24 settembre 2021

“Risvegliamo le coscienze in un tempo nuovo”

Don Alessio Albertini agli assistenti ecclesiastici del Csi

Conclusa a Roma la riunione dei rappresentanti della Chiesa all’interno dell’associazione sportiva di ispirazione cristiana. L’assistente nazionale: “essere riparatori di brecce e restauratori di strade”. La riflessione del cardinal Ravasi nell’omelia della S.Messa in suffragio di don Vittorio Peri.

“Ti chiameranno riparatore di brecce e restauratore di strade perché siano popolate”. Ispirata dalle bibliche parole del profeta Isaia, e convocata a Roma il 23 e il 24 settembre dall’assistente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini, si è conclusa presso la Casa San Juan De Avila la riunione degli Assistenti Ecclesiastici provinciali e regionali ciessini, primo incontro dirigenziale in presenza dopo lunghi mesi di isolamento e di sospensione delle attività. Dopo il saluto iniziale del sacerdote milanese, è stato il presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio, a salutare il clero arancioblu, dando il via ad un confronto aperto e schietto con i 22 presbiteri presenti sul perché sia richiesta e necessaria una simile figura all’interno dell’associazione. “Non esistiamo per tradizione, non per essere delle mascotte – ha spiegato don Alessio ai suoi colleghi territoriali – ma siamo tenuti in grande considerazione come segni di speranza, utili come non mai, specie in questa stagione, in questo tempo difficile e complicato”. Riferendosi poi ai vari successi estivi delle Nazionali azzurre, in particolare a quello ultimo dell’Italvolley maschile “una squadra, rivoluzionata, poiché rinnovata dopo nemmeno un mese dalla Olimpiade deludente, nuova in tempi nuovi, con schemi nuovi e persone nuove” il pensiero è andato alle storie emblematiche di tanti nostri giovani che non arrivano sul podio. A tutti loro “dobbiamo volere bene. Tutti infatti hanno una medaglia d’oro da poter conquistare (nella vita)”. Le conclusioni quindi sulla fatica di continuare ad essere degli educatori oggi. “Noi assistenti ecclesiastici dobbiamo essere coloro che risvegliano le sensibilità, sopite, richiamando la politica all’azione coerente con il nostro messaggio. È la strada che vogliamo aiutare a far intraprendere nuovamente al Csi. A noi è chiesto di restaurare queste strade. Andiamo con forza in questa direzione. Noi abbiamo il dovere di risvegliare le coscienze in questo tempo nuovo, occorre orientare le strade da intraprendere nuovamente. Come scritto dai profeti farsi ‘riparatori di brecce e restauratori di strade’. Avviando processi perché il Csi faccia la sua parte in questo tempo di ripartenza”.

Venerdì mattina nel ricordo di don Vittorio Peri, per molti anni consulente ecclesiastico nazionale ciessino, è stata celebrata la Santa Messa presieduta da SE Cardinal Gianfranco Ravasi che ha esposto nell’omelia preziosi spunti di riflessione relativi al   coraggio e al talento, per poi agganciarsi con la componente sportiva della gratuità, espressione libera dell’uomo, della creatività, dell’esercizio e dell’ascesi. Nell’indirizzo ai presbiteri arancioblu, il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha detto: “Auguro agli assistenti del Csi di raccogliere gli appelli che sono insiti nell’esercizio stesso che essi compiono nello sport. Il loro impegno pastorale è anch’esso nel cuore della vita della Chiesa, perché è all’interno della vita della persona umana la quale si realizza attraverso l’espressione non solo dello spirito, ma anche del corpo, perché noi non “abbiamo” un corpo, noi “siamo” un corpo che esprime la nostra interiorità”

 

 

“Risvegliamo le coscienze in un tempo nuovo”