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Di seguito l'elenco delle iniziative che il CSI da anni sta svolgendo nell'ambito del progetto dell'attività internazionale "Il Csi per il mondo": 
 

ALBANIA: Il progetto si propone di sostenere, consolidare e strutturare la presenza del QSSH in tutta l’Albania attraverso la formazione, la sensibilizzazione e l’avvio di attività sportive e culturali volte all’educazione attraverso lo sport. Dal 2009 stiamo allargando la formazione di insegnanti e allenatori albanesi e le attività dell’associazione anche all’integrazione di bambini e ragazzi con disabilità: in particolare proponiamo un modello di “sport in piazza” in cui possono giocare tutti i bambini, anche quelli con disabilità.

BENIN: Attività sportiva dedicata ai bambini e bambine di un orfanotrofio del Benin, in Africa equatoriale,  allo scopo di dar loro uno spazio ludico-educativo dato che non svolgono nessuna attività durante la giornate sono pressochè abbandonati a loro stessi.

BRASILE: Il progetto si inserisce nelle attività delle comunità cristiane di base di periferie metropolitane e urbane gravemente disagiate. Fornisce un sostegno formativo agli operatori già impegnati nei progetti di prevenzione della devianza e della criminalità minorile, attraverso la trasmissione di competenze nell'organizzazione e conduzione di attività sportive non competitive, nel gioco di movimento, nella clownerie e nella giocoleria, nella psicomotricità infantile. È stato avviato nel 2009, innestandosi in un precedente progetto di cooperazione internazionale avviato da un circolo parrocchiale CSI di Modena nel 2005. 

BULGARIA: Le ginnaste, affiliate al Csi Alba, della A.S.D. Gymnastics School Stella Miloucheva, bambine e ragazze dai 3 ai 18 anni, hanno raggiunto la Bulgaria per una settimana di stage presso una delle più prestigiose società: Club Iliana di Sofia. Lo stage si è svolto dal 04 al 11 luglio 2009. 
   
CAMERUN: Nell'estremo nord del Camerun, dove il Csi Liguria opera, presso la Fondazione Betlem della città di Mouda si svolge il progetto ACRA che si occupa di Servizio Civile in particolare nei paesi in via di sviluppo, con lo scopo di garantire oltre ai trattamenti riabilitativi, anche l'avviamento al lavoro attraverso l'allestimento di atélièrs sia "femminili" (come la sartoria, ecc) che "maschili" (falegnameria, costruzione di utensili vari, ecc). -Aggiornamento Progetto- 
  
CAMERUN: Il Centro Sportivo Italiano (CSI) e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) hanno avviato dal 1993 il progetto “Sport for Africa”, come missione quella di utilizzare lo sport come strumento di fratellanza tra i popoli, di mobilitazione dei giovani e degli adulti verso comuni obiettivi di sviluppo. Con il compito di avviare questo importante progetto, il Centro Sportivo Camerunese (C.S.C.) è stato costituito nel 1998 con la collaborazione della Conferenza Episcopale Nazionale del Camerun, le associazioni sportive in rappresentanza del Ministero della Gioventù e dello sport, il COE, il CSI e altre forze vive. Questa struttura è chiamata nella quotidianità a confrontarsi con i gravi aspetti che martirizzano la società camerunese come il tribalismo, la corruzione, la grande criminalità , la delinquenza giovanile…ecc. Nella progettualità il valore di quanto si è voluto realizzare: stabilire un percorso che traducesse il clima di attesa e di comunione che anima la gente del Camerun.
-Aggiornamento Progetto-  

  
CENTRAFRICA: Ogni anno si svolgono settimane residenziali di formazione ed aggiornamento destinati: • al personale locale della scuola di ogni ordine e grado; • agli operatori sportivi/educativi animatori di parrocchia e villaggio. Inoltre si favoriscono l’organizzazione e la realizzazione di attività che promuovano l’inserimento della donna nell’ambito sociale e scolastico. Ad ogni sessione partecipano 80/90 centrafricani adulti, che coinvolgono a loro volta migliaia di bambini, adolescenti, giovani e adulti. Viene ogni anno inviato materiale didattico e sportivo per la realizzazione dei corsi e per sostenere l’attività. -Aggiornamento Progetto-  
  
COLOMBIA: Sostiene le attività promosse dalla colombiana FUNDACION HUELLAS DE VIDA, per poter andare a scuola l’associazione finanzia l’acquisto di: - divisa scolastica, tuta da ginnastica e scarpe; - libri scolastici, materiale didattico e cartoleria. Inoltre l’associazione finanzia il pranzo con mense gestite in proprio. Infine finanzia attività di prescuola e doposcuola: - costruendo ambienti adatti (sala studio, biblioteca); - acquistando l’arredamento necessario (librerie, scaffali, tavolini, seggiole); - fornendo materiale didattico (libri, dizionari, carte geografiche, ecc.); - dando un rimborso spese agli insegnanti. -Aggiornamento Progetto-   
  
CONGO: La realizzazione di un campo di volley e basket per  i giovani della parrocchia Les Béatitudes, Bisengo Mwambe e del quartiere Bikuku nel comune di Kimbanseke città di Kinshasa, situati nella Repubblica Democratica del Congo. -Aggiornamento Progetto-  
 
