21 dicembre 2021

"Il Natale è il coraggio di fare delle scelte"

Don Alessio Albertini: “illuminate la giornata ad altri”

Martedì 21 dicembre la Presidenza Nazionale del Csi ha vissuto a Roma la tradizionale giornata conviviale dello scambio di auguri. Precise e puntuali nell'omelia della Messa prenatalizia le parole dell’assistente ecclesiastico nazionale del Csi: “noi come Maria dobbiamo credere che il nuovo e l’incredibile siano ancora possibili”

Una foto come una squadra in Piazza San Pietro, all’ombra della Basilica pontificia, innanzi al presepe peruviano allestito in Vaticano sotto l’albero di Natale, quest’anno proveniente da Andalo. Un istante di calore, amicizia e speranza per un momento di fine anno sempre carico di passione associativa. Nella mattinata di martedì 21 dicembre la Presidenza nazionale del Csi ha festeggiato insieme ed in presenza il Santo Natale con un momento conviviale e di condivisione, fra dirigenti, dipendenti, collaboratori presso il ristorante “da Romolo alla Mole Adriana” in Borgo.  Il presidente nazionale Vittorio Bosio, nel ringraziare tutti i presenti e fare ad essi ed alle rispettive famiglie gli auguri di buone feste, ha voluto sottolineare l’impegno sostenuto anche in questo anno difficile da ciascun settore di area degli uffici di Via Conciliazione auspicando “una piena ripartenza nel prossimo anno, per un Csi sempre in salute e pronto ad impegnarsi al servizio costante del territorio e delle sue società sportive

Lo scambio di auguri è avvenuto dopo la Santa Messa associativa celebrata, in mattinata dall’’assistente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo, assieme al parroco, padre Giuseppe. Nell’omelia don Alessio ha puntualizzato: «Sono questi i giorni dove ci sentiamo smarriti e invece dobbiamo oggi credere che l’incredibile è ancora possibile. La Madonna non ha avuto paura di mettersi in gioco di fronte al nuovo e all’incredibile. Ecco anche noi allora dobbiamo diventare protagonisti di questo nuovo e di questo incredibile di Dio. Dio che si è fatto uomo non è una fiaba, ma è una storia reale. Non del passato, non da ‘c’era una volta’, ma è oggi. La storia è più impegnativa di quelle delle favole. ‘E vissero tutti felici e contenti’ è sempre il finale delle fiabe. Questo è anche il grande desiderio di Dio. Però non dipende semplicemente dalla trama della fiaba, ma delle scelte fatte in libertà da ciascuno di noi. Perché ci possa essere questa felicità dipende anche dalle nostre scelte. Il Natale è la festa della concretezza non dei buoni sentimenti. Il Natale è il coraggio di compiere delle scelte. Appunto è dalla incarnazione che dobbiamo decidere cosa fare della nostra vita. Vorrei invitarvi a pensare alla festa di Natale come all’occasione della concretezza della vita. Della nostra libertà. Quanto sei disposto ad impegnarti perché la storia vada meglio? Certe scelte, ce lo insegna Maria, non possono essere rimandate, nella vita occorre prendere una decisione. Nelle azioni ci vuole poi pure la gentilezza, che equivale a riconoscere all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te. Nel nostro quotidiano la gentilezza ci aiuta a far entrare Gesù nella nostra vita, in tanti piccoli gesti che ricordano la gentilezza di Dio. Anche noi siamo chiamati, come Maria, a portare allora gioia nella vita. Vi auguro in ultimo per questo Natale di essere luce ed illuminare la vita agli altri. Andate nei prossimi giorni davanti a Gesù Bambino; é Lui che vuole illuminare la vostra giornata. Ricordando che Gesù Bambino non è una bella favola ma una realtà concreta che chiede ad ognuno di noi di collaborare per rendere sempre più bella e migliore questa nostra storia»

 

"Il Natale è il coraggio di fare delle scelte"