3 dicembre 2022

Pagine di Sport

Una carrellata di bei libri che vi consigliamo per motivarci, per informarci o anche solo per sentici un po’ più partecipi…

PIÙ VELOCE DEI SOGNI

PIÙ VELOCE DEI SOGNI

Per l’America degli anni ’40, Wilma Rudolph ha decisamente troppi difetti: è afroamericana, è una bambina, ha problemi fisici. Ma insieme a questi, la ragazza ha anche il più grande tra i doni: una straordinaria forza di volontà. Ecco a voi la storia vera di un’atleta incredibile, capace di diventare campionessa olimpica contro tutto, e contro tutti.

PUNTO. A CAPO

PUNTO. A CAPO

Immaginate un bambino di tre anni con una rarissima malformazione. Ora pensate allo stesso bambino mentre subisce un’operazione complicatissima, che riesce a superare. Adesso guardatelo, un po’ più grandicello, mentre segue la sua riabilitazione in piscina, osservato da adulti che danno per scontato che il nuoto non sia il suo sport.

Bene. Per chiudere, cercate notizie di Antonio Fantin, e della sua impresa a Tokyo 2020.

MI CHIAMANO MESSI

MI CHIAMANO MESSI

Forse non tutti sanno che la storia del calcio ci ha regalato non uno, ma ben due Messi.

Uno è nato a Rosario, in Argentina, il 24 giugno 1987. Segni particolari: una fantasia fuori dal comune.

L’altro è nato a Bologna, il 22 novembre 1998. Segni particolari: non ha una gamba, ha fondato la Nazionale Calcio Amputati e, soprattutto, non ha mai mollato. Il suo vero nome è Francesco Messori. Per gli amici, Messi.

IL VENTO CONTRO

IL VENTO CONTRO

Spesso si dice che le persone forti sono quelle che riescono a non farsi scoraggiare dalle proprie mancanze, piccole e grandi che siano. Daniele Cassioli, autore e protagonista di questo libro, di mancanza ne ha una profonda: la vista. Ma questo non gli ha impedito di diventare campione paralimpici di sci nautico, e di vivere una vita luminosa, anche a servizio degli altri. E di dimostrare che, anche con il vento contro, si può essere persone straordinarie.

VOLEVO SOLO GIOCARE A PALLAVOLO

VOLEVO SOLO GIOCARE A PALLAVOLO

Leggendo l’incredibile storia di Silvia Biasi, sono due le parole chiavi che colpiscono maggiormente.

La prima è “mano”, quella che a Silvia manca. E come dice lei stessa, per una pallavolista non è cosa da poco.

La seconda, certamente la più importante, è “coraggio”. Che non solo è una forza che questa ragazza ha in abbondanza, ma che è anche la spinta che ha reso Silvia un’icona della pallavolo italiana. Riferimento per le compagne di Nazionale, ma anche per le piccole pallavoliste.

LA RAGAZZA CON LE SCARPE DI TELA

LA RAGAZZA CON LE SCARPE DI TELA

Catherine è in ritardo, deve tornare a casa, e quindi camminare non è sufficiente. Quasi per la prima volta in 16 anni di vita, si mette a correre. E si innamora di quella meravigliosa sensazione che però, per una ragazza cresciuta in Francia negli anni ’60, non è possibile vivere. Ma quando la fame, la voglia e la passione sono forti, nessun futuro è già scritto. Tantomeno per Catherine.

E LI CHIAMANO DISABILI

E LI CHIAMANO DISABILI

Vale la pena di raccontare certe storie. E vale la pena di farle raccontare da chi, queste storie, riesce ad accenderle, a dare loro una vita, oltre che uno spazio su un foglio di carta. “E li chiamano disabili” è tutto questo: sedici storie meravigliose, raccontate da una meravigliosa penna come Candido Cannavò.

LA LINEA DEL TRAGUARDO

LA LINEA DEL TRAGUARDO

Leo, un giovane calciatore, ha l’occasione della vita: entrare nella rosa di una grande squadra. Ma proprio quando il sogno sembra lì, vicinissimo, a portata di mano, Leo rimane coinvolto in un gravissimo incidente, e diventa paraplegico. È però Viola a irrompere nella sua vita, per ricordargli che la linea del traguardo non è sparita, ma ha solo bisogno di essere ritrovata.

VIETATO DIRE NON CE LA FACCIO

VIETATO DIRE NON CE LA FACCIO

C’è un motto, per Nicole Orlando, che riecheggia tra le pagine di questo libro. È il titolo: “Vietato dire non ce la faccio”. È una frase sicuramente magica, perché grazie a questa, Nicole di imprese ne ha compiute in abbondanza: basti pensare alle sue quattro medaglie d’oro ai Mondiali di Atletica. E a chi crede che la sindrome di Down sia una disgrazia, Nicole risponde semplicemente che la vera disgrazia è l’ignoranza. Chapeau, Nicole.

VOLEVO SOLO PEDALARE… MA SONO INCIAMPATO IN UNA SECONDA VITA

VOLEVO SOLO PEDALARE… MA SONO INCIAMPATO IN UNA SECONDA VITA

Qualcuno crede che i supereroi esistano soltanto in televisione. Può essere. Ma se è davvero così, Alex Zanardi rappresenta l’eccezione alla regola.

Non è soltanto la sua storia, che ormai conosciamo tutti, a lasciare increduli. È soprattutto la sua reazione, fatta di forza e tanta, tanta gioia di vivere la vita a qualsiasi costo. Alex ce la racconta in questo libro, e lo fa con il sorriso di chi, indipendentemente da tutto, ha vinto. Come i supereroi.

Ti aspettiamo, grande Alex.

È FACILE PARLARE DI DISABILITÀ

È FACILE PARLARE DI DISABILITÀ

Siamo onesti: parlare di disabilità rappresenta ancora oggi, per molti di noi, un tabù non semplice da affrontare. Tante domande affollano le nostre teste quando ci troviamo a relazionarci con questo tema: quali parole usare? In che modo? Come comportarsi? Cosa fare?

Fortunatamente, in nostro soccorso arriva Iacopo Melio, che con la sua scrittura pratica e sincera ci aiuta a stare “dalla parte giusta”. “Perché le parole non solo sono importanti, ma rappresentano la base della cultura, e se vogliamo cambiare i fatti e la realtà dobbiamo aver cura proprio di loro, con consapevolezza”.