Tennis italiano nel Caos
Invece di sviluppare la pratica sportiva la Fit difende il suo monopolio. La denuncia degli enti di promozione sportiva: le norme di affiliazione 2011 sono inaccettabili
ROMA, 11 febbraio. I Circoli del Tennis italiani, per il 2011, hanno trovato una brutta sorpresa tra le norme di tesseramento della Federazione Italiana Tennis. Infatti quei Circoli, e sono tanti, che decidessero di affiliarsi oltre che alla Federazione, anche ad un Ente di Promozione Sportiva. per ampliare l’attività sociale e promozionale, dovranno pagare alla Federazione una quota superiore di più del 300 % rispetto a chi si affilia solo alla Federazione (250 euro contro 80); per i Maestri di tennis, il rinnovo del Brevetto segue un criterio analogo, con una differenza del 250 % in più per chi opera anche con un Ente di Promozione Sportiva rispetto a chi svolge attività solo in ambito federale (300 euro contro 120). Siamo al paradosso per cui si penalizza quanti vogliono ampliare le opportunità di pratica e, conseguentemente, i cittadini che vogliono giocare a tennis.Tutto ciò per difendere un anacronistico monopolio su tutto il movimento tennistico; monopolio che, invece, come sostengono gli stessi Enti di Promozione, può e deve essere mantenuto soltanto sull’attività agonistica ufficiale e di alto livello. Questa scelta non solo è onerosa per le società sportive, ma è nei fatti lesiva dei più basilari, e costituzionali, principi della libertà associativa ed anche della libera concorrenza di mercato.Gli Enti di Promozione vogliono stabilire anche con la Federazione Tennis uno spirito di collaborazione, con l’obiettivo di sottoscrivere la Convenzione quadro predisposta ed approvata dalla Giunta Nazionale CONI, come succede, di norma, nei rapporti tra Federazioni Sportive Nazionali ed Enti di Promozione Sportiva. Chiediamo pertanto alla Federazione Italiana Tennis di rivedere tale normativa sul tesseramento, senza fare distinzioni di sorta tra i circoli di base e tra i Maestri.Chiediamo inoltre al CONI, che è la nostra casa comune, e che ha grande attenzione a queste necessità di cooperazione nelle discipline sportive, di aiutarci a difendere i diritti della promozione sportiva e del movimento di base anche nel tennis, inducendo la Federazione ad accogliere le nostre proposte per avviare una fase nuova di collaborazione che favorisca la crescita del movimento tennistico, senza gelosie di appartenenza. Qualora le nostre proposte non fossero accolte dalla Federazione intendiamo continuare a difendere le nostre ragioni nei modi e nelle forme più opportune.
ACSI AICS CNS Libertas CSAIn CSEN CSI ENDAS MSPI PGS UISP US Acli