“Guardando a Gesù, impariamo dai nostri bambini"
Foto di gruppo degli operatori della Presidenza nazionale Csi innanzi al Santuario della Divina Misericordia
Una foto di gruppo davanti alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia ritrae tutti insieme gli operatori della Presidenza Nazionale, sottolineando a fine anno l'importanza dello stare insieme nel servizio all'Associazione, e del fare squadra creando relazioni, amicizia e speranza. Nella mattinata di mercoledì 21 dicembre la Presidenza nazionale del Csi ha festeggiato insieme il Santo Natale con un momento conviviale e di condivisione, fra dirigenti, dipendenti, collaboratori presso il ristorante “da Romolo alla Mole Adriana” in Borgo. Il presidente nazionale Vittorio Bosio, ha ringraziato tutti i presenti estendendo ad essi ed alle rispettive famiglie gli auguri più cari di buone feste.
Lo scambio di auguri è avvenuto dopo la Santa Messa associativa celebrata, in mattinata dall’’assistente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini presso la Chiesa del Santuario della Divina Misericordia, assieme a don Decio, già assistente dell’Unitalsi.
Come al solito mirate le parole della sua omelia.
“Prenditi il tempo necessario per il Natale. Non farti soffocare dai regali, dalle cose da fare. Il Cantico dei Cantici è uno dei più corti presenti nella Bibbia ed è l’unico in cui non viene mai nominato il nome di Dio ma soltanto descrizione di due persone, lui e lei che si amano che si cercano. In quel gioco dell’amore senti che c’è una mancanza che devi colmare. Questo libro è finito nelle sacre scritture, perché ogni volta che c’è un gesto d’amore, sincero e vero sincero, li c’è Dio. Dio si fa presente in ogni gesto d’amore. Se sei disposto ad essere innamorato e daresti la vita per quella persona lì ce Dio.
Ecco sì, Dio e disposto ad esserci per te. Quando sentì che questa cosa è vera devi raccontare a qualcuno e devi farlo sperimentare. Maria fa così. Va di fretta vuole andare da Elisabetta a dare la bella notizia. Vuole raccontare l’amore di Dio. E cosa succede. Quello che capita di solito ai bambini. Come Giovanni Battista che sussulta nel grembo, non sta fermo. Credo che i bambini scelti da Gesù come la immagine più bella di coloro che entrano a far parte del Regno di Dio, hanno qualcosa da insegnarci. Impariamo da Gesù Bambino, che andremo a contemplare nella Mangiatoia. Cosa ci insegna? Cosa ci insegnano allora i bambini di cui anche noi come Csi ci occupiamo da tempo? In questi giorni guardando e contemplando Gesù Bambino vi suggerisco tre principali caratteristiche:
- I bambini non stanno mai fermi. Sono fatti per occupare il tempo e non per perderlo. Ci insegnano che bisogna essere creativi per riempire le nostre storie, le nostre giornate. Non oziamo. Ci dicono così di usare anche intelligenza e fantasia per fare qualcosa di bello ogni giorno.
- Si possono svegliare con il muso ma durante la giornata sono sempre sorridenti. Ci ricordano che siamo fatti per la felicità. E Dio si occupa della nostra felicità. Non siamo fatti per la tristezza. Non siamo fatti per essere malinconici ed impauriti. Siamo nati per la felicità è questo ci vuole regalare Dio.
- Quando un bambino vuole qualcosa fa di tutto per ottenerla. Impariamo a volere qualche cosa. Ma quelle che contano, che meritano, le cose che costano non in termini economici ma in forza di volontà, perseveranza, coerenza. Impariamo dai bambini ad essere ostinati nel cercare il bene, la bontà, e le cose più belle della vita.
Questo l’invito dell’assistente a fare davanti a Gesù Bambino nei prossimi giorni.