipendente in forza.
2. Quando entrerà in vigore il Decreto? I commenti che leggiamo in rete e sulla stampa sono affidabili?
Il decreto entrerà in vigore con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Allo stato attuale sta circolando, quindi, una bozza del provvedimento le cui relazioni accompagnatorie sono state già oggetto di "bollinatura". Parliamo, quindi, di un documento "quasi ufficiale" la cui definitiva entrata in vigore è davvero imminente. Sull'affidabilità dei commenti in rete e su stampa, occorre sempre rammentare che l'operatività concreta delle norme dipende non solo dai testi normativi, ma anche dai decreti attuativi di ogni ordine e grado, dalla prassi delle amministrazioni e dalla dottrina. Il nostro ufficio provvederà sempre ad aggiornare tempestivamente le FAQ e i propri servizi di assistenza ai più recenti sviluppi di Legge, regolamento e circolari.
3. Quali sono esattamente i soggetti che possono beneficiare del contributo a fondo perduto?
Il sostegno è riservato ai soli soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d'impresa, arte o professione (incluse quindi le SSD), agli enti non commerciali e del terzo settore (tra cui ASD, APS e i comitati CSI) e agli enti religiosi civilmente riconosciuti, purchè dotati di partita iva attiva e in relazione allo svolgimento delle sole attività commerciali.
Sono, pertanto, esclusi i soggetti privi di attività commerciale e/o di partita iva attiva, nonchè quelli la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto e quelli che hanno attivato la partita IVA dopo l'entrata in vigore del medesimo.
4. Come si determina il contributo a fondo perduto per un ente sportivo con partita iva?
Bisogna, anzitutto, verificare i registri IVA ( per i soggetti in 398, si fa riferimento al registro IVA minori,) con riguardo alle annualità 2019 e 2020. Focalizzando l'attenzione sui soli corrispettivi e fatturato per attività commerciale, con esclusione, quindi, di quelli afferenti le attività istituzionali e decommercializzate. Preliminarmente si osserva, quindi, se nell'anno 2020 vi è stato un calo almeno del 30% rispetto al 2019. Se tale condizione è soddisfatta, l’ammontare del contributo sarà determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. In altre parole, si calcola la media della perdita mensile di fatturato e corrispettivi tra l’anno 2019 e l’anno 2020 e ad essa si applica la percentuale di indennizzo che sarà: del 60% per le imprese sotto i 100 mila Euro, del 50% per quelle tra 100 e 400 mila Euro, del 40% tra 400 mila e 1 milione di Euro, del 30% tra 1 e 5 milioni, del 20% tra 5 e 10 milioni;
Il limite di fatturato per accedere al sostegno è di 10 milioni di Euro; il contributo massimo non potrà in ogni caso superare i 150 mila euro; il contributo minimo non potrà essere inferiore a 1000 Euro per le persone fisiche e 2000 Euro per le persone giuridiche. Non ci sono limiti legati ai codici Ateco.
5. Il nostro circolo, dotato di regolare e vigente partita iva, svolge attività culturale con annessa somministrazione alimenti e bevande. Nell'anno appena trascorso, non abbiamo ricevuto il ristoro a causa del codice ATECO con il quale era inquadrata l'attività di somministrazione. Ci spettano i sostegni previsti dal nuovo Decreto?
Si, a condizione, ovviamente che siano soddisfatte tutte le altre condizioni. Ai fini del nuovi sostegni, infatti, il codice ATECO dell'attività è ininfluente.
6. La nostra ASD ha avviato la propria attività commerciale nell'anno 2019. In quell'anno, purtroppo, non siamo riusciti a trovare sponsor. Abbiamo diritto al sostegno anche in mancanza di calo del fatturato?
Si Per i soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del suddetto requisito del calo di fatturato/corrispettivi.
7. La SSD, di cui sono legale rappresentante pro tempore, esiste dal 2005 e sin da allora detiene partita iva attiva. Nel 2019 non ha registrato alcun ricavo o corrispettivo di natura commerciale. E' esclusa dal sostegno?
Purtroppo si, perchè deve sussistere una perdita di fatturato o corrispettivi commerciali di almeno il 30% tra l'esercizio 2019 e quello 2020.
8. Come dobbiamo trattare ai fini fiscali, l'entrata economica derivante dal sostegno?
La relazione al decreto specifica che il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e non concorre alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’IRAP. In altri termini, il sostegno è una entrata fiscalmente irrilevante
9. E' ammesso ricevere il contributo sotto forma di credito di imposta?
Si, è previsto che, con scelta irrevocabile, i beneficiari possono chiedere, per l'intero importo spettante, in luogo dell'erogazione monetaria del contributo, il riconoscimento di un credito d'imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24, tramite il quale sarà possibile quindi pagare imposte e contributi
10. Come, quando e a chi si produce l'istanza per ricevere il sostegno?
L'art. 1 comma 8 del decreto, disciplina le procedure da seguire per l'erogazione del contributo da parte dell’Agenzia delle entrate, demandando a un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate l'individuazione delle modalità di effettuazione dell’istanza (da presentarsi in via esclusivamente telematica, anche per il tramite degli intermediari abilitati), del suo contenuto informativo, dei termini di presentazione della stessa e di ogni altro elemento necessario. Occorre, pertanto, attendere che l'Ade implementi la procedura tecnologica per effettuare la domanda, che sarà, come sempre di tipo telematico. E' vivamente consigliato attivare lo SPID per l'associazione e il suo legale rappresentante ed attivare ENTRATEL/FISCONLINE.
11. Come sarà determinato il Bonus per sportivi dilettanti nel nuovo decreto sostegni?
L’importo dell’indennità è determinato sulla base dei compensi percepiti nell’anno 2019, secondo i seguenti criteri a) ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura superiore ai 10.000 euro annui, spetta la somma di euro 3.600; b) ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura compresa tra 4.000 e 10.000 euro annui, spetta la somma di euro 2.400; c) ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura inferiore ad euro 4.000 annui, spetta la somma di euro 1.200.
12. La competenza all'erogazione del nuovo bonus è sempre della Sport e Salute S.p.a.?
Si. L'indennità viene erogata automaticamente da Sport e Salute ai soggetti già beneficiari delle indennità relative ai mesi precedenti per cui permangano i requisiti per l’erogazione. Viene inoltre introdotta la presunzione di cessazione dell'attività a causa dell'emergenza epidemiologica per tutti i rapporti di collaborazione scaduti entro la data del 30 dicembre 2020 e non rinnovati.
13. Siamo una ASD/SSD/APS affiliata al CSI e necessitiamo di assistenza per i nuovi sostegni previsti dal Decreto. Come potete aiutarci?
Scrivete alla mail fiscale@csi-net.it oppure telefonate al numero 06.68404574 dalle 14.00 alle 19.00 di ogni giorno feriale. L'assistenza è gratuita ed è rivolta solo alle affiliate al CSI. Le richieste pervenute da soggetti non affiliati non saranno prese in considerazione.