2 marzo 2022

La Quaresima nel segno della Pace

Don Albertini: «Le ceneri siano fertilizzanti per far fruttare le nostre bellezze»

L'assistente ecclesiastico nazionale Don Alessio Albertini, ha celebrato la messa delle Ceneri con la Presidenza Nazionale CSI, i suoi dipendenti ed i collaboratori degli uffici di Via della Conciliazione. «Chi opera per la pace è considerato figlio di Dio. Aiutiamoci come associazione, sosteniamoci per trovare il volto di Dio».

Mercoledì 2 marzo l'assistente ecclesiastico nazionale Don Alessio Albertini, ha celebrato la messa delle Ceneri presso l’Oratorio di S. Maria Annunziata con la Presidenza Nazionale CSI, i suoi dipendenti ed i collaboratori degli uffici di Via della Conciliazione.


Nell’omelia don Alessio richiamando l’invito di Papa Francesco ha chiesto a tutti di sentirsi uniti nella preghiera per la pace. La pace è infatti l’unico modo per vivere bene in questo mondo. Gesù stesso nel Vangelo afferma: “Beati gli operatori di pace, saranno chiamati figli di Dio”. Dal giorno del battesimo, Dio ha impresso nel nostro cuore questo segno. "Tu sei il mio figlio prediletto" dice Dio. Questo è ciò che occorre recuperare nella nostra vita in questo tempo di Quaresima, il senso più vero del sacrificio. Il sacrifico non è un modo per costringere Dio a volerci bene. Dio ce ne vuole già un’infinità. Pregare non è fare richieste. Dio le conosce bene. Fare elemosina non è mostrare una certa generosità. Nel Vangelo di Matteo, in questa liturgia, appare straordinario come Gesù motivando certi gesti aggiunga sempre il termine “Padre tuo”. Significa che ti vuole bene e te ne vuole gratis. Ma tu quanto sei disposto ad essere suo figlio? La Quaresima è un invito a rispondere a questa domanda. È la vita che deve mostrarsi. Quando ti guardano dovrebbero dirti: è tutto suo padre, perdona, sacrifica, sorride come lui. Ed è gratis come Dio. I cristiani dovrebbero farsi riconoscere per queste caratteristiche.
Quaresima è cammino verso la festa. Per arrivare bene alla festa di Pasqua. Le ceneri sono un gesto di penitenza ma anche un gesto assai caro alla cultura contadina. In inverno acceso il fuoco, per scaldarsi al camino veniva poi raccolta la cenere per riversarla in primavera sui campi come fertilizzante della terra per produrre frutti buoni. Mi piace pensare che Dio con queste ceneri voglia fertilizzarci e far emergere nella nostra vita tante bellezze che abbiamo dentro ed abbiamo assopito. Nuove e inedite.
Dio ci offre l’opportunità di far venire fuori tutto il buono che siamo. Dio vuole vedere i suoi figli belli, di quello splendore che non è solo estetica, ma dei gesti, di chi non si rassegna, andando controcorrente per dare segni di verità. La conversione è far emergere quello che abbiamo dentro di noi.

 

Don Alessio ha suggerito ai fedeli quindi di vivere in questa Quaresima quattro conversioni:

  1. Impegno di pace. Domandiamoci se stiamo facendo guerra a qualcuno. Se grazie al cielo posso rispondere di no allora la seconda parte della domanda è se c’è qualcuno che vuole farla a te. Come reagisci? Questa è una conversione
  2. Giustizia. Davanti alle immagini della guerra pensiamo a quanto sia ingiusto. Giustizia spesso è rappresentata dalla bilancia perché significa rimettere le cose a posto. Vi invito, se avete cose in sospeso con qualcuno, o nella vita, di metterlo a posto. Se dovete fare una cosa non rimandatela. Fatela in questa quaresima.
  3. Dio è un creatore mentre il diavolo è un distruttore. Se sei figlio di Dio devi fare cose che creano e non che distruggono. Attraverso tutte le nostre azioni dobbiamo sempre costruire il bene.
  4. Doroteo di Gaza. Era un antico monaco della Palestina che aveva usato un’immagine per definire la Chiesa nella comunità: un cerchio con in mezzo un centro. Dal cerchio venivano tracciati i raggi come una ruota. Partendo dagli estremi della circonferenza e andando verso il centro, che è Dio, i raggi si avvicinano sempre di più. Più ti avvicini a Dio e più trovi i fratelli. Dio va sempre trovato vicino a chi cammina con te e vive con te.


Infine, don Alessio ha invitato tutti a «camminare con tutti i vostri amici, con le persone che fanno parte della vostra vita, per incontrare il volto di Dio. Aiutiamoci come associazione, sosteniamoci per trovare il volto di Dio. Più ci avviciniamo e siamo uniti e più facile sarà trovare Dio».

Al termine della celebrazione, raccogliendo l’invito di Papa Francesco, è stata recitata la preghiera per la Pace.

Preghiera per la Pace

Dio, Padre nostro,
ispira in ogni cuore il desiderio della pace
e la volontà ferma di realizzarla
anzitutto come Tuo dono da accogliere
e poi come frutto del rispetto
della dignità di ogni persona
e della chiamata di tutti ad agire davanti a Te
come famiglia umana,
per costruire legami di giustizia e di pace,
che non escludano nessuno
e siano anticipo e profezia della città celeste,
dove Tu sarai tutto in tutti
nella forza dell’amore vittorioso
su ogni inimicizia e ogni paura.
E Maria, Madre di Gesù e nostra,
Regina della pace, preghi per noi
perché possiamo essere operatori di pace
e ottenere la fine di ogni violenza
con l’esercizio del dialogo e la forza del perdono,
di cui Cristo crocifisso ci ha dato l’esempio
e ci ha reso capaci col Suo amore.
Lui che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen!

Bruno Forte
 

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