PALESTINA. Il Csi per il mondo

Il territorio prescelto è il villaggio di Ain Arik, in Cisgiordania, tra le due città di Gerusalemme (a 17 Km in direzione sud) e Ramallah (a 6 Km in direzione est). Il progetto si rivolge all'intera comunità del villaggio, sia alle famiglie cristiane (cattoliche e ortodosse) sia a quelle musulmane. In particolare, si vogliono conivolgere nella vita e progettazione delle attività del Centro le donne e i giovani che maggiormente subiscono gli effetti dell'isolamento causato dal conflitto in seguito alla costruzione del Muro di separazione.

Struttura referente CSI
Comitato provinciale di MODENA

A chi si rivolge
Dove

Il territorio prescelto è il villaggio di Ain Arik, in Cisgiordania, tra le due città di Gerusalemme (a 17 Km in direzione sud) e Ramallah (a 6 Km in direzione est). Nonostante la relativa vicinanza alla capitale palestinese, l’area di Ain Arik risente di una condizione di isolamento con pesanti ricadute in ambito economico, sociale ed ambientale. Il villaggio è situato in zona collinosa (530m s.l.m.), e il suo territorio si estende per circa 3000 ettari, in gran parte rocciosi o pietrosi. La coltivazione principale è l’olivo, poi viti, fichi, melegrane, mandorle e leguminose. Al centro del paese c’è una ricca sorgente, che fino a poco tempo fa era l’unica fonte d’acqua per gli abitanti. Nel 2003, grazie a un finanziamento della “Cooperazione Italiana”, la società delle acque di Ramallah ha prolungato l’acquedotto della città fino ad Ain Arik (e ad altri 5 villaggi vicini), così che ora tutte le famiglie del villaggio (circa 220) sono rifornite di acqua corrente. Nell’area risiedono circa 1250 persone, in massima parte concentrate nel centro abitato, di etnia palestinese e di prevalente religione islamica, pur con una consistente minoranza, pari a circa un terzo della popolazione complessiva, di arabi palestinesi di religione cristiana, tra cattolici e ortodossi. Metà di questi sono rifugiati dalle due guerre del 1948 e del 1967. E’ caratteristica di questo villaggio una buona convivenza tra cristiani e mussulmani. Ci sono due chiese
parrocchiali (una cattolica e l’altra greco-ortodossa) e una moschea (attualmente in via di rifacimento). Ad Ain Arik ci sono due scuole elementari: una della parrocchia cattolica e l’altra, semigratuita, dell’UNRWA (l’agenzia dell’ONU per i rifugiati). Dopo la sesta classe è necessario andare a Ramallah per proseguire gli studi.

Beneficiari
Il progetto si rivolge all'intera comunità del villaggio, sia alle famiglie cristiane (cattoliche e ortodosse) sia a quelle musulmane. In particolare, si vogliono conivolgere nella vita e progettazione delle attività del Centro le donne e i giovani che maggiormente subiscono gli effetti dell'isolamento causato dal conflitto in seguito alla costruzione del Muro di separazione.

Cosa si fa, si è fatto o si progetta di fare
Il Csi, all'interno del Tavolo Modena Ain Arik, costituito insieme con l’Associazione Piccola Famiglia dell’Annunziata, Caritas Diocesana Modenese, Organizzazione Overseas onlus e con il supporto istituzionale del Comune di Modena, si è impegnato nel sostegno alla progettazione, realizzazione, costruzione e gestione di un Centro Sportivo. Il percorso progettuale ha portato alla definizione di una struttura comunitaria polivalente comprendente, oltre al campo da gioco, anche un edificio da adibire a servizi. Nelle strutture del Centro Sportivo sono state organizzate le seguenti attività:

• Attività sportive e artistiche;
• Attività psico-sociali;
• Corsi di formazione in comunicazione, leadership, lavoro di gruppo e autostima;
• Campionato di calcio per l'intero distretto di Ramallah;
• Corsi di danza tradizionale palestinese (debka);
• Corsi di informatica;
• Campagne salute per donne;
• Corsi di ricamo;
• Allestimento di una caffetteria come luogo ricreativo per il tempo libero dei giovani;
• Attività ambientali per la promozione nei più piccoli del rispetto e della tutela del proprio territorio.

Un ulteriore legame è stato stabilito attraverso l’organizzazione di quattro campi estivi per oltre 100 bambini (nell’estate 2006, 2007, 2008 e 2009) con la partecipazione di volontari italiani.
Nel 2007 è stato inoltre organizzato un campionato di calcio ad otto squadre tra i villaggi della zona, un’iniziativa assolutamente inedita che ha riscosso un successo oltre le aspettative ed ha avuto una significativa risonanza sui media locali.
Dal 2008 il Centro si anima inoltre di un corso base di avviamento al basket per le giovani del villaggio.

Stato di attuazione
Iniziato nel (anno) 2002
In corso

Finanziamento
Comitato CSI di Modena
Diocesi di Modena-Nonantola (Caritas diocesana)
Ente pubblico (Comune di Modena)
Associazione (Overseas Onlus)
Donazioni di singole persone

Partner in Italia
Nominativo Associazione Piccola Famiglia dell'Annunziata, Tipo di collaborazione
Nominativo Overseas Onlus, Tipo di collaborazione
Nominativo Comune di Modena, Tipo di collaborazione

Partner locali
Nominativo Caritas di Gerusalemme, Tipo di collaborazione
Nominativo Scuola del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Tipo di collaborazione
Nominativo Elementary Unrwa School-Ain Arik, Tipo di collaborazione

Pubblicazioni, sito internet, altre fonti di informazione
http://www.csimodena.it/node/397

Problemi, difficoltà, prospettive e sviluppi previsti
Il progetto ha incontrato in questi 7 anni di vita problematicità e momenti di partecipazione diverse. Le principali difficoltà sono derivate dalle relazioni con il partner locale e in particolar modo le incomprensioni sorte tra la comunità del villaggio e i referenti del progetto di Caritas Gerusalemme. Diverse sono infatti le percezioni sulla risorsa di un Centro sportivo come questo che dovrebbe essere sempre più sentito come un valore aggiunto del e per il villaggio. La stessa organizzazione e progettazione delle attività dovrebbero infatti essere maggiormente partecipate dalla comunità locale e non a scelta esclusiva di Caritas Gerusalemme.


Referente
Stefano Gobbi
e-mail
presidenza@csimodena.it
Indirizzo Via del Caravaggio, 71 CAP 41124 Città Modena