Nell’anno dei Mondiali di calcio in Sudafrica, la Chiesa non fa mancare il suo esempio e la sua testimonianza per uno sport pulito, al servizio della vita. Sabato 20 febbraio sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro (via di Santa Maria Mediatrice, 24) risuonerà infatti il fischio d’inizio per la quarta edizione della Clericus Cup, il campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi dei collegi pontifici, organizzato dal Centro sportivo italiano (Csi). Alla vigilia di South Africa 2010, la speranza è che il campionato per sacerdoti, il cui inizio quest’anno coincide proprio con l’inizio della Quaresima, suggerisca a tutti un momento di riflessione e di presa di coscienza dell’autentico valore educativo del calcio, al di là di ogni violenza.
 
Il presidente del Csi Massimo Achini è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della IV edizione della Clericus Cup tenutasi nell’atrio dell’aula Paolo VI: «La Clericus Cup è un torneo di cui essere orgogliosi. All’inizio era partito più come una scommessa. E invece ora è giunto alla IV edizione diventando una certezza dello sport. Prestigiosa ed importante, quest’anno può addirittura permettersi di fare da anteprima ai Mondiali di calcio, grazie alle moltissime nazionalità dei seminaristi e dei sacerdoti partecipanti. La Clericus Cup è segno inoltre della grande attenzione che la Chiesa riserva allo sport. Ma siamo anche soddisfatti che il modello della Clericus Cup sia poi ripreso dalle 10 mila parrocchie del nostro Paese, cui il Csi intende offrire un grande servizio educativo. Con questo torneo - ha concluso Achini - vogliamo far vivere oggi un’esperienza ai seminaristi affinché possano portare lo sport ed il suo messaggio nelle esperienze pastorali che li attendono». Monsignor Claudio Paganini, consulente ecclesiastico del Csi e presidente della Clericus Cup, ha rivendicato il ruolo della Chiesa nell’introduzione del calcio a Roma: «Nel 1892 furono dei sacerdoti inglesi a portare il calcio a Roma, ancor prima delle società di calcio di Lazio e Roma. Ora tocca ancora una volta alla Chiesa riportare nel mondo del calcio determinati valori morali. Anche se giocare al calcio non rende più santi, l’evangelizzazione deve passare anche attraverso il calcio. Solo lo sport infatti usa quel linguaggio che seduce, affascina, avvicina ed educa i giovani».
Il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, monsignor Josef Clemens ha elogiato la capacità della Clericus Cup di avvicinare tra di loro i sacerdoti: «Questo torneo è come una scuola di esercizio della fraternità sacerdotale. Cosa di cui abbiamo molto bisogno nell’anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI lo scorso giugno, che si consluderà tra qualche mese». Qualche punta di bonaria “invidia” verso il regolamento della Clericus Cup, nelle parole del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete: «Se anche nel calcio professionistico avessimo i tempi di gioco della durata di 30’, come nel campionato per sacerdoti, ieri sera (nei minuti finali della partita di Champions League Bayern Monaco-Fiorentina, ndr) non avremmo assistito agli errori e alle nefandezze arbitrali di cui la squadra italiana è stata vittima al minuto 89’. La Clericus è testimonianza del grande lavoro di integrazione tra la Federazione e gli enti di promozione sportiva come il Csi. Ma Clericus Cup significa anche integrazione razziale: trovo che sia un fatto positivo che quest’anno i sacerdoti messicani iscritti superino di numero gli italiani».
 
Il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, Edio Costantini, ha ricordato le origini della Clericus Cup, da un’idea del segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone: «La Clericus Cup è diventata ormai una solida realtà sportiva ed educativa, dopo che fu lanciata come una iniziativa spregiudicata dal cardinale Bertone. Per chi ama lo sport, come la Clericus Cup, il Csi e la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport che la patrocina, è un dovere diffonderlo nei suoi valori più autentici».
 
Alla quarta edizione della Clericus Cup sono infatti puntualmente arrivati i saluti del suo originario ideatore, il cardinale Bertone: «Rivolgo ai promotori e ai partecipanti un beneagurante saluto ed esprimo il mio apprezzamento per questa provvida iniziativa, volta a promuovere la reciproca conoscenza e la condivisione fraterna tra persone provenienti da ogni parte del mondo».
 
