Bartali, un diavolo di campione, un angelo di uomo
“Un diavolo di campione, un angelo di uomo”. Dopo Rimini, farà tappa ad Assisi, la mostra sulle esperienze umane del grande Gino Bartali, nell’immaginario popolare sinonimo di campione di ciclismo; accostato spesso al suo più grande rivale in bicicletta, il “campionissimo” Fausto Coppi. Da Meeting a Meeting il Csi riproporrà ai suoi associati quella mostra itinerante, curata dalla società polisportiva Gagliarda Sambenedettese, in cui viene sottolineato l’aspetto eroico della vita di “Ginettaccio” e quella sua grande generosità ed umanità lontano dalle corse. Non tutti infatti conoscono la vita del Bartali uomo, di quel giovane di gran cuore e coraggio che, negli anni del secondo conflitto mondiale, mise tante volte a rischio la sua vita per salvare quella di numerose persone (ebrei, dissidenti politici, cattolici ed inglesi).
«L’idea - racconta il presidente della Gagliarda, Andrea Falcioni - di realizzare una mostra su Gino Bartali è nata per caso, in modo inaspettato. Nel 2006 alcuni di noi avevano visto la fiction della Rai “Gino Bartali – L’Intramontabile” diretta da Alberto Negrin e si erano appassionati, oltre che alla grande longevità sportiva e prestanza fisica del campione fiorentino, alle sue vicende umane. Sulla scia di questo grande entusiasmo, nel 2007 nacque così la Gagliarda-Ciclismo e sulle divise ufficiali stampammo anche il bel volto di Gino Bartali.
La mostra della Gagliarda Sambenedettese, vivrà nella serata inaugurale di Assisi 2010, il meeting arancio blu di fine anno, dell’incontro-testimonianza di Paolo Alberati, autore del libro “Gino Bartali – Mille diavoli in corpo” e di Andrea Bartali, il figlio primogenito di Gino, il cui aiuto (nella raccolta di foto, memorabilia e testimonianze) è stato fondamentale per poter realizzare questa mostra destinata a tramandare la memoria di un grande uomo