Csi Napoli-Ass.GRUPPO JAMBO: Firmata l’intesa con il progetto di diffondere e propagandare attività internazionali rivolte a comunità svantaggiate tramite: la promozione di iniziative per la raccolta di fondi; le azioni mirate al contrasto dell’emarginazione e del disagio sociale, alla promozione della cittadinanza attiva (in particolare delle giovani generazioni), alla lotta alla dispersione scolastica e all’abbandono dei percorsi formativi, alla attuazione del diritto allo studio per tutto l’arco della vita ed in particolar modo ai concetti di “legalità”;  lo sviluppo di una sensibilità civica e per un coinvolgimento attivo nell’azione di socializzazione. -Aggiornamento Progetto-   
 
ECUADOR: Fundaciòn Amiga è un ente di promozione sociale senza fine di lucro, nata nel seno della chiesa cattolica (missionari comboniani) e riconosciuto dalle leggi ecuadoregne, con decreto n° 2634 del Ministero di Educazione, Cultura e Sport; iscritto e pubblicato nella gazzetta ufficiale n° 971 del 3 luglio di 1992. e’ apartitica e apolitica, non guarda all’appartenenza etnica, culturale o religiosa, dispone su una parte d’infrastruttura e di mezzi basilari per la sua realizzazione, che uniti alle risorse umane ha permesso di mettere in funzione un centro di formazione integrale con indirizzo sportivo, tecnico, culturale, sociale e produttivo; il cui nucleo centrale è costituito da un’unità educativa per la città e provincia di Esmeraldas, dove si collegano formazioni sportive con educazione di base, preparando tecnicamente lo studente nelle specializzazioni di falegnameria, metalmeccanica, taglio e cucito, laboratorio per alimenti ed opere civili. -Aggiornamento Progetto- 
   
NEPAL: Il Csi Venezia si propone di costruire un Campo Polisportivo proprio al centro della comunità alloggio di Ishalaya a Godavari, un piccolo villaggio del Nepal,  per tirare fuori dalle strade i bambini e i ragazzi di Kathmandu, gli "ultimi" di una società comunque non florida, e far si che possano giocare e praticare sport in un luogo idoneo.  -Aggiornamento Progetto-    
 
PALESTINA: Il territorio prescelto è il villaggio di Ain Arik, in Cisgiordania, tra le due città di Gerusalemme (a 17 Km in direzione sud) e Ramallah (a 6 Km in direzione est). Il progetto si rivolge all'intera comunità del villaggio, sia alle famiglie cristiane (cattoliche e ortodosse) sia a quelle musulmane. In particolare, si vogliono conivolgere nella vita e progettazione delle attività del Centro le donne e i giovani che maggiormente subiscono gli effetti dell'isolamento causato dal conflitto in seguito alla costruzione del Muro di separazione. 
 
TANZANIA: L'iniziativa volge alla creazione di un pozzo per la popolazione di Milala in Tanzania, poiché il paese anche se vicino a lago Tanganica costringe i suoi abitanti (per lo più sono i bambini che svolgono questo lavoro) a percorrere un lungo percorso a piedi  per attingere all'acqua. Il progetto si articola nella costruzione di un acquedotto rudimentale, che estragga acqua con l'aiuto di una pompa solare. L'ingeniere prof. De Benedictis, l'ideatore del progetto, porta avanti in prima persona l'idea attuativa con la collaborazione della Diocesi di Bologna, del Csi e dell'organizzazione no profit ITHANGA. Inoltre la collaborazione del Csi Bologna continua anche con Antonio Triolo e le suore dell'orfanotrofio di Itanga.
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"Acqua per Milala"- 
 
TERRA SANTA: Il Csi Foggia ha acquistato materiali sportivi (divise e palloni da basket) e borse di studio, poi destinati all’Oratorio Catholic Actione Bethlehem (Betlemme), per atleti che non sono in grado di pagare le rette. -Aggiornamento Progetto- 
 

ZAMBIA: Nel  2004 è iniziato il progetto del Csi Genova, per i ragazzi di strada dello Zambia, "Cicetekelo Sporting Club" (in lingua locale Cicetekelo vuol dire fiducia) che ha portato nel giro di tre anni alla costruzione di un campo di calcio a 11, uno di pallavolo,, di basket e tennis, impiegando i ragazzi della comunità Papa Giovanni XXIII (che hanno costruito addirittura i mattoni degli spogliatori) ed   una cifra di non oltre diecimila euro. Nell'estate del 2005 tre educatori del comitato di Genova sono volati per venticinque giorni (tutti a loro spese , compreso il biglietto aereo) ad Ndola, svolgendo un'attività di animazione sportiva con i ragazzi ed i bambini della comunità.  
   
ZAMBIA: Lo stato zambiano non garantisce a tutti l’accesso alla scuola, sia per carenze di scuole che per carenza economica della popolazione per potervi accedere. Le scuole comunitarie sono scuole auto organizzate dalle comunità locali, fruendo di insegnanti non sempre qualificati, autofinanziate e spesso appoggiate ad una parrocchia. A volte si rende necessario organizzare tre turni al giorno per poter accogliere tutti. Al di là della scuola non ci sono luoghi di aggregazione e i bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo in strada, nel quartiere. La famiglia, quando c’è (L’età media della popolazione è 38 anni!, con elevata mortalità dell’età di mezzo a causa dell’AIDS) e quando non ha gravi problemi relazionali e personali, è impegna-ta a cercare risorse alimentari immediate. L’obiettivo del progetto è di fornire strumenti (impianti e materiale sportivo) e competenze (formazione di insegnanti ed educatori) che possano attivare un’attività sportiva dal forte valore sociale ed educativo in un contesto di estrema povertà materiale, ma soprattutto culturale. Creare luoghi di aggregazione mediante lo sport, sia all’interno delle scuole che nelle parrocchie che le sostengono.
-Aggiornamento Progetto-
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