«A nome di tutta l’associazione, delle decine di migliaia di dirigenti e tecnici impegnati nel CSI a realizzare uno sport di valido profilo educativo, esprimo un meravigliato sconcerto per le dichiarazioni della FifPro, che vorrebbe configurare il diritto alla bestemmia in campo come parte della libertà di espressione». Così il presidente nazionale del CSI, Massimo Achini, in merito alla presa di posizione del sindacato mondiale calciatori contrario alle norme varate dalla FIGC in funzione antibestemmia. «Condivido pienamente – continua Achini – la risposta data dal presidente del CONI, Petrucci: la FifPro ha perso un’ottima occasione per tacere, incorrendo in una caduta di stile che si commenta da sola. In un momento in cui l’educazione dei giovani, dentro e fuori lo sport, è diventata una questione prioritaria europea e mondiale, è da irresponsabili chiedere il via libera per comportamenti che sono l’esatto contrario di quei buoni esempi che i giovani si aspettano dai campioni».