Verso il Congresso Eucaristico Nazionale

Anche il CSI è atteso all’appuntamento del 3-11 settembre prossimo, nella Metropolia di Ancona-Osimo per la celebrazione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Nell’ampio programma di Ancona, sono molteplici i momenti in cui la presenza del CSI è particolarmente pertinente. L’invito di don Mario Lusek in particolare si rivolge alla giornata del 7 settembre, che ha per titolo “Eucaristia nel tempo dell’uomo

Anche il CSI è atteso all’appuntamento del 3-11 settembre prossimo, nella Metropolia di Ancona-Osimo per la celebrazione del  XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Già in occasione della Conferenza nazionale dei presidenti tutti i componenti l’Associazione erano stati invitati, come singoli e come gruppi, a prendere parte all’evento. Anche il Consiglio Nazionale è stato convocato all’interno del Congresso Eucaristico, nella giornata del 9 settembre. Nell’ampio programma di Ancona, sono molteplici i momenti in cui la presenza del CSI è particolarmente pertinente:  domenica 4 settembre, per la Festa dedicata ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni; mercoledì 7, con l’occasione di riflessione sul lavoro e la festa, aperta a tutti gli operatori dello sport di base, mentre ad Ancona, Falconara e Osimo saranno in corso attività sportive e culturali per ragazzi e giovani; sabato 10, quando a Senigaglia è previsto un incontro specifico per i dirigenti CSI; domenica 11, infine, per la Messa presieduta da Benedetto XVI.Nei giorni scorsi don Mario Lusek, direttore dell’ufficio CEI per la pastorale del turismo, tempo libero e sport ha rinnovato a tutta l’associazione l’invito ad essere presenti, raccomandando in modo particolare la partecipazione alla giornata del 7 settembre, che ha per titolo Eucaristia nel tempo dell’uomo”.«Il programma della giornata – spiega don Lusek nella sua lettera di invito - nella sua articolazione riprende uno degli ambiti del Congresso Ecclesiale di Verona, che è quello del “lavoro e festa”, e attraverso le iniziative previste cercherà di far “respirare”, “sentire” e “vivere” la festa come elemento del quotidiano con forti correlazioni con il rito, la liturgia, i Sacramenti ed in particolare con l’Eucaristia. Allo stesso tempo cercheremo di comprendere come il gioco, nella sua dimensione umana, può educare al mistero, alla trascendenza, alla contemplazione. «La prospettiva con la quale guardare al tema è che senza la festa, l’uomo vivrebbe chiuso nella fatica, rannicchiato nel suo egocentrismo, e forse anche disperato. La festa è un grande dono di Dio per l’uomo. La festa è una protesta contro le schiavitù del lavoro, il culto del denaro, l’edonismo facile. Non c’è festa senza trascendenza. Il “tempo della festa” dà senso al “tempo feriale” perché rigenera nel cuore dell’uomo la voglia di vivere».