In campo subito i campioni del Red Mat
 
Il programma di sabato 20 febbraio, prima giornata di gioco, prevede alle ore 9 la sfida tra i campioni in carica del Redemptoris Mater e il Collegio Sant’Anselmo. Nel campo B, derby continentale tra i North American Martyrs e il Collegio Brasiliano. A seguire, con calcio d’avvio alle ore 10,30, il Pontificio Collegio San Paolo contro l’Istituto Polacco. Contemporaneamente, sul campo principale della Petriana, quello con la tribuna “San Pietro”, partita ”pacificatrice” tra i francesi del Pontificio Seminario Gallico e gli irlandesi dell’Anglo-Celtic Colleges United (squadra che trova in rosa oltre ai seminaristi del collegio irlandese, quelli del Collegio Scozzese, del Venerabile Collegio Inglese, e del Collegio Beda).
 
Nel Mondiale vaticano, più messicani
 
Nel 2010 si conferma l’internazionalità della Clericus Cup: con i 373 giocatori partecipanti sono rappresentati tutti i cinque continenti del pianeta, per un totale di 65 nazioni. Rispetto alla scorsa edizione diminuiscono gli italiani (45), che in numero vengono superati dai calciatori del Messico (49). Seguono Brasile (24) e Usa (21). Tra gli atleti della Clericus Cup 2010 anche 4 giocatori di Haiti, 1 libanese, 1 maltese, 1 panamense, 1 vietnamita, 1 giocatore del Lesotho, paese nel cuore del Sudafrica, che a giugno ospiterà i Mondiali di calcio.
 
La formula
 
Invariata la formula del torneo vaticano rispetto alle precedenti edizioni: due gironi di qualificazione, composti ciascuno da otto squadre, partite ogni sabato e domenica dal 20 febbraio fino al 25 aprile, interrotte, ovviamente, nella domenica delle Palme e dalla settimana di Pasqua. I quarti di finale si giocheranno l’8 maggio, le semifinali il 15 maggio e la finale il 22. Nel girone A figurano i campioni in carica del Redemptoris Mater (due scudetti nel 2009 e nel 2007), Collegio Sant’Anselmo, Pontificio Seminario Gallico, Anglo-Celtic Colleges United, Collegio Brasiliano, Pontificio Collegio San Paolo, Istituto Polacco e i lanciatissimi North American Martyrs (autori di prestazioni sempre in ascesa nelle tre precedenti edizioni Clericus Cup: 4° il primo anno, 3° il secondo, 2° nel 2009). Del girone B fanno parte Mater Ecclesiae (campione nel 2008), Collegio Messicano, Seminario Romano Maggiore, Guanelliani, Sedes Sapientiae, Pontificio Collegio Urbano, Collegio Pio Latino Americano e Pontificia Università Gregoriana.
 
 
 
La Clericus Cup sul web, su Facebook e su TV2000
 
Novità telematica per la Clericus Cup 2010, che quest’anno disporrà di un sito web dedicato all’indirizzo www.clericuscup.it. Video, immagini, rassegna stampa, regolamento di gioco, classifiche, calendari e tutte le news dai campi del campionato di calcio vaticano: un portale al servizio degli addetti ai lavori e dei semplici appassionati. Per i fan dei social network, quest’anno la Clericus Cup si trova anche su Facebook, con foto, news sulla Clericus Cup e post in bacheca firmati dai sacerdoti-calciatori. Anche in questa edizione del Mondiale vaticano Tv2000, la tv della Cei, dedicherà al torneo un’ampia parentesi ogni sabato nel corso della trasmissione Sport2000 con immagini, interviste, classifiche e le anticipazioni sulle partite domenicali.
 
Gli sponsor
 
Main sponsor della Clericus Cup 2010 è a2a, azienda di vendita e distribuzione di elettricità e gas. Le divise e i palloni del campionato pontificio saranno forniti quest’anno dallo sponsor tecnico Macron, mentre farmaci e strumenti per gli interventi di pronto soccorso in campo saranno messi a disposizione dall’azienda farmaceutica Bouty. Accanto alla Clericus Cup ci saranno anche Cortesi srl (società di trasporti e traslochi), Fondo Est (fondo di assistenza integrativa per i settori del terziario e del turismo) e GPA Wide Group (azienda operante nell’ambito assicurativo).
 
I patrocini
 
La Clericus Cup è patrocinata dal Pontificio Consiglio per i Laici, dall’Ufficio Nazionale per la pastorale tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana e dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport.