Csi Toscana a convegno: progetti ed orizzonti estesi
A Calambrone, nel pisano, due intense giornate di lavoro in occasione del convegno regionale toscano dei dirigenti CSI intitolato "Progettare il territorio-Progettare il futuro" e dello Stage arbitri e giudici di gara. La viva soddisfazione di Pier Paolo Barni e don Luca Meacci, presidente e consulente ecclesiastico regionale.
In Toscana abbinamento riuscito e molto partecipato tra l'annuale stage regionale degli arbitri e dei giudici sportivi del Centro Sportivo Italiano e il convegno regionale per dirigenti “Progettare il territorio-Progettare il futuro”. Una due giorni intensa, nella bella cornice del Calambrone (Pisa) che ha visto l'intervento di molti ospiti: il Presidente Nazionale CSI Massimo Achini, il direttore nazionale dell'area della formazione Michele Marchetti, il presidente CSI Toscana, Pier Paolo Barni insieme ai membri del consiglio regionale e i consiglieri nazionali Daniele Paoletti, Carlo Faraci ed Ernesto Benedetti. Tra le autorità è intervenuto Salvatore Sanzo, assessore allo sport della Provincia di Pisa e campione di scherma. Molti i relatori che si sono avvicendati come tanti e di varia natura i punti toccati in questo convegno: dagli aspetti più tecnici di programmazione e progettazione all'interno di un comitato, alla possibilità di revisione e modifica dello Statuto nel 2011; da come poter vivere sul piano spirituale lo sport e, ancora, come poter più efficacemente comunicare all'interno e all'esterno, alla difficoltà di trovare spazi adeguati, ad una politica di sviluppo e di aggregazione in alcune zone della Toscana che meritano maggiore vicinanza da parte del CSI.
Il presidente nazionale Massimo Achini nel suo intervento ha sottolineato come l'associazione sia attesa da un futuro importante in un momento storico di crisi in cui è chiamata a dare il meglio di sé, in cui è invitata a fare comunione cooperando nonostante le diversità, che possono diventare risorse in positivo. Il lavoro della presidenza nazionale è imperniato su due assi, su due parole chiave: identità e sviluppo. Per recuperare pienamente quell' identità propria del Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva e umana di ispirazione cattolica, che non è una parola da idealizzare ma da vivere concretamente nel quotidiano della vita associativa e nella testimonianza autentica di cristiani nella vita e nello sport. In un clima di emergenza educativa, nel vero senso del termine, la parola sviluppo è da intendere non solo numericamente (il Csi ha raggiunto e superato i 900.000 tesserati in Italia e i 43.500 circa in Toscana), ma anche in termini di crescita, per affrontare le nuove sfide dei prossimi anni.
Soddisfazione per il Presidente regionale Pier Paolo Barni “per la risposta coesa avuta dai comitati toscani, tutti presenti”. Ricordando gli obiettivi che si pone il comitato toscano, Barni ha poi sottolineato l'impegno del comitato toscano per raggiungere diversi obiettivi su vari fronti progettuali: Statuto, ricambio generazionale fra dirigenti e presenza sui tavoli istituzionali, politici e del Coni, già peraltro molto significativa”.
Anche don Luca Meacci, consulente ecclesiastico regionale, ha lodato l’iniziativa. “Bello ritrovarsi insieme, per riflettere e ricrearsi. Ci voleva nel nostro scenario un evento così stimolante, ricco di progetti, contatti, persone, capace di dare dimensione associativa. Utile per sentirsi squadra, gruppo, Csi …una famiglia. Nelle giornate vissute si sono aperti diversi orizzonti che ci fanno guardare il futuro con fiducia. Infine è stata pur sempre un’esperienza di fede, con la S. Messa concelebrata con don Aureliano e don Gabriele (i consulenti provinciali di Pisa e Livorno), che ci qualifica come associazione di ispirazione cristiana.”
Mentre i dirigenti si confrontavano sui temi del convegno, una cinquantina fra arbitri e giudici di gara provenienti da tutta la Toscana si sono incontrati non solo per una verifica delle capacità fisiche e tecniche, ma anche per condividere i valori e le esperienze di una vita associativa che ha a cuore la formazione e l'educazione attraverso lo sport. Lo stage, coordinato dal referente nazionale Alessandro Rossi è stato fortemente voluto dalla Commissione nazionale arbitri e organizzato dalla Presidenza regionale toscana per creare sul territorio, un percorso di qualificazione, che uniformi la preparazione arbitrale su base nazionale sia nella conoscenza dei regolamenti, sia nella condizione atletica.