IL SECONDO GIORNO AD HAITI
Sveglia al mattino presto (circa le 6). Alle 8 Santa Messa celebrata da padre Rick. Sul pavimento della chiesa 4 cadaveri stesi a terra. Qui i funerali si celebrano così. Una Santa Messa di un' intensità e semplicità difficili da spiegare. Poi partenza per il foyer St. Louis dove Massimo ed Alberto fanno attività con oltre 300 bambini dell'orfanotrofio. Dopo ci siamo fatti strada nel traffico di Haiti su un tap tap (pulmino aperto) per raggiungere il Ministero dello sport dove abbiamo incontrato il Direttore generale e tutto il suo staff. Due ore di riunione per definire le basi del protocollo d'intesa tra Ministero e CSI.
Poi di nuovo sul tap tap e ritorno nell' orfanotrofio per mangiare la pizza (fatta dalla panetteria della Fondazione Rava) con tutti i bambini. Difficile trovare le parole per descrivere l'incontro con questi bambini che sorridono sempre, ti si attaccano addosso e ti dimostrano un affetto e una gioia di vivere immensa.
Nel pomeriggio visita alla Citè Soleil (la bindonville più povera di Haiti) dove le condizioni di vita sono veramente proibitive. Si tratta di una enorme discarica a cielo aperto nella quale vivono 200 mila persone. Sinceramente è impressionante da vedere. Li sorgerà (accanto al nuovo ospedale) il primo campo sportivo del CSI.
Sempre nel pomeriggio Paolo ha raggiunto dopo due ore di viaggio l'orfanotrofio di Kenscoff, dove allenerà da domani la squadra finalista alla Danone Nations Cup.
Noi siamo tornati al "campo base" intorno alle 18, distrutti da una giornata intensa ma bellissima. La sera ci si prepara da mangiare insieme (siamo un misto di italiani, americani, messicani…alcuni medici, infermieri, operatori della Fondazione Rava. Sino a ieri era con noi anche Kate, la fidanzata di Marco Simoncelli). La notte in tenda litigata a non finire con le zanzare.
Domattina sveglia ancora alle 6 per una nuova giornata che vi racconteremo.